Documenti rari su Guglielmo Marconi
La bella cinquecentesca
casa dei Marconi a Granaglione (vicino a Porretta Terme)
nel piccolo borgo di montagna.
Capugnano (Porretta Terme), Borghetto "Le Croci": casa natale di
Giuseppe Marconi. (1823-1904)
L’antico magazzino attiguo alla casa di Capugnano dove nacque Giuseppe Marconi
Sulla facciata della casa
è posta una lapide che ricorda l'evento.
Guglielmo marconi,
a sinistra, con la madre Annie Jameson Marconi ed il fratello Alfonso,
approssimativamente nell'anno 1880.
la madre Annie Jameson
L' ATTO DI NASCITA DI GUGLIELMO
MARCONI
Dai
registri dello Stato Civile di Bologna al n. 1131 del Volume
dell'aprile 1874,
si rileva il seguente atto di nascita di Guglielmo Marconi:
Bologna
- Ufficio dello Stato Civile - L'anno milleottocentosettantaquattro
lunedì ventisette aprile ore 10 e 1/2 antimeridiane.
Avanti di me Zoboli Cav. Giovanni assessore ufficiale dello
Stato Civile delegato con Atto in data undici novembre milleottocentosettantadue
e presenti i testimoni Rusconi Achille fu Luigi e Ruggi Rodolfo
di Lorenzo maggiori di età impiegati qui residenti, è
comparsa Ognibene Rosa fu Odoardo maggiorenne - ostretrica -
qui residente la quale in assenza del padre ed avendo assistito
al parto infradicendo, mi dichiara che alle ore nove e un quarto
antimeridiane del giorno venticinque corrente, in via Asse numero
millecentosettanta dalla Jameson Annetta fu Giacomo moglie convivente
a Marconi Giuseppe fu Domenico di anni cinquanta possidente
quì residente è nato un infante di sesso maschile
che mi presenta cui i genitori hanno imposto i nomi di Guglielmo
- Giovanni Maria.
Atto letto e da tutti firmato.
Originale dell'atto di nascita
di Guglielmo Marconi |
Documento storico
proveniente dell'Ufficio dello Stato Civile di Bologna
Palazzo Marescalchi
Bologna: Via IV Novembre, 5
Eretto
fra il sec. XVI e il XVII con fronte del 1613 di Floriano Ambrosini.
Nello sfarzoso salone d'onore pregevoli dipinti di Pellegrino Tibaldi,
di Guido Reni, di A. Tiarini e altri maestri. Bel vestibolo affrescato
e elegante sala ovale decorata da Felice Giani.
Palazzo Orlandini
Bologna: Via IV Novembre, 7
Ex via delle Asse 1170, ora via IV Novembre
Luogo dove è nato Guglielmo Marconi (25 Aprile 1874)
QUÌ NACQUE
GUGLIELMO MARCONI
CHE SU LE ONDE DELLA ELETTRICITÀ
PRIMO LANCIÒ LA PAROLA
SENZA L'AUSILIO DI CAVI E DI FILI
DA UN EMISFERO A L'ALTRO
A BENEFICIO DELLA UMANITÀ CIVILE
A GLORIA DELLA PATRIA
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IL COMUNE
PER DECRETO
P.
MCMVII (1907)
Comune
di Bologna - ordini del giorno (1907) atto originale
ATTO
DI BATTESIMO DI GUGLIELMO MARCONI
Dai
registri di battesimo conservati presso l'archivio Arcivescovile, via
del Monte (Bologna), risulta quanto segue:
Anno 1874 volume
uno pag. 149 - Lunedi 27 Aprile 1874
è stato battezzato dall'infrascritto
un fanciullo figlio dei Sig.ri Giuseppe fu Domenico Marconi e di Annetta
Jameson di Giacomo
legittimi coniugi nato il giorno venticinque 25 corr. alle ore 9 antimeridiane
sotto la parr. di San Paolo, Piazza San Salvatore al civico n. 1170
cui furono imposti i nomi di Guglielmo Giovanni Pio Maria.
Santoli sig. Professor Giovanni Franceschi ed Adelina Donini, e sorella
Carolina Jameson.
