Comitato Guglielmo Marconi International - Fondato nel 1995

Documenti rari su Guglielmo Marconi



La bella cinquecentesca casa dei Marconi a Granaglione (vicino a Porretta Terme)
nel piccolo borgo di montagna.


Capugnano (Porretta Terme), Borghetto "Le Croci": casa natale di
Giuseppe Marconi. (1823-1904)



L’antico magazzino attiguo alla casa di Capugnano dove nacque Giuseppe Marconi


Sulla facciata della casa è posta una lapide che ricorda l'evento.

Terra i suoi monti arroso di tanta pace
ebbe nascimento 8 luglio 1823
il giorno dopo fu battezzato nella parrocchiale
di San Michele Arcangelo di Capugnano
Giuseppe Marconi
con poriva purissima gloria aver dato
Guglielmo Marconi
l'anno che di se e delle sue intuizioni profonde
onora patria scienza e civilta'
quale dalla parola per lui trasmessa
una e molteplice nell'universo mondo
auspica all'opera missionaria si affretti
il fatidico giorno un solo ovile sotto un sol pastore
----
Monte di Capugnano lieti di fasti con glorioso
ad iniziativa del parroco Don Odilo Calzolari
posero l'anno 1939


Chiesa di Capugnano dedicata all'ARCANGELO S. MICHELE

Tra le vedustre chiese
dell'Arcidiocesi di Bologna
questa di Capugnano
dedicata
all'
ARCANGELO S. MICHELE
ebbe non comune rinomanza
per vastita' di territorio
e di giurisdizione
ebbe sacerdoti zelanti
ed ebbe vanto
per aver  dato i natali al padre
di GUGLIELMO MARCONI
-------------------
il 29 settembre 1936
L' Eminentissimo Principe
Card. G. B. NASALLI ROCCA
di Corneliano
diede riconoscimento
alle antiche glorie
conferì nuovo splendore
elevandola ad Arcipretale
-------------------
Don ODILO CALZOLARI
che per primo ebbe il titolo di Arciprete
e il popolo festante
vollero ricordato


Documenti di Giuseppe Marconi (padre di Guglielmo) comprendenti la contabilità personale, quella della propria azienda agricola ed altre carte (giornali, riviste, corrispondenza, etc.)
Nell'immagine, alcune pagine di libri contabili contenenti le spese sostenute, fra cui quelle di acquisto materiali per i primi esperimenti del figlio Guglielmo


Guglielmo marconi, a sinistra, con la madre Annie Jameson Marconi ed il fratello Alfonso,
approssimativamente nell'anno 1880.



la madre Annie Jameson

L' ATTO DI NASCITA DI GUGLIELMO MARCONI


Dai registri dello Stato Civile di Bologna al n. 1131 del Volume dell'aprile 1874, si rileva il seguente atto di nascita di Guglielmo Marconi: Bologna - Ufficio dello Stato Civile - L'anno milleottocentosettantaquattro lunedì ventisette aprile ore 10 e 1/2 antimeridiane. Avanti di me Zoboli Cav. Giovanni assessore ufficiale dello Stato Civile delegato con Atto in data undici novembre milleottocentosettantadue e presenti i testimoni Rusconi Achille fu Luigi e Ruggi Rodolfo di Lorenzo maggiori di età impiegati qui residenti, è comparsa Ognibene Rosa fu Odoardo maggiorenne - ostretrica - qui residente la quale in assenza del padre ed avendo assistito al parto infradicendo, mi dichiara che alle ore nove e un quarto antimeridiane del giorno venticinque corrente, in via Asse numero millecentosettanta dalla Jameson Annetta fu Giacomo moglie convivente a Marconi Giuseppe fu Domenico di anni cinquanta possidente quì residente è nato un infante di sesso maschile che mi presenta cui i genitori hanno imposto i nomi di Guglielmo - Giovanni Maria.
Atto letto e da tutti firmato.

Originale dell'atto di nascita di Guglielmo Marconi



Documento storico proveniente dell'Ufficio dello Stato Civile di Bologna


Palazzo Marescalchi
Bologna: Via IV Novembre, 5

Eretto fra il sec. XVI e il XVII con fronte del 1613 di Floriano Ambrosini. Nello sfarzoso salone d'onore pregevoli dipinti di Pellegrino Tibaldi, di Guido Reni, di A. Tiarini e altri maestri. Bel vestibolo affrescato e elegante sala ovale decorata da Felice Giani.



