LE ORIGINI
DELLA RADIODIFFUSIONE IN ITALIA
La vera storia della radiodiffusione in Italia
CRONISTORIA
DELLA RADIO
DAL 1923 AL 2006
Con il contributo
di Annino Vitale
1923
8 febbraio - Il R.D.
8.2.1923, n. 1067 stabilisce che l'impianto e l'esercizio di telecomunicazioni
per mezzo di onde elettromagnetiche senza l'uso di fili sono riservati
allo Stato, con facoltà del Governo di accordarli in concessione.
Roma: Stazione URI di San Filippo (Parioli) 1924, 1,5 kW - prodotta dalla Marconi -
Maria Luisa Boncompagni.
Maria Luisa Boncompagni è stata la voce della radio per quarant'anni
Maria Luisa Boncompagni in uno dei suoi primi annunci nello studio radiofonico di Via Maria Cristina a Roma nel 1924
1924
10 luglio - Con R.D.
10.7.1924, n. 1226 viene emanato il regolamento per la esecuzione del
R.D. 8.2.1923, n.1067.
27 agosto - È costituita con sede in Roma la S.A. Unione Radiofonica
Italiana (URI) con capitale ripartito tra la S.A. Radiofono, Società
Italiana per le Radiocomunicazioni Circolari, azionista di maggioranza,
e la Società Italiana Radio Audizioni Circolari (SIRAC).
6 ottobre alle 21 - L'URI inizia dalla stazione di Roma un servizio
quotidiano di trasmissioni radiofoniche.
Ines Viviani Donarelli, dallo studio romano
di Palazzo Corradi, legge il primo annuncio della neonata radio: "Unione
radiofonica Italiana, stazione di Roma 1-RO, trasmissione del concerto
inaugurale".
1925
L'8 dicembre entra in
funzione la stazione radiofonica di Milano. Concentra in un solo luogo
gli impianti tecnici e artistici.
1926
9 aprile - È costituita
con sede in Milano la Società Italiana Pubblicità Radiofonica
Anonima (SIPRA), con capitale ripartito fra URI e SIRAC.
ottobre - Ha inizio la pubblicità radiofonica.
1927
17 novembre - Con R.D.L.
17.11.1927, n. 2207 (convertito nella Legge 17.5.1928, n. 1350) si stabiliscono:
la trasformazione dell'URI in S.A. Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche
(EIAR), con sede legale in Roma; il rilascio di una nuova concessione;
l'istituzione presso il Ministero delle Comunicazioni di un Comitato
superiore di vigilanza sulle radiodiffusioni.
15 dicembre - Con Convenzione 15.12.1927 (approvata con R.D. 29.12.1927,
n. 2526) il Governo accorda all'EIAR (URI), fino al 13.12.1952, la concessione
del servizio delle radioaudizioni circolari.
1928
15 gennaio - In conformità alla Legge e alla Convenzione dell'anno precedente, la URI assume la
nuova denominazione sociale di EIAR, con sede legale a Roma e Direzione
Generale a Torino, prima in via Bertola - nell'attuale palazzo ENEL
- poi in via Arsenale 21.
È confermata la natura privatistica della concessionaria.
12 luglio - Entra in funzione la stazione di Bolzano.
28 ottobre - Entra in funzione la stazione di Genova.
6 dicembre - La Legge 6.12.1928, n. 3044 detta le prime norme per l'eliminazione
dei disturbi al servizio delle radioaudizioni circolari.
disco di Nipkow
1929
Entra in funzione la Stazione Radio di Torino.
28 febbraio - Iniziano a Torino, e poi a Milano e a Roma, i primi esperimenti
di trasmissione delle immagini. A Milano gli ingegneri Alessandro Banfi
e Sergio Bertolotti aprono un laboratorio televisivo sperimentale dell'Uri
in Corso Italia 13, basato sull'analisi meccanica dell’immagine
per mezzo di un disco di Nipkow. La prima immagine della Tv italiana
è una bambola di panno Lenci. Entrano nell'uso i termini «televisione»
e «televisore», anche se resisterà ancora a lungo
la parola «radiovisione».
1° novembre - Primo collegamento in cavo tra le stazioni di Milano
Torino.
Nell'anno entra in funzione il Centro di Sesto Calende, adibito al controllo
tecnico delle trasmissioni
Nel 1927 l'URI
diventa EIAR
1930
Nasce a Torino il Laboratorio
Ricerche dell'EIAR.
Guglielmo Marconi realizza a Roma la prima antenna per le trasmissioni
radio in Onde corte.
Il 1° luglio, nei pressi di Roma, entra in funzione il Centro Radio
Imperiale di Prato Smeraldo, la prima stazione che trasmette ad Onde
corte per l'estero.
1931
30 giugno - La società Idroelettrica Piemonte (SIP) entra in possesso dell'intero pacchetto
azionario della SIPRA.
1° luglio - La SIP incorpora la Società Industrie Elettrotelefoniche
di Torino (SIET), azionista di maggioranza della Radiofono.
11 luglio - Con Convenzione aggiuntiva 11.7.1931 (approvata con R.D.
24.7.1931, n. 1027) il Governo accorda all'EIAR la concessione senza
esclusiva dei servizi di radiotelegrafia e radiovisione circolare, mentre
ribadisce la concessione in esclusiva per le radiocomunicazioni circolari.
Iniziano le prime trasmissioni radio in Onde corte per l'America del
Nord.
1934. Esperimenti di ricezione televisiva con disco di Nipkoow all'istituto Radiotecnico "Beltrani" di Milano.
Al Centro con occhialini e papilon, è Artuno Recla, che sarà poi progettista alla ditta milanese Allocchio Bacchini. 1933
8 ottobre - alla V Mostra nazionale della
radio di Milano sono presentati al pubblico i primi esperimenti di
televisione.
17 dicembre - È attivata la stazione di Torino II. Dalle stazioni
di Milano II e Torino II si inizia la diffusione regolare dei programmi
del gruppo di stazioni meridionali (Roma-Napoli-Bari).
1936
27 febbraio - Il R.D. 27.2.1936, n. 645
(legge postale e delle telecomunicazioni) disciplina organicamente
l'intero settore dei servizi di telecomunicazione, stabilendo la loro
appartenenza esclusiva allo Stato e fissando le norme del loro esercizio
in concessione.
9 agosto - Viene completato il collegamento in cavo fra tutte le stazioni
radiofoniche italiane.
È attivata la stazione di Bologna.
Budrio: Antenne
e Stazione Radio Bologna
1937
2 dicembre Entra
in funzione il trasmettitore audio della stazione sperimentale di
televisione di Roma-Monte Mario.
Roma: 1939. Prima
immagine sperimentale TV del tecnico dell'EIAR Manlio Bonini,
trasmessa dal trasmettitore di Monte Mario (quartiere di Roma)
e ricevuta su teleschermo situato nel Circo Massimo nei pressi
del Colosseo.
L'immagine è riprodotta su ricevitore Fernseh a specchio
a 441 Linee, sullo sfondo appare la sigla EIAR (antica RAI).
Manlio Bonini ex radiotelegrafista della
Marina Militare nei sommergibilisti, successivamente tecnico
delle antenne alla RAI nella Stazione di Roma Santa Palomba
e Monte Mario, radioamatore con il nominativo I3MAN. |
Presentazione al pubblico delle prime trasmissioni sperimentali televisive ricevute su televisori
Safar
e Fernseh montati nella sala della televisione del Villaggio Balneare al Circo Massimo
A sinistra, in giubbetto bianco, Victor de Sanctis, accanto a lui vestito di scuro, il dottor Francesco Cochetti.
All'estrema destra, Alfredo Sernicoli e, destra di lui, l'ingegner Massimo Macchia
Primavera 1940, il regista Victor de Sanctis fra le due nuovissime telecamere tipo Fernseh appena giunte negli studi dell'Eiar di Roma.
Nell'angolo a destra si nota lo schermo di un televisore Safar RTD 40 a visione diretta.
Roma, autunno 1939, Foto di gruppo sul terazzo di via Asiago, In piedi da sinistra, il datore luci Armando Nati,
il tecnico Giuseppe Del Missierm il regista ingegner Victor de Sancts, il commendator Alfredo Sernioli con la sua segretaria,
il dottor Cosimo Pistoia, l'ingegner Antonino La Rosa, il violoncellista Ceradini , l'ingegner Massimo Macchia,
in camice bianco. Accovacciati, da sinistra il tecnico Giancarlo Cosola, il Maetro Gori,
l'assistente Guido Terranera, lo scenotecnico Armando Astolfi, il cammeraman Fernado Luzzi.
1938
20 gennaio
Viene inaugurato un corso di trasmissioni musicali dedicate alle scuole
medie. Le trasmissioni prevedono contributi propedeutici di base per
l'ascolto dei concerti e lezioni sugli stili e sulle forme della musica
antica e moderna.
24 gennaio
Inizia un corso di lezioni di lingua tedesca. La settimana successiva
cominceranno lezioni di lingua amarica.