Fu presentato dal suddetto sig.Giuseppe Marconi che ha
dichiarato di riconoscerlo per suo figlio legittimo.
Test. Filippo Mastellari cosi è D. Luigi Monti.
Documento storico
proveniente dell'Ufficio dello Stato Civile di Bologna
Giuseppe Marconi, padre di Guglielmo,
diventa inglese
Marconi Giuseppe ved. Renoli Giulia
con atto n. 4 del 1877 il decontro
ha rinunciato alla cittadinanza
italiana per quella inglese
suddito inglese
Estratto dell'atto
ufficiale che attesta la rinuncia della cittadinanza italiana per quella inglese
di Giuseppe Marconi, padre di Guglielmo Marconi.
(depositato all'anagrafe del Comune di Bologna).
Atto
ufficiale che attesta la rinuncia della cittadinanza italiana per quella inglese
di Giuseppe Marconi, padre di Guglielmo Marconi.
(Stato Civile Comune di Bologna anno 1877 atto n. 4 volume 399 Archivio di Stato - Bologna). - Immagini cliccabili
Quando
il piccolo Guglielmo aveva tre anni, Giuseppe Marconi decideva
-probabilmente con il consenso e il convincimento della moglie-
di assumere la cittadinanza inglese, (non la riacquisterà
più) decisione che venne presa il 4 Maggio 1877. Ma con
l'Inghilterra Giuseppe Marconi aveva già un feeling,
se consideriamo che attorno al 1860, quando Giuseppe rimase
vedovo della prima moglie Giulia Renoli, risultava socio con
due fratelli emigrati a Londra, Carlo e Giovanni Gatti; con
essi Giuseppe Marconi aveva un ristorante in Hungeford Market
a Londra, che venne poi demolito per lasciare spazio alla costruenda
Charing Cross Station. Con le sterline guadagnate dalla cessione
al governo, i tre soci aprirono un altro ristorante in Westminter
Bridge Road; una volta ottenuta la licenza, questo fu poi trasformato
nel 1865 in un music-hall e presto divenne uno dei locali più
à page di Londra.
Successivamente (non si sa se Giuseppe era ancora in società
coi due fratelli Gatti) venne aperto un altro locale che divenne
il "Gattìs Palace of Variety".
In questa non certamente sottovalutabile scelta potrebbe esserci
una relazione allo spostamento politico che si stava verificando
in Italia, e a Bologna in particolare, con la frattura fra stato
pontificio e le dottrine progressiste e liberali dilaganti a
macchia d'olio.
la cultura dei Marconi, la loro stessa posizione di conservatori
e quindi simpatizzanti del governo papalino, si sovrapponevano
alla radice rurale ancora evidente, oltre ad essere partecipi
di una società agraria che ha sempre indirizzato la loro
attività e la loro raggiunta indipendenza economica.
Queste sono le componenti che possono essere state alla base
della rinuncia alla cittadinanza italiana.
Guglielmo Marconi rifiutò sempre di prendere in considerazione
la rinuncia alla cittadinanza italiana malgrado le pressioni
della madre, dei cugini degli zii, oltre a quelle probabili
del padre. Come suddito inglese forse avrebbe potuto ricevere
gli appoggi e i riconoscimenti che non ebbe certamente dal governo
italiano, almeno fino agli anni immediatamente precedenti la
conquista del potere da parte di Mussolini. |
Comune
di Bologna - Ufficio di stato civile - oggetto: Giuseppe Marconi Cittadinanza
Comune di Bologna - Ufficio di stato
civile - Protocollo 5536/1938, 1 luglio 1939 - oggetto: Famiglia di Giuseppe
Marconi fu Domenico
Comune di Bologna - Ufficio di stato
civile: Cartellino
IL PRIMO PASSAPORTO DI GUGLIELMO MARCONI
L'iscrizione di Marconi nella classe di leva volontaria dal gennaio del 1872 anziché in quella del
1874 non avvenne per errore ma per esplicita richiesta dello stesso.
Quindi risulta fin dal 1872 obbligato al servizio di leva, non potendo lasciare l'Italia senza un esplicito Nulla Osta del ministero della guerra, pena l'essere considerato disertore, con tutte le conseguenze dell'epoca .