Palazzo Orlandini
Bologna: Via IV Novembre, 7
Ex via delle Asse 1170, ora via IV Novembre
Luogo dove è nato Guglielmo Marconi (25 Aprile 1874)




QUÌ NACQUE
GUGLIELMO MARCONI
CHE SU LE ONDE DELLA ELETTRICITÀ
PRIMO LANCIÒ LA PAROLA
SENZA L'AUSILIO DI CAVI E DI FILI
DA UN EMISFERO A L'ALTRO
A BENEFICIO DELLA UMANITÀ CIVILE
A GLORIA DELLA PATRIA
---------------
IL COMUNE
PER DECRETO
P.
MCMVII (1907)

Comune di Bologna - ordini del giorno (1907) atto originale


ATTO DI BATTESIMO DI GUGLIELMO MARCONI


Dai registri di battesimo conservati presso l'archivio Arcivescovile, via del Monte (Bologna), risulta quanto segue:
    Anno 1874 volume uno pag. 149 - Lunedi 27 Aprile 1874

    è stato battezzato dall'infrascritto
    un fanciullo figlio dei Sig.ri Giuseppe fu Domenico Marconi e di Annetta Jameson di Giacomo
    legittimi coniugi nato il giorno venticinque 25 corr. alle ore 9 antimeridiane
    sotto la parr. di San Paolo, Piazza San Salvatore al civico n. 1170
    cui furono imposti i nomi di Guglielmo Giovanni Pio Maria.
    Santoli sig. Professor Giovanni Franceschi ed Adelina Donini, e sorella Carolina Jameson.
    Fu presentato dal suddetto sig.Giuseppe Marconi che ha
    dichiarato di riconoscerlo per suo figlio legittimo.

    Test. Filippo Mastellari cosi è D. Luigi Monti.


Documento storico proveniente dell'Ufficio dello Stato Civile di Bologna


Giuseppe Marconi, padre di Guglielmo, diventa inglese

Marconi Giuseppe      ved. Renoli Giulia
                      con atto n. 4 del 1877 il decontro
                      ha rinunciato alla cittadinanza 
                      italiana per quella inglese
                      
                      suddito inglese


Estratto dell'atto ufficiale che attesta la rinuncia della cittadinanza italiana per quella inglese di Giuseppe Marconi, padre di Guglielmo Marconi.
(depositato all'anagrafe del Comune di Bologna).





Atto ufficiale che attesta la rinuncia della cittadinanza italiana per quella inglese di Giuseppe Marconi, padre di Guglielmo Marconi.
(Stato Civile Comune di Bologna anno 1877 atto n. 4 volume 399 Archivio di Stato - Bologna). - Immagini cliccabili

Quando il piccolo Guglielmo aveva tre anni, Giuseppe Marconi decideva -probabilmente con il consenso e il convincimento della moglie- di assumere la cittadinanza inglese, (non la riacquisterà più) decisione che venne presa il 4 Maggio 1877. Ma con l'Inghilterra Giuseppe Marconi aveva già un feeling, se consideriamo che attorno al 1860, quando Giuseppe rimase vedovo della prima moglie Giulia Renoli, risultava socio con due fratelli emigrati a Londra, Carlo e Giovanni Gatti; con essi Giuseppe Marconi aveva un ristorante in Hungeford Market a Londra, che venne poi demolito per lasciare spazio alla costruenda Charing Cross Station. Con le sterline guadagnate dalla cessione al governo, i tre soci aprirono un altro ristorante in Westminter Bridge Road; una volta ottenuta la licenza, questo fu poi trasformato nel 1865 in un music-hall e presto divenne uno dei locali più à page di Londra.
Successivamente (non si sa se Giuseppe era ancora in società coi due fratelli Gatti) venne aperto un altro locale che divenne il "Gattìs Palace of Variety".
In questa non certamente sottovalutabile scelta potrebbe esserci una relazione allo spostamento politico che si stava verificando in Italia, e a Bologna in particolare, con la frattura fra stato pontificio e le dottrine progressiste e liberali dilaganti a macchia d'olio.
la cultura dei Marconi, la loro stessa posizione di conservatori e quindi simpatizzanti del governo papalino, si sovrapponevano alla radice rurale ancora evidente, oltre ad essere partecipi di una società agraria che ha sempre indirizzato la loro attività e la loro raggiunta indipendenza economica. Queste sono le componenti che possono essere state alla base della rinuncia alla cittadinanza italiana.
Guglielmo Marconi rifiutò sempre di prendere in considerazione la rinuncia alla cittadinanza italiana malgrado le pressioni della madre, dei cugini degli zii, oltre a quelle probabili del padre. Come suddito inglese forse avrebbe potuto ricevere gli appoggi e i riconoscimenti che non ebbe certamente dal governo italiano, almeno fino agli anni immediatamente precedenti la conquista del potere da parte di Mussolini.