21 febbraio
Il RDL 21/02/1938, n. 246 (convertito nella legge 4/06/1938, n. 880)
stabilisce una nuova disciplina degli abbonamenti alle radioaudizioni.
10 marzo
Dalla collaborazione dell'EIAR con l'Accademia d'Italia scaturiscono
delle trasmissioni culturali per lo studio e la difesa dell'italianità della lingua. Le lezioni sono diffuse alle 20.20 da tutte le stazioni.
il programma comprende: a) storia della questione della lingua nazionale;
b) concetto attuale della lingua; c) espansione linguistica; d) lingua
e dialetti; e) pronuncia.
13 marzo
Mussolini affronta, dai microfoni dell'EIAR, il problema della "riunificazione"
dell'Austria alla Germania. La particolare situazione internazionale
e l'iniziativa politica dell'Asse Roma/Berlino hanno reso possibile,
dopo vari tentativi, l'annessione dell'Austria alla Germania (ciò
che passerà alla storia con il nome di Anschluss).
27 marzo
A partire da questa data nella fascia oraria 13.00 - 14.30 si attua
il "Doppio programma meridiano": lo sdoppiamento della programmazione
consente agli ascoltatori una maggiore libertà di scelta. Fino
a questo momento il Primo e il Secondo Programma trasmettevano simultaneamente
la stessa offerta dalle 7.45 alle 14.30.
1 aprile
È attivata la stazione radiofonica di Milano III
25 aprile
Viene trasmesso "E un uomo vinse lo spazio" di E. Giannini
con musiche di E. Porrino, scritto in memoria di Guglielmo Marconi.
4 maggio
In occasione del viaggio di Hitler in Italia, l'EIAR effettua una settimana
di trasmissioni speciali. Vanno in onda tra l'altro, da Roma e da Napoli,
radiocronache per le riviste militari e navali con i discorsi dei capi
di governo.
9 maggio
È attivata la stazione a onda corta di Adis Abeba, destinata
a diffondere programmi per l'estero. Per l'occasione sono trasmessi
gli inni nazionali, il "Giornale Radio" e un concerto di musica
classica, cui fa seguito il discorso del duce per la celebrazione dell'annuale
dell'impero.
9 giugno
Ha inizio uno scambio di programmi radiofonici tra le stazioni dell'EIAR
e quelle di Hsinking nel Manchukuo (Manciuria)
19 giugno
Campionati mondiali di calcio. L'Italia, dopo aver sconfitto la Norvegia,
Francia, Brasile, batte in finale a Parigi l'Ungheria per 4 a 2. È
il secondo titolo mondiale della nazionale italiana di calcio. Niccolò Carosio cura per l'EIAR le radiocronache delle partite.
8 luglio
Il D.L. 8 luglio 1938 n. 1415 sancisce pene (arresto fino a sei mesi
e multe fino a lire 10.000) per chi è scoperto all'ascolto di
radio straniere.
15 luglio
Entra in funzione la stazione radiofonica di Ancona.
5-12 settembre
Radiocronache e servizi speciali da Norimberga per il decimo congresso
del partito nazionalsocialista tedesco intitolato alla Grande Germania. "L'inesauribile flusso verbale del Fuhrer" aveva colpito gli
italiani in ascolto in occasione dei collegamenti radiofonici.
23 settembre
Radiocronaca della manifestazione svoltasi in presenza di Mussolini
per la ricostruzione dell'Ara Pacis in piazza dell'Augusteo a Roma.
Ottobre
Giuseppe Bottai, Ministro dell'Educazione Nazionale, illustra alla radio
il nuovo disegno di legge, approvato dal Gran Consiglio del Fascismo,
che sopprime la Camera dei Deputati e istituisce, al suo posto, la Camera
dei Fasci e delle Corporazioni.
20 ottobre
Napoli. Radiocronaca del ritorno dei legionari dalla guerra di Spagna.
28 ottobre
È attivata la stazione radiofonica di Torino III
31 ottobre
Con l'installazione di sei nuovi trasmettitori è ufficialmente
costituito il Centro radiofonico a onda corta di Roma-Prato Smeraldo.
1 novembre
Orson Welles diffonde, sulla rete CBS americana, uno sbalorditivo programma-verità
dal titolo "La guerra dei mondi". Truppe del pianeta Marte
sbarcano improvvisamente nel New Jersey, dando luogo a feroci combattimenti
con i soldati americani. Gli extraterrestri marciano su New York. Il
trucco è così ben organizzato, con intuizione dell'efficacia
del mezzo radiofonico e delle reazioni degli ascoltatori, che la trasmissione
sortisce effetti superiori alle aspettative. Esplosioni, pause di silenzio,
rumori e inviti alla calma inducono, più che l'immaginazione,
spiegazioni apocalittiche. Risultato: migliaia di americani scambiano
la fantasia per la realtà e, in un processo di identificazione
collettiva, affollano le strade e fuggono nel panico. Inutilmente, per
qualche ora, da tutte le stazioni ci si affanna nelle smentite. Parecchie
centinaia di feriti, casi di pazzia e di suicidio, parti prematuri.
Welles, serafico, dichiarerà di aver mirato soltanto a studiare
le psicologia della folla. In realtà la trasmissione di Orson
Welles rimane un classico di "effetto moltiplicatore" nella
storia delle comunicazioni di massa. Sarà ampiamente ripresa
come "documento" e commentata dalla radio italiana.
3 novembre
Radiocronaca da Tripoli per l'arrivo dei primi 20.000 italiani per la
colonizzazione demografica della Libia. Il giorno 12 sarà attivata
a Tripoli, una stazione radiofonica.
23 novembre
A Palazzo Chigi, il ministro degli esteri italiano, Galeazzo Ciano,
e l'ambasciatore tedesco Von Mackensen firmano una convezione culturale
allo scopo di intensificare gli scambi fra i due Paesi in ogni settore
dell'arte e della radiofonia. Lo scambio inizia con due solenni trasmissioni,
una da Roma e l'altra da Berlino.
27 novembre
Entra in funzione la stazione radiofonica di Catania.
30 novembre
La radio diffonde il discorso sulla politica estera che, presente il
Duce, il ministro Galeazzo Ciano pronuncia alla Camera. Il discorso
di particolare risonanza mondiale, fa una dettagliata cronistoria degli
avvenimenti derivati dalla questione di Sudeti e culminati, in seguito
al Patto di Monaco, nell'annessione da parte tedesca (1-10 ottobre).
1939
12 gennaio
Il ministro della propaganda tedesco, Goebbels, e l'ambasciatore italiano,
Attolico, inaugurano, alla Casa della Radio a Berlino, una serie di
trasmissioni italo-tedesche.
7 febbraio
L'inviato dell'EIAR, F.Cremascoli, giunto in aereo a Barcellona appena
conquistata dai falangisti del generale Franco, fissa le prime impressioni
in una registrazione che, spedita a Roma è subito messa in
onda.
10 febbraio
Il "Giornale Radio" del mattino si apre con un annuncio
funebre: la morte di Pio XI, papa Ratti. L'EIAR affida al rettore
dell'Università cattolica di Milano, padre Agostino Gemelli,
l'incarico di commemorare la figura del pontefice della conciliazione.
Nello stesso giorno, alle ore 13.30, la Radio Vaticana collegata con
le stazioni dell'EIAR diffonde una biografia del papa scomparso.
15 febbraio
Una serie di trasmissioni in diretta da città tedesche sono
realizzate da Antonio Guarino, inviato dell'EIAR, per far meglio conoscere
agli italiani la realtà delle città tedesche. La prima
trasmissione va in onda da Norimberga.
2 marzo
Il cardinale Eugenio Pacelli è eletto papa con il nome di Pio
XII. La cerimonia della sua incoronazione è trasmessa in diretta
da S.Pietro il 12 marzo.
28 marzo
Alle ore 14.00 va in onda un servizio speciale del "Giornale
Radio" per l'occupazione di Madrid, cominciata alle 12.30, da
parte delle truppe falangiste del generale Franco, affiancate da due
divisioni di legionari italiani.
Aprile
L'EIAR delibera l'offerta annuale all'Unione Fascista Famiglie Numerose
abbonamenti gratuiti alle radioaudizioni da mettere a disposizione
dei soci che, per la modestia del loro bilancio, non sono in grado
di pagare il canone.
Il governo italiano e la Santa Sede concludono un accordo per la replica
EIAR di trasmissioni Vaticane. Tuttavia, la Radio Vaticana, rimane
una fonte di informazione «non soggetta alla censura del regime».
7 aprile
Servizi del "Giornale Radio" per l'occupazione dell'Albania
da parte dei soldati italiani. Notizie dello sbarco, aggiornamenti
di ora in ora, trasmissioni speciali. Inviato speciale dell'EIAR a
Tirana è Antonio Piccone Stella.