Marconi fa la domanda al distretto militare di Bologna ottenendo il Nulla Osta in data 24 gennaio 1896, con l'avvertimento che il mancato rientro in Italia a tempo debito lo porrà nella condizione di disertore. Sulla base di questo documento il Sindaco di Praduro e Sasso (Sasso Marconi) potrà richiedere al Questore il rilascio del passaporto per recarsi a Londra, per un anno.
Dal foglio matricolare si nota in basso a sinistra che era obbligo segnare le richieste di nulla osta valido per l'espatrio rilasciato con la data e la destinazione.
Unica annotazione:
24 gennaio 1896 destinazione Londra.
Marconi partì dopo aver ottenuto il passaporto e rimase a Londra per tutto il 1896, anno in cui prese contatto con le autorità inglesi e brevettando la sua scoperta |
In Nome di Sua Maestà
UMBERTO I
per grazia di Dio e per volontà della Nazione
RE D'ITALIA
Il Ministro per gli Affari Esteri prega le Autorità Civili e Militari di Sua Maestà e delle Potenze amiche ed alleate di lasciare liberamente passare Marconi Guglielmo di Giuseppe che si reca a Londra.
N. del registro 18 |
N. del Passaporto 696 |
C O N N O T A T I : |
Età anni: 21 |
Statura metri: 1,74 |
Capelli: castani |
Sopraciglia: Castane |
Occhi: celesti |
Naso: Regolare |
Bocca: regolare |
Mento: Regolare |
Barba: crescente |
Segni particolari: nessuno |
Condizione: Possidente |
Nato a: Bologna |
Domicilio: Praduro e Sasso |
Firma del latore: Guglielmo Marconi |
Il presente Passaporto rilasciato a Bologna
il 10 FEBBRAIO 1896 dietro nulla osta del sig.Sindaco di
Zola Predosa anzi di Praduro e Sasso
(ndr Praduro e Sasso è l'attuale Sasso Marconi)
è valido per un anno. |
Per delegazione
del Ministro per gli affari esteri
Il Questore
Mastelli. |
Il 12 febbrario 1896 Marconi
partiva per l'Inghilterra dove veniva accolto dal cugino David Jameson.
Immagine cliccabile
Passaporto di Guglielmo Marconi
(da evidenziare che il questore di Bologna rilasciò il passaporto
a Guglielmo Marconi
- per recarsi a Londra - in data DIECI FEBBRAIO MILLEOTTOCENTONOVANTASEI
10-2-1896)
Il
13 giugno 1926, Marconi venne invitato dal Comune di Bologna
che desiderava attribuirgli sollenni onoranze, in occasione
del 30^ anniversario della presentazione della domanda del suo
primo brevetto.
Il Sindaco e di Praduro e Sasso, Rag. Alfredo Rizzi e la giunta
Municipale, venuti a conoscenza dell'arrivo a Bologna di Marconi,
pensarono di non lasciarsi sfuggire la propizia occasione e
invitarono ufficialmente Marconi, che accettò, assicurando
la sua presenza, mettendosi a disposizione delle Amministrazioni
di Bologna e di Sasso.
La conferma della disponibilità di Marconi avvenne ai
primi di giugno; rimmanevano pochi giorni a disposizione, ma
furono sufficienti; il centro del Paese fu rispolverato ed abbellito,
all'ingresso del Paese, nei pressi dell'oratorio di San'Apollonia,
fu costruito un grande arco di trionfo in legno tutto addobbato
di verde e di fiori. Si fece tutto quello che fu possibile fare.
Marconi arrivò a Sasso nel tardo pomeriggio, come da
programma e fu ricevuto in Comune dal Sindaco e dalla Amministrazione
comunale; seguì una breve cerimonia durante la quale
fu fatto omaggio a Marconi di un'artistica pergamena disegnata
dal professor A. Aldrovandi, mentre l'epigrafe fu dettata dal
professor Albano Faibelli.
Al termine della cerimonia Marconi dal balcone del Municipio
inaugurò la lapide del caduti di Sasso nella guerra 1915/18
collocata sulla sinistra della porta di ingresso del vecchio
palazzo comunale, poi tenne un breve discorso di saluto alla
folla che gremiva la piazza.