Comune di Bologna - Ufficio di stato civile - oggetto: Giuseppe Marconi Cittadinanza
Comune di Bologna - Ufficio di stato civile - Protocollo 5536/1938, 1 luglio 1939 - oggetto: Famiglia di Giuseppe Marconi fu Domenico
Comune di Bologna - Ufficio di stato civile: Cartellino




IL PRIMO PASSAPORTO DI GUGLIELMO MARCONI

L'iscrizione di Marconi nella classe di leva volontaria dal gennaio del 1872 anziché in quella del 1874 non avvenne per errore ma per esplicita richiesta dello stesso.
Quindi risulta fin dal 1872 obbligato al servizio di leva, non potendo lasciare l'Italia senza un esplicito Nulla Osta del ministero della guerra, pena l'essere considerato disertore, con tutte le conseguenze dell'epoca .
Marconi fa la domanda al distretto militare di Bologna ottenendo il Nulla Osta in data 24 gennaio 1896, con l'avvertimento che il mancato rientro in Italia a tempo debito lo porrà nella condizione di disertore. Sulla base di questo documento il Sindaco di Praduro e Sasso (Sasso Marconi) potrà richiedere al Questore il rilascio del passaporto per recarsi a Londra, per un anno.

Dal foglio matricolare si nota in basso a sinistra che era obbligo segnare le richieste di nulla osta valido per l'espatrio rilasciato con la data e la destinazione.
Unica annotazione:
24 gennaio 1896 destinazione Londra.

Marconi partì dopo aver ottenuto il passaporto e rimase a Londra per tutto il 1896, anno in cui prese contatto con le autorità inglesi e brevettando la sua scoperta


In Nome di Sua Maestà
UMBERTO I
per grazia di Dio e per volontà della Nazione
RE D'ITALIA
Il Ministro per gli Affari Esteri prega le Autorità Civili e Militari di Sua Maestà e delle Potenze amiche ed alleate di lasciare liberamente passare Marconi Guglielmo di Giuseppe che si reca a Londra.

N. del registro 18 N. del Passaporto 696
C O N N O T A T I :
Età anni: 21 Statura metri: 1,74
Capelli: castani Sopraciglia: Castane
Occhi: celesti Naso: Regolare
Bocca: regolare Mento: Regolare
Barba: crescente Segni particolari: nessuno
Condizione: Possidente Nato a: Bologna
Domicilio: Praduro e Sasso
Firma del latore: Guglielmo Marconi
Il presente Passaporto rilasciato a Bologna
il 10 FEBBRAIO 1896 dietro nulla osta del sig.Sindaco di
Zola Predosa anzi di Praduro e Sasso

(ndr Praduro e Sasso è l'attuale Sasso Marconi)

è valido per un anno.

Per delegazione
del Ministro per gli affari esteri
Il Questore
Mastelli.

Il 12 febbrario 1896 Marconi partiva per l'Inghilterra dove veniva accolto dal cugino David Jameson.
Immagine cliccabile


Passaporto di Guglielmo Marconi
(da evidenziare che il questore di Bologna rilasciò il passaporto a Guglielmo Marconi
- per recarsi a Londra - in data DIECI FEBBRAIO MILLEOTTOCENTONOVANTASEI 10-2-1896)