16 aprile
Si chiude a Montreux, Svizzera, la conferenza europea delle radiodiffusioni
che ha visto la partecipazione di 35 Paesi. Viene stabilito il nuovo
piano di distribuzione delle lunghezze d'onda per la stazioni europee
di radiodiffusione. Si redige anche una convenzione in base alla quale
a partire da marzo 1940 sarà regolata tecnicamente tutta la
rete di radiodiffusione del continente europeo.
20 aprile
Iniziano le trasmissioni radiofoniche espressamente dedicate agli
operai sotto la testata "Radio sociale". Hanno una cadenza
trisettimanale e vanno in onda nella fascia pomeridiana in cui i lavoratori
sono a mensa. Le aziende hanno in proposito dotato di apparecchi riceventi
le sale di refezione. I programmi comprendono: musica popolare e canzoni,
radioscene umoristiche o sentimentali di ambiente operaio, attualità
politico-sindacali, interviste con personalità del mondo scientifico
e artistico, militare e sportivo. L'iniziativa nasce da accordi tra
la Confederazione Lavoratori dell'Industria e il Direttore Generale
dell'EIAR. In pratica "Radio sociale" sostituisce la rubrica
"I dieci minuti del Lavoratore".
30 aprile
Da oggi la rubrica "L'ora dell'agricoltore", a cura dell'Ente
Radio Rurale, muta il suo titolo in "L'ora dell'agricoltore e
della massaia rurale".
22 maggio
Firma del trattato di alleanza, il Patto d'acciaio, fra l'Italia e
la Germania nella Cancelleria di Berlino, alla presenza del Fuhrer.
Sottoscrivono il documento i rispettivi ministri degli esteri, Ciano
e Von Ribbentrop. Radiocronaca dell'inviato EIAR F. Cremascoli.
28 maggio
Trasmissione inaugurale del nuovo centro EIAR, costituito in collaborazione
con il Sindacato Nazionale Fascista Medici, per la diffusione di un
ciclo radiofonico dedicato ai degenti negli ospedali. Le trasmissioni,
sotto la testata "Radio Igea", offrono ogni domenica, dalle
14.15 alle 14.55, programmi comprendenti ricreazione, divulgazione
e informazione sugli interventi sociali del regime mussoliniano. "Radio
Igea" rimane legata al nome di Silvio Gigli.
10 giugno
Entra in funzione la stazione radiofonica di Padova. il 28 ottobre
dello stesso anno saranno attivate quelle di Venezia, Verona e Sanremo.
Luglio
Si svolgono nel corso del mese, gli esami finali per gli allievi della
Università Radiofonica Italiana. I temi sono dettati per radio,
26.650 gli allievi di tutti i Paesi, divisi in 14 gruppi; il primo
classificato d'ogni gruppo avrà in premio un viaggio in Italia
di 15 giorni.
L'Università Radiofonica era stata costituita nel novembre
1938 per diffondere la lingua e la cultura italiana nel mondo.
22 luglio
Entra in funzione il trasmettitore video della stazione sperimentale
di televisione Roma-Monte Mario, che effettua per circa un anno regolari
trasmissioni quotidiane con lo standard di 441 linee. La presentazione
di questi esperimenti al pubblico avviene in un padiglione apposito
al Circo Massimo. La trasmissione iniziale comprende canzoni e numeri
comico musicali eseguiti da noti artisti, tra cui Macario e Aldo Fabrizi,
Nunzio Filogamo e Nanda Primavera. A Lidia Pasqualini, attrice, scelta
per le sue qualità telegeniche il compito degli annunci.
Il
22 luglio, dopo due mesi di test preparatori iniziati il 25
maggio, vengono inaugurati dallo studio di Via Asiago in Roma
i programmi televisivi sperimentali dell'Eiar, con due ore,
successivamente portate a quattro, di trasmissioni quotidiane
a mezzo di telecamera Fernseh. Lo standard è quello
tedesco a 441 linee, con 21-42 immagini al secondo. Il trasmettitore
Safar da 2 kW-50 Mhz, la cui antenna irradia dalla sommità
di Monte Mario, è collegato allo studio di ripresa
con un cavo coassiale. L'emissione avviene sulle lunghezze
d'onda di 7,40 metri (40,54MHz) per il suono e di 6,80 metri
(44,12MHz) per la visione. La presentazione al pubblico di
queste trasmissioni sperimentali avviene con televisori Safar
e Fernseh montati in un padiglione allestito al Circo Massimo
e in vetrine di negozi cittadini di Via Nazionale e Via del
Corso. |
Roma: 1939. Luci
e telecamere (definite allora iconoscopio) puntate sulla versatile Lidia Pasqualini, nell'esecuzione
di un brano musicale,
e sull'orchestra della «radiovisione» diretta dal Maestro
Strappini, nello studio di Via Asiago.
I primi
esperimenti di televisione sul territorio nazionale ebbero
inizio addirittura nel 1929. Eravamo
la patria di Guglielmo Marconi che alla radiotelevisione
dedicò una parte delle ricerche, la voleva il
Duce in persona, ultimo strumento di competizione con l’alleato
tedesco sulla falsariga dell’utopia totalitaria. E
persino il Vaticano, che era stato superato in questa titanica
competizione nel 1936 contattò Marconi, allora senatore,
commissionandogli esperimenti a Torrechiaruccia per un’emittente
pontificia. Nel dicembre del ’38 l’ufficio stampa
dell’Eiar comunicava entusiastica che nei primi mesi
del ’39 sarebbero iniziati servizi regolari di televisione
da Roma con trasmettitori a Montemario e da Milano - guarda
caso - dalla stazione di Torre Littoria. Per quanto queste
pagine siano ora dimenticate Achille Starace, il gerarca
che volava sulle baionette, s’inarcò anche
sulle parabole inaugurando alcune trasmissioni sperimentali
alla Mostra del Leonardo il 4 giugno 1939. La Tv di Mussolini
aveva già dei palinsesti, produsse dei varietà,
delle aspiranti Nicoletta Orsomando, scritturò le
stelle del momento fra cui Niccolò Carosio. Sul Radiocorriere
apparivano i programmi e persino le pubblicità di
alcuni paleolitici apparecchi televisivi. Dulcis in fundo
una storia personale e in qualche modo il simbolo di quanto
siano stati complessi nel nostro paese gli intrecci e le
storie individuali con la propaganda del regime. L’uomo
di punta della squadra giornalistica portava un nome che
oggi evoca in sé l’idea si sinistra e della
modernità televisiva, era proprio quel Vittorio Veltroni
che fu padre - tragicamente scomparso - di Walter, futuro
segretario dei Ds, futuro esperto di emittenza, un uomo
cresciuto sulle gambe di Mike Bongiorno ma a quanto pare
già segnato del Dna da una predisposizione catodica
Ma cosa fermò dunque il progetto che aveva affascinato
Filippo Tommaso Marinetti e affascinato i gerarchi del regime?
Cosa impedì ai circuiti chiusi che trasmettevano
i programmi sperimentali di diventare Tv di massa e teleschermo
in camicia nera? Semplice, la guerra. Fu infatti il conflitto
bellico della seconda guerra mondiale sottrarre risorse
preziose alle sperimentazioni dell’Eiar, gli ingenti
capitali necessari a portare a compimento il progetto. Dopo
molti accenni, dopo alcuni parziali tentativi di ricostruzione
storiografica, è un libro pubblicato nel settembre
2003 a ricapitolare per la prima volta una immensa mole
di documenti dimenticati e raccogliere il materiale iconografico,
le foto dei telepionieri del ventennio, la storia di questo
incredibile progetto. Ed è stato l’editore
Castelvecchi a sostenere lo studioso Diego Verdegiglio nei
quattro anni necessari alla compilazione di questo libro,
con il titolo La Tv di Mussolini - sperimentazioni televisive
nel ventennio fascista. Cooper Castelvecchi, 495 p., 20
euro.