La cerimonia si concluse con un ricevimento ufficiale alla presenza
di sessanta invitati. |
Una cartolina del
1903 diffusa in occasione delle "onoranze a Marconi".
Manifesto fedelmente
ricostruito grazie ad una fotografia giunta in pessime condizioni
ove il manifesto occasionalmente è ritratto affisso su un muro
L'artistica pergamena
donata a Marconi dall'Amministrazione Comunale
Comune e Piazza di
Praduro e Sasso 13 giugno 1926
Guglielmo Marconi inaugura la lapide ai caduti della guerra del 1915/18
Il
5 maggio 1934, Marconi fu invitato a partecipare a Bologna al
primo Congresso della Radio Industria italiana e fu in quella
occasione che, presso l'aula Magna dell'Università, gli
venne conferita la laurea "ad Honorem" in fisica . Nel pomeriggio
dello giorno, accompagnato delle autorità cittadine;
Marescalchi, Natoli, Manaresi e dal Magnifico Rettore dell'Università
di Bologna On. Ghigi e dai professori Betti e Majorana, presso
l'aula "Augusto Righi" dell'istituto di Fisica, alla presenza
dei congressisti e di numerose autorità, Marconi inaugurò
il Congresso della Radio Industria Italiana.
Nel suo breve discorso di saluto invitò i congressisti
a visitare la sua villa a Pontecchio, dove era nata la radiotelegrafia;
fu questa l'ultima volta che Marconi si trattenne a Villa Griffone.
Morì a Roma, dove ultimamente aveva fissato la sua residenza,
tre anni dopo, il 20 luglio 1937 e solo nel 1941, la salma dello
Scienziato fu traslata dall Certosa di Bologna al Mausoleo di
Pontecchio alla presenza del Capo del governo Mussolini, della
vedova Marchesa Maria Cristina e della giovane Elettra, e di
numerose altre autorità. La cerimonia fu benedetta dal
Cardinale Nasali Rocca, Arcivescovo di Bologna. Durante la cerimonia
fu inaugurato, nel prato antistante la villa,
il buso di Marconi,
scolpito nel marmo bianco, opera dello scultore Arturo Dazzi
e nella parte posteriore della villa, sotto la finestra della
stanza dei bachi, la lapide sulla quale è scritto "da
qui Marconi lanciò il primo segnale radio. Primavera
1895". |
Nell'Aula Magna della R. Università, alla presenza dell'intero corpo Universitario in toga e delle massime autorità cittadine, il Rettore Magnifico proclama Guglielmo Marconi Dottore Honoris Causa in Fisica
Testo del diploma di laurea
di ingegneria "ad Honorem"
S. E. marconi in
visita allo stabilimento Radio Ducati
Marconi con a fianco
il Comm. Bruno Ducati e alcuni congressisti,
osservano da una finestra di Villa Griffone la Collina dei Celestini
Marconi e i congressisti
scendono le scale della villa dopo aver visitato lo storico studio di
Marconi chiamato la " Sala dei Bachi".
Marconi sulla soglia
della Villa Griffone
saluta i compaesani che l'acclamano
Marconi con a fianco
il Comm. Bruno Ducati e i congressisti sulla porta di casa.
In occasione della visita di Guglielmo Marconi agli stabilimenti Ducati nel maggio 1934
Autorità e congressisti al primo Congresso della Radio Industria italiana.
Laurea in fisica per Guglielmo Marconi a Bologna. Primo Congresso dei Radiotecnici italiani a Pontecchio
Il 5 e 6 maggio 1934 fu indetto a Bologna il primo Congresso della Radio Industria italiana. Ospite d'onore è Guglielmo Marconi, Nel suo breve discorso di saluto invitò i congressisti a visitare la sua villa a Pontecchio, dove era nata la radiotelegrafia; fu questa l'ultima volta che Marconi si trattenne a Villa Griffone.
Il 5 maggio inoltre Marconi inaugura con il podestà Angelo Manaresi la Fiera del Littoriale e riceve all'Università la laurea ad honorem in fisica. Il 7 maggio l'illustre scienziato visita la SSR Brevetti Ducati in via Guidotti 51. |
DICHIARAZIONE DI SOLENNITÀ CIVILE IN ONORE A
GUGLIELMO MARCONI
dalla Gazzetta Ufficiale n. 84 del 12 aprile 1938.