Il 13 giugno 1926, Marconi venne invitato dal Comune di Bologna che desiderava attribuirgli sollenni onoranze, in occasione del 30^ anniversario della presentazione della domanda del suo primo brevetto.
Il Sindaco e di Praduro e Sasso, Rag. Alfredo Rizzi e la giunta Municipale, venuti a conoscenza dell'arrivo a Bologna di Marconi, pensarono di non lasciarsi sfuggire la propizia occasione e invitarono ufficialmente Marconi, che accettò, assicurando la sua presenza, mettendosi a disposizione delle Amministrazioni di Bologna e di Sasso.
La conferma della disponibilità di Marconi avvenne ai primi di giugno; rimmanevano pochi giorni a disposizione, ma furono sufficienti; il centro del Paese fu rispolverato ed abbellito, all'ingresso del Paese, nei pressi dell'oratorio di San'Apollonia, fu costruito un grande arco di trionfo in legno tutto addobbato di verde e di fiori. Si fece tutto quello che fu possibile fare.
Marconi arrivò a Sasso nel tardo pomeriggio, come da programma e fu ricevuto in Comune dal Sindaco e dalla Amministrazione comunale; seguì una breve cerimonia durante la quale fu fatto omaggio a Marconi di un'artistica pergamena disegnata dal professor A. Aldrovandi, mentre l'epigrafe fu dettata dal professor Albano Faibelli.
Al termine della cerimonia Marconi dal balcone del Municipio inaugurò la lapide del caduti di Sasso nella guerra 1915/18 collocata sulla sinistra della porta di ingresso del vecchio palazzo comunale, poi tenne un breve discorso di saluto alla folla che gremiva la piazza.
La cerimonia si concluse con un ricevimento ufficiale alla presenza di sessanta invitati.


Una cartolina del 1903 diffusa in occasione delle "onoranze a Marconi".


Manifesto fedelmente ricostruito grazie ad una fotografia giunta in pessime condizioni
ove il manifesto occasionalmente è ritratto affisso su un muro



L'artistica pergamena donata a Marconi dall'Amministrazione Comunale


Comune e Piazza di Praduro e Sasso 13 giugno 1926
Guglielmo Marconi inaugura la lapide ai caduti della guerra del 1915/18

Il 5 maggio 1934, Marconi fu invitato a partecipare a Bologna al primo Congresso della Radio Industria italiana e fu in quella occasione che, presso l'aula Magna dell'Università, gli venne conferita la laurea "ad Honorem" in fisica . Nel pomeriggio dello giorno, accompagnato delle autorità cittadine; Marescalchi, Natoli, Manaresi e dal Magnifico Rettore dell'Università di Bologna On. Ghigi e dai professori Betti e Majorana, presso l'aula "Augusto Righi" dell'istituto di Fisica, alla presenza dei congressisti e di numerose autorità, Marconi inaugurò il Congresso della Radio Industria Italiana.
Nel suo breve discorso di saluto invitò i congressisti a visitare la sua villa a Pontecchio, dove era nata la radiotelegrafia; fu questa l'ultima volta che Marconi si trattenne a Villa Griffone.
Morì a Roma, dove ultimamente aveva fissato la sua residenza, tre anni dopo, il 20 luglio 1937 e solo nel 1941, la salma dello Scienziato fu traslata dall Certosa di Bologna al Mausoleo di Pontecchio alla presenza del Capo del governo Mussolini, della vedova Marchesa Maria Cristina e della giovane Elettra, e di numerose altre autorità. La cerimonia fu benedetta dal Cardinale Nasali Rocca, Arcivescovo di Bologna. Durante la cerimonia fu inaugurato, nel prato antistante la villa, il buso di Marconi, scolpito nel marmo bianco, opera dello scultore Arturo Dazzi e nella parte posteriore della villa, sotto la finestra della stanza dei bachi, la lapide sulla quale è scritto "da qui Marconi lanciò il primo segnale radio. Primavera 1895".


Nell'Aula Magna della R. Università, alla presenza dell'intero corpo Universitario in toga e delle massime autorità
cittadine, il Rettore Magnifico proclama Guglielmo Marconi Dottore Honoris Causa in Fisica


Testo del diploma di laurea di ingegneria "ad Honorem"


S. E. marconi in visita allo stabilimento Radio Ducati


Marconi con a fianco il Comm. Bruno Ducati e alcuni congressisti,
osservano da una finestra di Villa Griffone la Collina dei Celestini


Marconi e i congressisti scendono le scale della villa dopo aver visitato lo storico studio di Marconi chiamato la " Sala dei Bachi".


Marconi sulla soglia della Villa Griffone
saluta i compaesani che l'acclamano


Marconi con a fianco il Comm. Bruno Ducati e i congressisti sulla porta di casa.


In occasione della visita di Guglielmo Marconi agli stabilimenti Ducati nel maggio 1934


Autorità e congressisti al primo Congresso della Radio Industria italiana.