Per la cronaca, la prima attrice a comparire sul piccolo
schermo fu Isa Miranda che disse estasiata: «Questa
è stregoneria». Il primo divo fu proprio Carosio
e il primo di tutti i giornalisti politici che hanno segnato
la storia del nostro Paese, il padre di Jader Jacobelli
e di Enzo Biagi, fu Veltroni. Una foto promozionale che
oggi impressiona ritrae proprio Veltroni, l’annunciatrice
Lidia Pasqualini e Niccolò Carosio davanti a un cartello
con la scritta «Eiar trasmissioni sperimentali
radiovisione». Il padre del futuro
segretario dei Ds era il primo redattore capo del telegiornale
e posava con un sorriso mite, le mani dietro la schiena,
il doppiopetto abbottonato mentre Carosio guardava cipiglioso
l’obiettivo con i capelli brillantinati. È
curioso che il libro racconti l’inizio folgorante
di questa carriera, una storia che fino ad oggi era ignota
anche al figlio Walter. Nel suo libro-intervista, La
bella politica, infatti, Veltroni racconta di sapere
poco del padre, di aver cercato voracemente tutto quello
che poteva conoscere di lui dalle interviste degli amici,
ma ammetteva «comunque non ho ricostruito tutto di
lui, in parte ciò è dovuto al pudore mio e
di mia madre ad affrontare l’argomento». E aggiungeva:
«Eravamo una tipica famiglia democratica di quegli
anni, i libri che circolavano in casa erano i libri democratici,
le persone che circolavano in casa erano democratiche, e
dico democratiche nel senso pieno del termine, antifasciste,
persone che avevano una certa passione per le idee, per
la cultura». Sarà sicuramente vero, ma è proprio
nelle contraddizioni che si cela la verità, il «lungo
viaggio» dell’Italia attraverso il fascismo,
per stare alla bella definizione di Ruggero Zangrandi. Nicola
Sinopoli, intervistato da Verdegiglio, racconta di un viaggio
a Catanzaro in cui Vittorio Veltroni arrivò nei delicatissimi
panni di resocontista ufficiale del Duce: «Io rimasi
accanto a lui tutta l’adunata, l’indomani raggiungemmo
il Duce nella tappa di Vibo Valentia, con noi c’erano
anche Vittorio Nisticò e Franco Maria Servello, poi
senatore del Movimento sociale».
Questo librò è senz’altro materia per
gli storici, per gli appassionati, forse perfino per i nostalgici
ma, soprattutto, un pezzo della storia del costume italiano,
un documento e, come l’ha definito genialmente l’editore
Alberto Castelvecchi, racconta i primi passi «del
Grande Fratello del Duce».
Vittorio
Veltroni, Lidia Pasqualini e il radiocronista sportivo Niccolò
Carosio
Immagine tratta da «Radiocorriere» Dicembre
1967
Immagine tratta dal servizio "Il signore delle onde" trasmesso all'interno della trasmissione televisiva "Gaia, il pianeta che vive" andata in onda su Rai Tre il 14 luglio 2007 alle ore 21.00
1939: sede della tv EIAR di Roma, Via Montebello angolo via Asiago
Cartello fine trasmissioni TV EIAR (cessate definitivamente il 31 maggio 1940)
|
Vaticano 1939:
Papa Pio XII Pacelli assiste nel suo studio a una trasmissione televisiva
dell'Eiar
Dal «Radiocorriere»
del 1939. Dall'Alto verso il basso, a sinistra: Le interviste di
Niccolò Carosio e Vittorio Veltroni a giocatori e dirigenti
della squadra calcistica del Bologna. Al Centro: alcune immagini
del primo spettacolo, con il pubblico in studio, Al cavallino
baio (nell'ultima foto in basso si nota la cantante Lia Origoni).
A destra: alcune scene dell'orginale televisivo I pericoli dell'ascensore,
scritto e interpretato da Marcello Giorda, affiancato da Lidia Pasqualini.
23 agosto
È stipulato a Mosca un patto di non aggressione russo-tedesco
firmato dai ministri degli esteri Molotov e Von Ribbentrop. Due giorni
dopo, il 25 agosto, i plenipotenziari inglese Halifax e polacco Raczinski
sottoscrivono un trattato di mutua assistenza.
1° settembre
I tedeschi, all'alba, invadono la Polonia e ne bombardano le città.
Il giorno stesso l'ambasciatore inglese a Berlino, Henderson, presenta
una nota al ministero degli esteri del Reich nella quale i governi
di Regno Unito e Francia sottolineano la volontà di adempiere
agli impegni con la Polonia. La Germania non risponde ufficialmente.
il 3, una seconda nota ultimatum è respinta dal governo nazista;
rispettivamente alle 11.00 e alle 17.00 dello stesso giorno Gran Bretagna
e Francia si dichiarano in stato di guerra con la Germania. È la seconda guerra mondiale. La radio segue i drammatici eventi di
questi giorni con ampi servizi e commenti.
16 settembre
Entra in funzione a Milano un trasmettitore di televisione (audio
e video) che effettua trasmissioni sperimentali in occasione della
XI mostra della radio. L'impianto
trasmittente è realizzato dalla Magneti-Marelli.
Ottobre
L'EIAR indice un referendum, a cui possono partecipare tutti gli abbonati,
per accertare gusti e preferenze nei confronti della programmazione
radiofonica. Si tratta di una iniziativa senza precedenti per sistematicità
e scientificità, destinata a influire sulla futura politica
di programmazione. Nei suoi primi quindici anni di vita, la radio
italiana, aveva stimato le reazioni degli ascoltatori mediante indagini
su campioni limitati e/o non rappresentativi.
Novembre
Benito Mussolini, duce degli italiani, assiste a Villa Torlonia alla
ricezione, mediante un apparecchio Radiomarelli, di una trasmissione
radiovisiva effettuata dalla stazione di Roma-Monte Mario.
24 novembre
Per la prima volta viene trasmesso un documentario radiofonico, "Sommergibili
in agguato", registrato a cinquanta metri di profondità,
all'interno di un sottomarino.
Comunicato contro
Radio Londra
22 dicembre
Annunciate da quattro colpi in successione che nell'alfabeto Morse identificavano
la lettera V, iniziale di vittoria, cominciano nell'autunno del 1939
le trasmissioni di 'Radio Londra', l'emittente inglese in lingua italiana.
Il primo discorso rivolto direttamente al nostro Paese fu pronunciato
dal celebre colonnello Harold Stevens il 22 dicembre 1939.
A questa data risale il primo testo conservato dell'Italian Service:
una conversazione da Radio Londra
del colonnello Harold Stevens. La conversazione fa parte di una
serie che andrà in onda settimanalmente e durerà, con
successo, fino al 1946. Sono programmi prodotti dall'Italian Service,
branca dell'European Service della BBC, per la propaganda antifascista
e antinazista. Stevens (detto anche Buonasera), ex addetto militare
in Italia, parla italiano con accento napoletano e diviene subito popolare
per lo stile sobrio, la cordialità e l'ironia. Durante lo sbarco
in Sicilia nel '43, i soldati inglesi si stupiranno nel vedere scritto
sui muri "viva Stevens". Fino al 1940 Stevens rimane l'unico
commentatore per l'Italia.
28 dicembre
Radiocronaca dell'incontro al Quirinale tra Pio XII e Vittorio Emanuele
III. È dal 1846 che Roma non vede per le sue vie il passaggio
della corte pontificia.
31 dicembre.
Il quindicennale della radiofonia in Italia coincide con lo scoppio
della seconda guerra mondiale. A fine 1939 gli abbonati sono 1.169.339:
59,8% al nord, 20,2% al centro, 13,7% al sud, 6,3% nelle isole. Le ore
di trasmissione nell'anno: 10.178. Il personale è composto da
2016 elementi. Gli impianti trasmittenti a onda media sono 27, quelli
a onda corta 6: 33 il totale sul territorio nazionale. Inoltre nel 1938
erano state attivate la stazione OC di Adis Abeba (9 maggio) e quella
di Tripoli (12 novembre). Di seguito sono elencati gli impianti radiofonici
in funzione al 31 dicembre 1939: Onde Medie__ Ancona (kw ant. 1), Bari
I (kw ant. 20), Bari II (kw ant. 1), Bologna (kw ant. 50), Bolzano (kw
ant. 10), Catania (kw ant. 3), Firenze I (kw ant. 20), Firenze II (kw
ant. 1), Genova I (kw ant. 10), Genova II (kw ant. 5), Milano I (kw
ant. 50), Milano II (kw ant. 4), Milano III (kw ant. 1), Napoli I (kw
ant. 10), Napoli II (kw ant. 1), Padova (kw ant. 0,25), Palermo (kw
ant. 3), Roma I (kw ant. 120), Roma II (kw ant. 60), Roma III (kw ant.
5), S.Remo (kw ant. 5), Torino I (kw ant. 30), Torino II (kw ant. 5),
Torino (kw ant. 5), Trieste (kw ant. 10), Tripoli (kw ant. 50), Venezia
(kw ant. 5), Verona (kw ant.1) ; Onde Corte __ Roma (Prato Smeraldo
- 2 RO): 2 trasmettitori 100 kw ant., 3 trasmettitori 50 kw ant., 1
trasmettitore 2 kw ant., Adis Abeba 1 kw ant. (provvisoria).
La
Fiat 1100 della Redazione del Giornale Radio EIAR
1940
9 e 29 febbraio
Rapporti del Minculpop sul contenuto politico di alcune trasmissioni
della Radio Vaticana nettamente antinaziste.
23 febbraio
A seguito della nascita di S.A.R. la principessa Maria Gabriella vengono
pubblicati decreti di condono e di amnistia che prevedono benefici a
favore di coloro che, in posizione irregolare per quanto riguarda l'abbonamento
alle radioaudizioni, regolarizzano detta posizione entro 120 giorni
dalla pubblicazione dei decreti.
24 marzo
Collegamento con la Radio Vaticana, in occasione della pasqua, per il
solenne Pontificale celebrato da Pio XII nella basilica di S.Pietro.