LEGGE 28 marzo 1938 - XVI, n.276.
Dichiarazione di solennità civile dell'anniversario della nascita
di Guglielmo Marconi.
VITTORIO EMANUELE III
Per grazia di Dio e per volontà della nazione
RE D'ITALIA, IMPERATORE D'ETIOPIA
Il Senato e la Camera dei deputati hanno approvato;
Noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue:
Articolo unico.
Il giorno 25 aprile, anniversario
della nascita di
Guglielmo Marconi, è dichiarato, a tutti gli effetti, giorno
di solennità civile. |
Ordiniamo che la presente, munita del sigillo dello Stato, sia inserta
nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia,
mandando a chiunque spetti di osservarla di farla osservare come legge
dello Stato.
Data a Roma, addì 28 marzo 1938 - anno XVI
VITTORIO EMANUELE.
MUSSOLINI.
Visto, il Guardasigilli: SOLMI.
LEGGE 28 marzo 1938, n. 276 G.U. N. 84 del 12 aprile 1938
L'abolizione della solennità marconiana è avvenuta con la pubblicazione dell'abrogazione al n. 21875 dell'allegato al Decreto legge 22 dicembre 2008, n. 200
(in Gazzetta Ufficiale – supplemento ordinario – n. 298 del 22 dicembre 2008) convertito in legge 18 febbraio 2009, n. 9 recante misure urgenti in materia di semplificazione normativa.
Articolo tratto dal
Radiocorriere del 1938
A causa della guerra l'Esposizione Mondiale, chiamata E42, non fu più
fatta, al posto della stele di cento metri è stato eretto, dopo
la guerra, un obelisco commemorativo
di Marconi di una cinquantina di metri. La zona dell'Esposizione
Mondiale E42 è oggi il quartiere EUR, uno dei migliori della
Capitale, che si avvale delle strutture urbanistiche previste nel 1938
e che ancora oggi risultano moderne e a misura d'uomo, quasi che gli
architetti di allora avessero previsto l'uso massiccio dell'automobile
dopo 60 anni.
REGIO DECRETO 20 giugno 1935, n. 1386 G.U. N. 178 del 1 Agosto 1935
REGIO DECRETO 7 marzo 1938 n. 293, G.U. N. 85 del 13 Aprile 1938
Manifesto 70 x 100
del 18 aprile 1938
Il Comune ha mutato la propria denominazione da "Praduro e Sasso"
in "Sasso Bolognese"
con REGIO DECRETO 20 giugno 1935, n. 1386 G.U. N. 178 del 1 Agosto 1935.
Successivamente, con REGIO DECRETO 7 marzo 1938 n. 293, G.U. N. 85 del 13 Aprile 1938,
il comune è stato
autorizzato a cambiare la propria denominazione in "Sasso
Marconi" e quella della frazione "Pontecchio" in
"Pontecchio Marconi".
CELEBRAZIONE DEL 1' CENTENARIO
DELL'INVENZIONE DELLA RADIO
Gazzetta
Ufficiale della Repubblica Italiana
Serie Generale n. 46 del 25.02.1992
LEGGE 14 Febbraio 1992 n. 156
La
camera dei Deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Promulga la seguente legge:
Art.
1. L'anno 1995, dedicato a Guglielmo Marconi, è proclamato:
1995: ANNO DI GUGLIELMO MARCONI
Art.
2. Le Celebrazioni del primo centenario dell'INVENZIONE DELLA RADIO
hanno lo scopo:
a) di FAVORIRE I RAPPORTI DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE PER LO STUDIO
DELL'OPERA DI GUGLIELMO MARCONI;
b) di promuovere lo sviluppo degli studi scientifici e di sperimentazione
nel settore delle TELECOMUNICAZIONI, nonchè sulle trasformazioni
delle Comunicazioni e delle informazioni, anche favorendo la progettazione
e la realizzazione di prototipi;
c) di finaziare e sostenere, direttamente od in collaborazione con Enti
pubblici e privati, con Associazioni, Fondazioni e singoli privati,
attività formative, editoriali, espositive, congressuali, colturali,
scientifiche e di spettacolo al fine di dare alle Celebrazioni la più
vasta diffussione in Italia ed all'Estero;
d) di promuovere e realizzare impianti tecnici e strumentali per la
diffussione del pensiero e delle immagini, reti di comunicazioni e informazione,
anche via satellite, infrastrutture, di Comunicazione ed impianti di
utilità sociale.