Laurea in fisica per Guglielmo Marconi a Bologna. Primo Congresso dei Radiotecnici italiani a Pontecchio

Il 5 e 6 maggio 1934 fu indetto a Bologna il primo Congresso della Radio Industria italiana. Ospite d'onore è Guglielmo Marconi, Nel suo breve discorso di saluto invitò i congressisti a visitare la sua villa a Pontecchio, dove era nata la radiotelegrafia; fu questa l'ultima volta che Marconi si trattenne a Villa Griffone. Il 5 maggio inoltre Marconi inaugura con il podestà Angelo Manaresi la Fiera del Littoriale e riceve all'Università la laurea ad honorem in fisica. Il 7 maggio l'illustre scienziato visita la SSR Brevetti Ducati in via Guidotti 51.


DICHIARAZIONE DI SOLENNITÀ CIVILE IN ONORE A
GUGLIELMO MARCONI
dalla Gazzetta Ufficiale n. 84 del 12 aprile 1938.

    LEGGE 28 marzo 1938 - XVI, n.276.
    Dichiarazione di solennità civile dell'anniversario della nascita di Guglielmo Marconi.

    VITTORIO EMANUELE III
    Per grazia di Dio e per volontà della nazione
    RE D'ITALIA, IMPERATORE D'ETIOPIA

    Il Senato e la Camera dei deputati hanno approvato;
    Noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue:

    Articolo unico.

    Il giorno 25 aprile, anniversario della nascita di
    Guglielmo Marconi, è dichiarato, a tutti gli effetti, giorno di solennità civile.

Ordiniamo che la presente, munita del sigillo dello Stato, sia inserta nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarla di farla osservare come legge dello Stato.

Data a Roma, addì 28 marzo 1938 - anno XVI

VITTORIO EMANUELE.

MUSSOLINI.

Visto, il Guardasigilli: SOLMI.


LEGGE 28 marzo 1938, n. 276 G.U. N. 84 del 12 aprile 1938
L'abolizione della solennità marconiana è avvenuta con la pubblicazione dell'abrogazione al n. 21875 dell'allegato al Decreto legge 22 dicembre 2008, n. 200
(in Gazzetta Ufficiale – supplemento ordinario – n. 298 del 22 dicembre 2008) convertito in legge 18 febbraio 2009, n. 9 recante misure urgenti in materia di semplificazione normativa.



Articolo tratto dal Radiocorriere del 1938
A causa della guerra l'Esposizione Mondiale, chiamata E42, non fu più fatta, al posto della stele di cento metri è stato eretto, dopo la guerra, un obelisco commemorativo di Marconi di una cinquantina di metri. La zona dell'Esposizione Mondiale E42 è oggi il quartiere EUR, uno dei migliori della Capitale, che si avvale delle strutture urbanistiche previste nel 1938 e che ancora oggi risultano moderne e a misura d'uomo, quasi che gli architetti di allora avessero previsto l'uso massiccio dell'automobile dopo 60 anni.


REGIO DECRETO 20 giugno 1935, n. 1386 G.U. N. 178 del 1 Agosto 1935


REGIO DECRETO 7 marzo 1938 n. 293, G.U. N. 85 del 13 Aprile 1938


Manifesto 70 x 100 del 18 aprile 1938
Il Comune ha mutato la propria denominazione da "Praduro e Sasso" in "Sasso Bolognese"
con REGIO DECRETO 20 giugno 1935, n. 1386 G.U. N. 178 del 1 Agosto 1935.
Successivamente, con REGIO DECRETO 7 marzo 1938 n. 293, G.U. N. 85 del 13 Aprile 1938,
il comune è stato autorizzato a cambiare la propria denominazione
in "Sasso Marconi" e quella della frazione "Pontecchio" in "Pontecchio Marconi".


CELEBRAZIONE DEL 1' CENTENARIO
DELL'INVENZIONE DELLA RADIO

Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana
Serie Generale n. 46 del 25.02.1992
LEGGE 14 Febbraio 1992 n. 156

La camera dei Deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Promulga la seguente legge:

Art. 1. L'anno 1995, dedicato a Guglielmo Marconi, è proclamato:
1995: ANNO DI GUGLIELMO MARCONI