Per la prima volta il Papa ammette a fruire dell'Indulgenza plenaria
connessa con la benedizione non soltanto le 150.000 persone presenti
in piazza S.Pietro, ma anche quanti, trovandosi nelle prescritte condizioni
(confessione e comunione), abbiano ascoltato la voce del Sommo Pontefice
benedicente via radio. La consueta formula dell'Indulgenza plenaria è stata in proposito esplicitamente modificata, intendendosi
elargita non solo «omnibus hic praesentibus», ma anche «iis
qui vocem Ipsius benedicentis ope radiophonica pie perceperunt».
Primavera 1940: Un'eccezionale immagine dello studio dell'Eiar, dotato
di ben tre telecamere.
Mentre si riprende l'orchestra, l'altra punta sulle cantanti a destra
e la terza inquadra il cartello della sigla Eiar.
Roma 1939: da sinistra: in piedi il dott Cosimo Pistoia, l'ingegner Alessandro Banfi, l'ingegner Roberto Vaudetti e,
accovacciato, il giovane tecnico Giancarlo Cosola, effettuano controlli agli impianti di via Asiago.
Nello studio Tv dell'Eiar a Via Asiago, 1940. Il secondo a destra in piedi è l'ingegnier Alessandro Banfi.
Il primo accovacciato da destra è il regista Victor de Sanctis.
4 aprile
Un decreto legislativo mette fine all'Ente Radio Rurale. Le sue attività
sono assunte dall'EIAR.
12-28 aprile
Per tutta la durata della XXI Fiera di Milano, l'EIAR effettua un servizio
quotidiano sperimentale di radiovisione dalla Torre Littoria del Parco
Nord. Le trasmissioni sono effettuate regolarmente ogni giorno, dalle
18.00 alle 18.30 e dalle 21.30 alle 22.00.
Ripresa
televisiva all'esterno effettuata dall'Eiar con macchina da presa Magneti
Marelli
in occasione della Fiera di Milano.
28 aprile
È attivata la stazione radiofonica di Firenze III. La stazione
entra a far parte del Centro trasmittente intitolato a Costanzo Ciano.
Maggio
Venti di guerra all'orizzonte. L'Ispettorato per la radiodiffusione
e la televisione, passato dalla direzione generale propaganda del Minculpop è, per volontà del duce, ristrutturato e diviso in tre
sezioni speciali: trasmissioni interne, trasmissioni per l'estero, intercettazione
stazioni straniere. Nell'ambito di tali provvedimenti è istituito
il Centro Radio guerra per la diffusione delle notizie sulle operazioni
militari.
31 Maggio
Addensandosi all'orizzonte minaccie di guerra per l'Italia, cessano
le trasmissioni sperimentali televisive dell'Eiar sia a Roma sia a Milano,
poichè la frequenza di trasmissione TV potrebbe interferire con
le emissioni dell'impianto Telefunken di atterraggio teleguidato degli
aerei negli aeroporti di Roma-Ciampino e Milano-Linate
6 maggio
Con la Legge 6/5/1940 n. 554 viene disciplinato l'utilizzo degli "aerei
esterni per audizioni radiofoniche".
10 giugno
Dopo tanto tentennare e l'invenzione della formula di "non belligeranza",
l'Italia entra in guerra. «Ai combattenti di terra, di mare e
dell'aria; alle Camicie nere della rivoluzione e delle legioni; agli
uomini ed alle donne d'Italia, dell'Impero e del Regno d'Albania.....
l'ora delle decisioni irrevocabili è giunta». Con queste
parole Benito Mussolini, duce degli italiani, annuncia, dal balcone
di palazzo Venezia, l'entrata in guerra dell'Italia contro Gran Bretagna
e Francia. A partire da questo giorno il numero delle edizioni del "Giornale
Radio" è portato a otto: ore 7.30, 8.15, 13.00, 14.00, 14.45,
17.00, 20.00, 22.45. Aumentano anche le edizioni straordinarie, in relazione
agli avvenimenti, come pure le trasmissioni speciali sulla situazione
militare. La domenica, alcuni notiziari sono integrati dal "Bollettino
del Quartier Generale delle Forze Armate".
16 giugno
Entrano in vigore norme repressive dell'ascolto clandestino delle stazioni
radiofoniche estere. Il Regio Decreto 16/6/1940 n. 765, richiamandosi
al codice di guerra del 1938. commina pene detentive fino a 6 mesi e
multe fino a 10.000 lire per chi viene trovato all'ascolto delle radio
nemiche o neutrali. A questo decreto si aggiungono azioni di disturbo
acustico delle emittenti proibite (jamming).
23 giugno
Con l'entrata in guerra dell'Italia, tutte le stazioni radiofoniche
della penisola mandano in onda un programma unificato. A settembre la
chiusa delle trasmissioni verrà anticipata alle 22.00, in seguito
sarà abolita la musica da ballo e ridotta quella leggera. Riprende,
tutti i giorni feriali dopo il "Giornale Radio" delle 20.00,
la rubrica "Commento ai fatti del giorno. Fra i conduttori ricordiamo:
Aldo Valori, Ezio Gray, Mario Appelius che risulterà essere il
più seguito.
1 luglio
A partire da questa data vengono messi in onda servizi speciali dal
fronte occidentale, con interviste e reportages sui campi di battaglia.
11 luglio
Viene trasmesso un documentario radiofonico sull'organizzazione della
protezione contraerea. La cronaca sonorizzata da Vittorio Veltroni consente
ai radioascoltatori di essere presenti sul luogo dell'azione.
28 luglio
È inaugurata, dal Ministro per la Cultura Popolare Pavolini,
una nuova rubrica, "Notizie da casa". Tale rubrica è
inserita nella "Trasmissione per le Forze Armate" che va in
onda quotidianamente dalle 17.15 alle 18.15. È dedicata ai soldati
e ai congiunti che vogliono far pervenire notizie di vario genere a
mezzo posta indirizzata al comune di residenza e dal Podestà
inoltrata, quindi, all'EIAR. Alle "Notizie da casa" si affiancheranno
quelle "a casa" che, inviate all'EIAR dai soldati al fronte,
saranno trasmesse dalle stazioni radio italiane e ascoltate dai familiari
dei soldati.
13-20 agosto
Nella settimana di operazioni che vedono le truppe italiane combattere
per la conquista della Somalia Britannica il "Giornale Radio" offre ai radioscoltatori, oltre a notiziari di guerra, servizi speciali
realizzati da Antonio Piccone Stella, Antonio Foschini e Pietro Zuccari.
27 settembre
Radiocronaca diretta in occasione della firma del patto tripartito fra
Italia, Germania e Giappone. il patto si proponeva la costruzione di
un nuovo ordine mondiale, stabilendo le sfere di interesse delle tre
Nazioni nel continenete Euro-africano e nell'Asia orientale.
28 ottobre
Entrano in funzione le stazioni radiofoniche dell'Aquila e Bologna II
Dicembre
L'EIAR indice un "Concorso Sposi" riservato alle coppie che
si uniranno in matrimonio nel periodo gennaio - dicembre 1941. Agli
aderenti sono offerti un abbonamento gratuito iniziale alle radioaudizioni
e la partecipazione a una lotteria. All'iniziativa dell'EIAR partecipano
66.897 coppie, il 25% delle coppie sposatesi nell'anno '41. Il vincitore
del concorso, un operaio di Milano richiamato alle armi con il grado
di caporale, avrà come primo premio un buono del tesoro del valore
di L. 50.000.
17 dicembre
Da tutte le stazioni radio del Paese viene trasmessa una rievocazione
storico-musicale realizzata dal comando federale GIL di Livorno, con
la partecipazione di 120 balilla e piccole italiane. La rievocazione
abbraccia il periodo storico italiano che va dai moti rivoluzionari
del 1848 alla guerra di Libia, dall'impresa africana alla rinascita
dell'impero, quindi alla guerra di Spagna fino all'attuale conflitto
mondiale. La rievocazione culmina nell'imperativo di Benito Mussolini: "Vincere!".
1941
Gennaio
I "Giornali Radio" diffondono notizie provenienti dai fronti
albanesi e dell'Africa del Nord dove si svolge l'azione italiana, in
particolare l'avanzata verso l'Egitto bloccata dalle truppe britanniche.
L'Italian Service della BBC viene riorganizzato e ampliato con un notevole
aumento di ore di trasmissione e di rubriche. Il commento del colonnello
Stevens diventa quotidiano. Vengono intensificate le azioni di disturbo
(jamming).
3 gennaio
Si avviano nuove trasmissioni concordate dall'EIAR e dal Comando Generale
della GIL, Gioventù Italiana Littorio, al fine di sviluppare
la preparazione politico-morale delle nuove generazioni.
28 gennaio
Vengono inaugurate le trasmissioni dirette alla Romania con il titolo "L'ora romena". Messaggi di Alessandro Pavolini, Ministro
per la Cultura Popolare, e del plenipotenziario presso il Quirinale
Jan Victor Vojen, discorsi sui rapporti culturali tra i due Paesi e
diffusione della "Rapsodia romena" di Enescu.