Roma, addì
14 Febbraio 1992
Francesco COSSIGA
Andreotti, Presidente del Consiglio dei Ministri
Visto, il Guardasigilli: Martelli.
(Testo)
|
"Nell'estate del 1894 dall'alta
montagna d'Oropa contemplan_
do il Biellese pensai che l'uomo
potesse trovare nello spazio nuo_
ve energie nuove risorse e nuovi
mezzi di comunicazione" |
DALLA CHIOSTRA DEI MONTI D'OROPA
GUGLIELMO MARCONI
DEDUSSE IL VATICINIO
DELLA SUA GRANDE SCOPERTA
POSSA LA TELEGRAFIA SENZA FILI
AUSPICE MARIA
PACIFICARE I POPOLI
IN CRISTO
IL SANTUARIO D'OROPA P.
MCMXXXVII |
Immagine della lapide datata 1937, che ricorda la visita di Marconi al Santuario e che è posta all'entrata del cortile principale del Santuario Mariano di Oropa (Biella). Sotto la lettera di Marconi dove cita Oropa (Biella).
SULLA LAPIDE È RIPORTATA UNA DATA ERRATA 1894 ANZICHÈ 1895
La lapide, collocata nell'atrio della Porta regia del santuario, viene inaugurata nel 1937. L'iniziativa di Emanuele Sella era stata accolta acriticamente da un gruppo di notabili e uomini di cultura (oltre naturalmente dal Consiglio di amministrazione del santuario), l'anno innanzi; nel gruppo, con Sella: il biellese direttore di "Civiltà cattolica", padre Enrico Rosa, e il noto studioso professor don Giuseppe Ferraris, di Vercelli, per "far sentire [come dice il verbale della riunione, nda] l'importanza anche recente del santuario [...] e ricordare l'Immortale Italiano che ad Oropa pensò e intravide primariamente il telegrafo senza fili"
- "Illustrazione Biellese", n. 7-8, 1937.
Il 23 Dicembre 1896 appare su la "Tribuna" di Roma la prima intervista rilasciata da Guglielmo Marconi a un giornalista italiano, il corrispondente da Londra, Olindo Malagodi.
Minuta di una lettera di Guglielmo marconi alla cugina Daisy Prescott, Pontecchio.
Oltre il mito dell’autodidatta: Origini e formazione di Guglielmo Marconi
LETTERA AUTOGRAFA
DI GUGLIELMO MARCONI
Ci è
stata recapitata da Lodovico Gualandi I4CDH, una lettera autografa
di Guglielmo Marconi su carta intestata del Senato.
La lettera è stata pubblicata sul primo numero "Le vie
del mare e dell'aria", il quale è datato 1918, si legge:
Nell'estate
del 1895, dall'alta montagna
di Oropa, contemplando il nostro Biellese,
pensai che l'uomo potesse trovare nello
spazio nuove energie, nuove risorse
e nuovi mezzi di comunicazione.
Le libere
vie dello spazio per la
trasmissione del pensiero umano hanno
esercitato sin d'allora su di me un
grande fascino. In esse esistono
inesauribili fonti di ispirazione per
opere sempre nuove a beneficio
dell'umanità.
Io confido
che gli Italiani, i
quali hanno dimostrato in ogni tempo
speciali virtù nella gara con le altre
genti per il progresso della civiltà
vorranno assurgere ad un posto
sempre più alto nella comquista
delle libere vie del mare e dell'aria.
Guglielmo
Marconi
"President
Roosevelt turns to speak to Marconi, Rufus Dawes standing,
Mrs. Roosevelt at left, luncheon at Administration Building, 1933."
Photographer: Lewis.
© 1995-2012 by Comitato Guglielmo Marconi
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