Art. 2. Le Celebrazioni del primo centenario dell'INVENZIONE DELLA RADIO hanno lo scopo:


    a) di FAVORIRE I RAPPORTI DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE PER LO STUDIO DELL'OPERA DI GUGLIELMO MARCONI;

    b) di promuovere lo sviluppo degli studi scientifici e di sperimentazione nel settore delle TELECOMUNICAZIONI, nonchè sulle trasformazioni delle Comunicazioni e delle informazioni, anche favorendo la progettazione e la realizzazione di prototipi;

    c) di finaziare e sostenere, direttamente od in collaborazione con Enti pubblici e privati, con Associazioni, Fondazioni e singoli privati, attività formative, editoriali, espositive, congressuali, colturali, scientifiche e di spettacolo al fine di dare alle Celebrazioni la più vasta diffussione in Italia ed all'Estero;

    d) di promuovere e realizzare impianti tecnici e strumentali per la diffussione del pensiero e delle immagini, reti di comunicazioni e informazione, anche via satellite, infrastrutture, di Comunicazione ed impianti di utilità sociale.

Roma, addì 14 Febbraio 1992
Francesco COSSIGA
Andreotti, Presidente del Consiglio dei Ministri
Visto, il Guardasigilli: Martelli.


(Testo)
  "Nell'estate del 1894 dall'alta
montagna d'Oropa contemplan_
do il Biellese pensai che l'uomo
potesse trovare nello spazio nuo_
ve energie nuove risorse e nuovi
mezzi di comunicazione"  
        
  Guglielmo Marconi

DALLA CHIOSTRA DEI MONTI D'OROPA
GUGLIELMO MARCONI
DEDUSSE IL VATICINIO
DELLA SUA GRANDE SCOPERTA
POSSA LA TELEGRAFIA SENZA FILI
AUSPICE MARIA
PACIFICARE I POPOLI
IN CRISTO
IL SANTUARIO D'OROPA P.
MCMXXXVII

Immagine della lapide datata 1937, che ricorda la visita di Marconi al Santuario e che è posta all'entrata del cortile principale del Santuario Mariano di Oropa (Biella). Sotto la lettera di Marconi dove cita Oropa (Biella).
SULLA LAPIDE È RIPORTATA UNA DATA ERRATA 1894 ANZICHÈ 1895

La lapide, collocata nell'atrio della Porta regia del santuario, viene inaugurata nel 1937. L'iniziativa di Emanuele Sella era stata accolta acriticamente da un gruppo di notabili e uomini di cultura (oltre naturalmente dal Consiglio di amministrazione del santuario), l'anno innanzi; nel gruppo, con Sella: il biellese direttore di "Civiltà cattolica", padre Enrico Rosa, e il noto studioso professor don Giuseppe Ferraris, di Vercelli, per "far sentire [come dice il verbale della riunione, nda] l'importanza anche recente del santuario [...] e ricordare l'Immortale Italiano che ad Oropa pensò e intravide primariamente il telegrafo senza fili" - "Illustrazione Biellese", n. 7-8, 1937.

Il 23 Dicembre 1896 appare su la "Tribuna" di Roma la prima intervista rilasciata da Guglielmo Marconi a un giornalista italiano, il corrispondente da Londra, Olindo Malagodi.

Minuta di una lettera di Guglielmo marconi alla cugina Daisy Prescott, Pontecchio.

Oltre il mito dell’autodidatta: Origini e formazione di Guglielmo Marconi


LETTERA AUTOGRAFA DI GUGLIELMO MARCONI

    Ci è stata recapitata da Lodovico Gualandi I4CDH, una lettera autografa di Guglielmo Marconi su carta intestata del Senato.
    La lettera è stata pubblicata sul primo numero "Le vie del mare e dell'aria", il quale è datato 1918, si legge:

    Nell'estate del 1895, dall'alta montagna
    di Oropa, contemplando il nostro Biellese,
    pensai che l'uomo potesse trovare nello
    spazio nuove energie, nuove risorse
    e nuovi mezzi di comunicazione.

    Le libere vie dello spazio per la
    trasmissione del pensiero umano hanno
    esercitato sin d'allora su di me un
    grande fascino. In esse esistono
    inesauribili fonti di ispirazione per
    opere sempre nuove a beneficio
    dell'umanità.

    Io confido che gli Italiani, i
    quali hanno dimostrato in ogni tempo
    speciali virtù nella gara con le altre
    genti per il progresso della civiltà
    vorranno assurgere ad un posto
    sempre più alto nella comquista
    delle libere vie del mare e dell'aria.

    Guglielmo Marconi








"President Roosevelt turns to speak to Marconi, Rufus Dawes standing,
Mrs. Roosevelt at left, luncheon at Administration Building, 1933." Photographer: Lewis.


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