30 gennaio
Nell'ottavo anniversario della presa del potere in Germania da parte
di Hitler, Giovanni Ansaldo illustra il carattere del movimento nazista,
le ragioni dell'attuale conflitto e i motivi dell'entrata in guerra
dell'Italia a fianco della Germania.
In relazione a notizie diffuse dalla stampa inglese circa disordini
che si sarebbero verificati in alcune città italiane, il "Giornale
Radio" risponde con resoconti dall'Italia settentrionale che parlano
di spontanee manifestazioni di fedeltà al Duce e al regime.
febbraio
Viene istituita l'Agenzia Radio Urbe il cui compito è diffondere,
via etere, le notizie di guerra direttamente agli altri Paesi. L'agenzia
resterà in vita pochi mesi poichè la propaganda radiofonica
all'estero perderà via via valore per l'Italia fascista, in particolar
modo con l'entrata in guerra degli USA a fianco degli alleati. Soppressa
l'Agenzia nel mese di Luglio, l'Ispettorato per la radiodiffusione concentrerà la propria attenzione quasi esclusivamente sulla propaganda a uso interno.
12 febbraio
Il "Giornale Radio" riferisce dell'incontro a Bordighera tra
Francisco Franco e Benito Mussolini, che nelle intenzioni delle Potenze
dell'Asse doveva convincere la Spagna ad entrare in guerra contro gli
alleati. L'esito fu negativo. Inoltre dà notizie del viaggio
in Germania del presidente del consiglio jugoslavo che conferma la neutralità del suo Paese nel conflitto.
Marzo
Dal "Radiocorriere" n. 10, 1941: a) "se si ascolta la
radio inglese per conoscere le reali condizioni del nemico ciò
è assurdo: il nemico in genere, e l'inglese in particolare, non
dirà mai la verità"; b) "se la si ascolta per
sentire anche l'altra campana... ciò è colpevole perchè
quanto si deve conoscere anche di poco lieto lo si deve apprendere da
bocca e cuori italiani"; c) "se si ascolta la radio inglese
per passatempo, ciò è di cattivo gusto: è preferibile
sempre il Trio Lescano alla prosa di Duff Cooper".
1 marzo
La Bulgaria aderisce al Patto Tripartito. La firma del protocollo avviene
a Vienna. Si afferma, nell'occasione, che "le truppe tedesche sono
entrate in Bulgaria col pieno consenso del governo di Sofia per prevenire
i tentativi inglesi di estendere la guerra nei Balcani".
25 marzo
Anche la Jugoslavia aderisce al Patto Tripartito.
27 marzo-5 maggio
Golpe antitedesco a Belgrado. Il nuovo governo stipula un trattato di
amicizia con l'Unione Sovietica di Stalin. In aprile le truppe italiane
occupano Lubiana e quelle tedesche Belgrado. Il 15 aprile l'Italia riconosce
il nuovo Stato croato, il 17 dello steso mese la Jugoslavia capitola.
Il 28 aprile il Regio Commissario civile per i territori occupati ordina
la cessazione dell'attività radiofonica dell'Ente che gestisce
Radio Lubiana e il suo passaggio all'EIAR.
Successivamente su disposizione del Minculpop l'EIAR, il 5 maggio, attiva
presso Spalato una stazione radiofonica che svolge regolare attività
ed è ricevuta anche in Italia. In seguito la radio italiana provvede
anche a dotare Lubiana e Zara di trasmettitori autoportati, avviando
la costruzione di impianti più potenti.
18 aprile
Con il R.D.L. n. 530, relativo alla repressione dell'ascolto clandestino,
vengono aumentate le pene ai trasgressori.
Maggio
Rapporti di polizia politica al Ministero degli Interni riferiscono,
da varie città, in merito all'ascolto di Radio Londra e Radio
Nizza presso locali pubblici o Dopolavori (Simona Colarizi, "L'opinione
degli italiani sotto il regime", ed. Laterza).
2 giugno
Il "Giornale Radio" riferisce sull'incontro al Brennero tra
Mussolini e Hitler, diretto a verificare la strategia militare dell'Asse
all'indomani della vittoria sugli inglesi in Grecia. Hitler è
abbastanza reticente dal momento che non svela neppure che ha già deciso di invadere l'URSS venti giorno dopo.
Sul fronte radiofonico comincia "trenta minuti nel mondo",
programma organizzato in collaborazione con l'Opera Nazionale Dopolavoro.
In onda ogni lunedi e venerdi alle 19.25.
22 giugno
La prima edizione mattutina del "Giornale Radio" si apre con
l'annuncio dell'entrata in guerra dell'Italia contro l'Unione Sovietica
dopo l'aggressione tedesca al territorio russo.
27 giugno
Primo discorso da Radio Mosca di Palmiro Togliatti con lo pseudonimo
di Mario Correnti, "il quale affidava i suoi commenti ai microfoni
dell'emittente sovietica che li trasmetteva tre volte alla settimana,
il martedì, il venerdì e la domenica alle 20.20".
(Antonio Papa, "Storia politica della radio in Italia", ed.
Guida, 1978, vol.2, p.123..)
Luglio
Nasce, in Unione Sovietica, la seconda emittente comunista in lingua
italiana, denominata Radio Milano Libertà. Si cerca di farla
apparire come operante dal territorio nazionale. Togliatti tiene conversazioni
sulla situazione nel nostro Paese. L'ascolto delle emittenti dall'URSS
era inferiore a quello di Radio Londra. Questo è da mettere in
relazione, secondo Papa, alla "composizione sociale prevalentemente
di tipo borghese del pubblico radiofonico". Radio Milano Libertà
cesserà le sue trasmissioni nel gennaio 1944. (Antonio Papa,
"Storia politica della radio in Italia", ed. Guida, 1978,
vol.2, p.125.)
6 ottobre
Una voce si inserisce nella trasmissione "Commento ai fatti del
giorno" condotta da Mario Appelius, pronunciando slogans antifascisti.
Si tratta di Luigi Polano, militante comunista esperto di radiofonia,
che effettua il "colpo" per incarico di Togliatti. L'interesse
suscitato e l'impossibilità tecnica di annullare l'interferenza
sono tali che le autorità decidono di accettare il contraddittorio.
Dal 13 al 17 ottobre Appelius e Gherardo Casini sostengono il confronto
con lo "spettro": "per la prima volta, nella storia della
radio italiana la voce di un antifascista poteva confrontarsi davanti
alla platea radiofonica faticosamente costruita dal regime". In
seguito si cercò di contrastarla inventando un "fantasma
addomesticato" che, data la sua scarsa credibilità, fu presto
smascherato dal pubblico. Lo "spettro" continuerà a
farsi sentire fino al giugno 1944. (Antonio Papa, "Storia politica
della radio in Italia", ed. Guida, 1978, vol.2, p.127. - Franco
Monteleone, "La radio italiana nel periodo fascista, ed. Marsilio,
1976, p.211.)
Novembre
Entra in funzione a Torino il nuovo Centro di produzione radio dotato
di 8 auditori.
8 dicembre
Attacco a sorpresa del Giappone contro la flotta americana ancorata
a Pear Harbour, Hawaii. Il Congresso degli Stati Uniti decide l'entrata
in guerra contro il Giappone. L'edizione mattutina del "Giornale
Radio" diffonde la notizia in questi termini: " Il secondo
fronte che gli anglosassoni dicevano di voler creare in Europa per alleviare
le gravi preoccupazioni sovietiche si è invece creato per iniziativa
nipponica nel Pacifico con conseguenze strategiche, politiche ed economiche
che è facile prevedere". ("Radiocorriere", n.
51, 1941).
11 dicembre
Il "Giornale Radio" diffonde il discorso di Mussolini da Palazzo
Venezia che annuncia la dichiarazione di guerra agli USA.
Con regio decreto 11/12/1941, n. 1555 vengono stabilite le norme per
la protezione delle radiocomunicazioni contro i disturbi causati dagli
impianti elettrici .
1942
Gennaio
Riguardo alla programmazione organizzata con gli ingredienti della propaganda
ideologica (extra-informativa) e dell'offerta ricreativo-culturale di
più largo consumo, la radio italiana aveva fatto notevoli esperienze
nella fase di avviamento e in quella pre-bellica (1924-1942). Il modello
non viene abbandonato durante il secondo conflitto mondiale. "Proprio
l'esigenza di persuadere e di incidere sulla opinione pubblica comportava
___ come nota l'antropologo culturale L. Hendel ___ l'assoluta necessità
di rendere ascoltabili e gradevoli i programmi". Si accentua la
segmentazione dei programmi rivolti a determinati gruppi. All'inizio
del 1942, XIX anno dell'era fascista, sono presenti due tipologie di
trasmissioni speciali: a) Trasmissioni sociali: "Radio GIL"
(per i ragazzi), "Radio Rurale" (per gli agricoltori), "Radio
Sociale", "Trasmissioni per le donne italiane" (pubblico
femminile). Nel settembre del '42 si aggiungerà "Radio Famiglia",
principalmente indirizzata ai congiunti dei combattenti. b) Trasmissioni
di guerra: "Trasmissioni per le forze armate", Trasmissioni
per i combattenti sul fronte orientale", "Radio Igea"
(per i feriti di guerra), "Notizie da casa" (per i combattenti),
"Notizie a casa" (dai militari combattenti alle famiglie).
Nell'agosto del '42 prenderà il via "La Radio del Combattente".
(L. Hendel, L'organizzazione del consenso nel regime fascista. L'EIAR
come istituzione di controllo sociale, datt. s.i.d.).
29 gennaio
Dalla Chiesa del Carmine di Napoli è diffusa, in onde corte e
medie, una radiocronaca in occasione della prima celebrazione in Italia
di matrimoni per procura richiesti da impedimenti bellici. Protagonisti
quattro spose, in città, e quattro sposi in grigioverde, al fronte,
schierati davanti all'apparecchio radio.
Febbraio
G. Ansaldo tiene una conversazione radiofonica sulla riconquista della
Cirenaica da parte delle truppe dell'Asse (21 gennaio-4 febbraio) e
sulle ragioni storiche dei sentimenti italiani verso la Libia.
16-17 marzo
A Monaco di Baviera si svolgono degli incontri tra il ministro per la
cultura popolare, Alessandro Pavolini, e il ministro della propaganda
del reich, Joseph Goebbels. Ad alcuni colloqui è presente il
direttore generale dell'EIAR, Raoul Chiodelli.
Aprile
La Radio Vaticana offre all'EIAR la registrazione del discorso commemorativo
del giubileo episcopale tenuto da PIO XII, ma Alessandro Pavolini, ministro
per la cultura popolare, esprime un parere negativo. Dallo scoppio della
guerra il Minculpop sorvegliava attentamente le trasmissioni dell'emittente
vaticana per via degli atteggiamenti antinazisti che vi riscontrava.
È attivata ufficialmente la stazione radiofonica di Zara.
Maggio
Radio Londra manda in onda il programma "Asterischi londinesi" con notizie sulla vita locale e una rassegna della stampa inglese. Vi
collaborano Zeno Zencovich e Ruggero Orlando.
Il servizio italiano della BBC vara due distinti programmi per l'Italia: "La voce di Londra" e "Fighters and Workers Programme".
Il primo contiene i talks di Candidus (John Marus) e, dal novembre 1943,
i commenti dal fronte (e da dietro il fronte) di Paolo Treves. Il secondo
ospita collaboratori esterni della BBC come Umberto Calosso, Elio Nissim,
Umberto Limentani.
5 maggio
Il duce, Benito Mussolini, riceve il presidente Vallauri e il direttore
generale Chiodelli dell'EIAR, i quali gli riferiscono sulla situazione
dell'Ente.
14 giugno
Riprendono, nelle ore serali, le trasmissioni ripartite in due diverse
offerte radiofoniche: Primo e Secondo programma che, il 2 agosto, assumeranno
la denominazione rispettivamente di Programma "A" e Programma
"B".
21 giugno
Il "Giornale Radio" dà notizie dell'avvenuta riconquista
di Tobruk, in Marmarica, da parte delle truppe dell'Asse.
13 luglio
Gli orari del "Giornale Radio" del mattino vengono anticipati:
anzichè alle 7.30 e alle 8.15 saranno trasmessi alle 7.15 e alle
8.00. Nei giorni festivi, edizione unica alle 8.00.
5 agosto
Alessandro Pavolini, ministro per la cultura popolare, inaugura con
un discorso la "Radio del combattente", nuovo programma per
i soldati al fronte. Come le altre trasmissioni speciali, comprende
musica leggera e operistica, scenette e riviste, interventi parlati.
11 agosto
Va in onda la rubrica "Commenti del Signor Chiunque, osservatore
attento e annotatore scrupoloso dei fatti correnti". Durerà fino al 30 luglio 1943.
22 agosto
Prende il via una trasmissione dal titolo " I cinque minuti del
Signor X", breve conversazione quotidiana d'intonazione polemica
su argomenti politici di attualità. Segue la trasmissione "Commento
ai fatti del giorno". Nei mesi successivi la sua collocazione subirà diversi mutamenti.
Settembre
È istituito dal Partito Nazionale Fascista, nell'ambito di provvedimenti
di ristrutturazione dell'Ispettorato per le radiodiffusioni, un Ufficio
Radio avente il compito di costituire una rete di "fiduciari radiofonici" per la promozione e il controllo dell'ascolto delle rubriche politiche.
16 settembre
Prende il via "Radio Famiglia", programma per i combattenti
e i loro congiunti organizzata dal PNF in collaborazione con l'EIAR.
È una delle principali iniziative nel filone delle trasmissioni
speciali. Unisce spettacolo e svago a interventi consolatori.
Ottobre
L'EIAR, per disposizioni delle autorità, cessa di comunicare
gli elenchi dei prigionieri italiani forniti dalla Croce Rossa. L'intento
è quello di non "deprimere lo spirito pubblico". (A.
Monticone, Il fascismo al microfono. Radio e politica in Italia (1924-1945),
ed. Studium, 1978, p.193.)
23 ottobre
Nell'Africa del Nord l'VIII armata britannica del maresciallo Montgomery,
dopo i successi del generale Rommel nei mesi precedenti, attacca a El
Alamein le forze italo-tedesche che, giunte a cento chilometri da Alessandria,
devono ripiegare in Libia. La battaglia termina il 5 novembre. Il 7-8
novembre gli Alleati sbarcheranno in Marocco e in Algeria.
2 dicembre
Mussolini pronuncia alla Camera il suo ultimo discorso diffuso per radio
prima del fatidico 25 luglio 1943.
11 dicembre
L'ARMIR comincia la tragica ritirata nel bacino del Don. Si parla di
ripiegamenti strategici.
29 dicembre
"Vorrei cantare alla radio". È, questo, il titolo di
un documentario ripreso dal vivo durante un concorso canoro. Speranze,
delusioni, interviste.
1943
14-23 gennaio
Nel ventennale della Milizia, Mussolini, dopo aver espresso il proprio
compiacimento per la calma con cui il popolo italiano ha accolto la
notizia dell'occupazione nemica della Libia, promette: "Là
dove fummo, là dove i nostri morti ci attendono, là dove
noi abbiamo lasciato tracce potenti e indistruttibili della nostra civiltà,
là noi ritorneremo". Il 22 gennaio Tripoli cade. Il giorno
dopo il ministro per la cultura popolare, Alessandro Pavolini, pronuncia
alla radio un commento sullo sgombro di Tripoli annunciato dal "bollettino
del Quartiere Generale delle Forze Armate" n. 973 ("Radiocorriere",
n. 5 e n. 6, 1943)
31 gennaio
Dopo aver subito, nel 1942, l'offensiva tedesca a sud-est fino al Don,
al Volga e nel Caucaso, i sovietici passano al contrattacco e, tra novembre
'42 e gennaio '43, annientano, nella battaglia di Stalingrado, l'armata
tedesca del generale von Paulus.
Febbraio
Mussolini licenzia Mario Appelius, commentatore radiofonico che ormai
solleva polemiche e discussioni in vari ambienti. "Circolarono
persino voci secondo le quali, dati il carattere disperato della situazione
italiana e il timore del governo di rivelare la verità, Appelius
aveva ricevuto istruzioni segrete di preparare il Paese alla sconfitta".
(Ph.V. Cannistraro, "La fabbrica del consenso. Fascismo e mass
media, Laterza, 1975, p.268.)
24-28 febbraio
Von Ribbentrop, ministro degli esteri del reich, visita il nostro Paese.
Con il Duce ha una serie di colloqui a conclusione dei quali un comunicato
riafferma la "decisione dei due paesi di condurre la guerra con
tutta l'energia necessaria fino all'annientamento delle forze nemiche
e all'eliminazione del mortale pericolo di bolscevizzazione dell'Europa".
("Radiocorriere", n. 10, 1943)
19 marzo
Lettera riservata di Gaetano Polverelli al Direttorio del PNF in cui
manifesta la volontà del Minculpop di impostare una nuova campagna
di propaganda radiofonica per combattere "confusione e disfattismo".
7-9 aprile
Nel comunicato ufficiale diramato a conclusione dei colloqui tra Mussolini
e Hitler nel castello di Klessheim si conferma il proposito di continuare
la lotta "sino alla vittoria definitiva e alla completa eliminazione
di ogni pericolo futuro che da occidente e da oriente minacci lo spazio
europeo-africano, impegnando integralmente tutte le energie". ("Radiocorriere",
n. 16, 1943)
10 aprile
Viene soppressa definitivamente la storica rubrica "Commento ai
fatti del giorno" che, avviata 10 anni prima, aveva costruito uno
dei principali strumenti di propaganda radiofonica del fascismo. Sarà
sostituita da "Nota sugli avvenimenti", in onda soltanto il
martedì e il sabato anzichè tutti i giorni.
19 aprile
Violenta insurrezione nel ghetto di Varsavia. Sarà soffocata
in un bagno di sangue. La radio riprende il bollettino tedesco che parla
di "sommosse armate" nel quartiere ebraico".
30 maggio
"Radio Igea" è presentata da Macario. Partecipano Lilia
Silvi, Fosco Giachetti e Aldo Fabrizi.
10 luglio
Dopo aver conquistato Pantelleria e Lampedusa, nel mese precedente,
gli alleati sbarcano in Sicilia (operazione Husky) al comando del generale
britannico Alexander. Le truppe toccano terra tra Licata e Augusta.
Il 22 luglio, la V armata americana del generale Patton entra a Palermo.
Il 18 agosto, un comunicato del comando supremo italiano annuncia il
ritiro delle truppe dell'Asse dalla Sicilia.
19 luglio
La radio commenta ampiamente il bombardamento su Roma effettuato da
alcune centinaia di aerei alleati. Nel pomeriggio il Pontefice Pio XII
si reca tra la popolazione del quartiere S. Lorenzo devastato dalle
bombe.
25 luglio
Vittorio Emanuele III, dopo l'esito della seduta straordinaria del gran
Consiglio del Fascismo, in cui si chiede l'esonero del Duce (ordine
del giorno Grandi), destituisce Mussolini e lo fa arrestare. Il "Giornale
Radio" ne dà notizia soltanto alle 22.00 con un comunicato
di 42 secondi. Il 26 luglio viene formato un governo di tecnici e militari
guidato dal maresciallo Badoglio, il quale annuncia per radio: "La
guerra continua a fianco dell'alleato nazista". Il giorno stesso
è disciolto il PNF. Con il passare dei giorni, la situazione
si deteriora tra l'Italia e la Germania che fa affluire nella penisola
nuove divisioni nei punti strategici. Il governo Badoglio avvia, in
agosto, trattative segrete con gli anglo-amercani il cui risultato,
il 3 settembre, sarà l'armistizio di Cassibile.
25 luglio-8 settembre
Dopo la caduta del fascismo e fino all'8 settembre, l'EIAR continua
la propria attività con gli stessi dirigenti e la stessa organizzazione.
Permangono "strette relazioni" con il Minculpop, a cui è
preposto Guido Rocco (dal 15 agosto Carlo Galli). Insufficiente l'informazione,
sempre più deteriorata la "credibilità dell'EIAR".
Il pubblico ricorre ad altre fonti, soprattutto a Radio Londra. (A.
Monticone, Il fascismo al microfono. Radio e politica in Italia (1924-1945),
ed. Studium, 1978, p. 194-195.)
6 agosto
"Sicilia Liberata", il quotidiano pubblicato allora a Palermo,
pubblica un'inserzione del PWB, Psychological Warfare Branch, che richiede
"annunciatori di lingua italiana" per la stazione radio della
città. La selezione permetterà di scegliere sette elementi
che saranno avviati al microfono dal direttore del servizio Informazioni
delle Forze Alleate, Misha Kamenessky (Ugo Stille). Le trasmissioni
di Radio Palermo comprenderanno notiziari dai vari fronti e commenti,
musica e canzoni americane, messaggi in codice diretti ai partigiani.
La prima trasmissione di "Italia combatte", che sarà
poi il cavallo di battaglia di Radio Bari, è messa in onda da
Radio Palermo.
13 agosto
Roma È dichiarata città aperta
8 settembre
Alle 19.45 l'EIAR diffonde la seguente dichiarazione del maresciallo
Badoglio: "Il governo italiano, riconosciuta l'impossibilità
di continuare l'impari lotta contro la soverchiante potenza avversaria,
nell'intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla
Nazione, ha chiesto un armistizio al generale Eisenhower.... La richiesta
è stata accolta". È la fine delle ostilità
fra l'Italia e gli alleati, come sottoscritto nell'armistizio del 3
settembre a Cassibile. Anche Eisenhower ne dà notizia da Radio
Algeri. Il giorno dopo Sovrani, governo e Stato Maggiore fuggono a Brindisi
lasciando l'Italia nel caos completo. Il 10 settembre gli alleati sbarcano
a Salerno dove incontrano una dura resistenza da parte tedesca.
Si diffonde intanto il movimento delle "radio libere" che,
sotto il controllo del PWB nascono nelle regioni via via liberate. Già
la sera dell'armistizio comincia a trasmettere, da Bortigali (Nuoro),
Radio Sardegna. Lo studio è allestito su un camion del comando
militare e successivamente celato in una grotta; soltanto nel febbraio
1944 verrà trasferito a Cagliari. Tra i pionieri, il maggiore
Armando Rossini (futuro direttore generale della RAI) e il sottotenente
Jader Jacobelli. La radio, che trasmette a onda media e a onda corta,
raggiunge anche la penisola. Notiziari, rubriche come "Da ieri
a oggi", conversazioni religiose del cappellano Paolo Carta (in
seguito arcivescovo di Sassari) costituiscono l'ossatura dell'emittente.
Fonti principali di notizie sono Radio Londra e Radio Algeri.
10 settembre
La sede e gli impianti dell'EIAR di Roma vengono occupati dai tedeschi.
Un accordo tra il Minculpop e le autorità tedesche, che legittima
l'occupazione, è comunicato a Raoul Chiodelli, direttore generale
dell'ente. Per due giorni la radio italiana tace. Poi riprende con propaganda
fascista sotto completo controllo tedesco: il tenente della Wehrmacht,
Theil, è il primo annunciatore in lingua italiana coadiuvato
dal giornalista Gigi Romersa. La stazione a onda corta di Roma-Prato
Smeraldo è "disattivata da azioni di sabotaggio". I
tedeschi decidono di smontarla e trasferirla al nord, nel comune di
Busto Arsizio, da dove "avrebbe dovuto essere ripresa la propaganda
radiofonica diretta ai paesi esteri". (F.Monteleone, "La radio
italiana nel periodo fascista", Marsilio, 1976, p. 221)
11 settembre
Da Radio Bari, riattivata per iniziativa di giovani intellettuali va
in onda il primo notiziario "libero". Sono trasmesse le prime
parole di Vittorio Emanuele III agli italiani dopo la fuga da Roma in
quella "zona libera del territorio nazionale". Per circa una
settimana l'emittente opera in modo autonomo. Successivamente affluiscono
a Bari, portando il loro contributo alla nuova radio, personalità
della cultura come Antonio Piccone Stella, Alba de Cespedes, Anton Giulio
Majano, Pio Ambrogetti, Gabriele Baldini, Diego calcagno, Ubaldo Lay.
Il controllo politico passa al PWB: Radio Bari diventa organo del quartiere
generale alleato. La potenza di 20 Kw consente di trasmettere oltre
la linea di combattimento e di svolgere una preziosa funzione di sostegno
per la resistenza. Radio Bari diffonde ogni giorno quattro edizioni
del "Giornale Radio" che, ascoltato anche in Germania, suscita
la polemica di Radio Berlino. La rubrica più affermata e "Italia
che combatte" che era stata in precedenza diffusa da Radio Palermo.
Informa i partigiani, propaganda la resistenza, guida l'affrancamento
dai nazi-fascisti.
12 settembre
Il 12 settembre un commando tedesco libera Mussolini a Campo Imperatore
portandolo in volo a Monaco di Baviera. Subito dopo, Mussolini emana
ordini del giorno con cui annuncia di aver ripreso la direzione del
fascismo in Italia, di aver ricostituito la struttura del partito, adesso
si chiamerà Partito Fascista Repubblicano (segreteria ad Alessandro
Pavolini).
Il 18 settembre pronuncia da Radio Monaco un discorso agli italiani
ritrasmesso dalle stazioni radio dei territori occupati. Radio Monaco è una sorta di "governo via etere", formato intorno
ad un gruppo di gerarchi rifugiati in Germania dopo l'armistizio. Opera
con attrezzature tedesche e con programmi realizzati da Cesare Rivelli
e Felice Bellotti. A metà ottobre assumerà la sigla di
Radio Fascista Repubblicana. (F.Monteleone, "La radio italiana
nel periodo fascista", Marsilio, 1976, p.220)
28 settembre
Viene firmato a Malta il lungo armistizio tra gli alleati e il governo
Badoglio. L'art.16 sancisce il controllo alleato su tutti i mezzi di
diffusione delle notizie e di propaganda. In conseguenza, "dall'ottobre
il comando alleato" rileverà "praticamente tutte le
stazioni trasmittenti a Palermo, a Bari, a Cagliari, a Napoli. Dati
i danneggiamenti di guerra, Radio Palermo e Radio Napoli funzioneranno
con attrezzature campali fornite dagli alleati. (F.Monteleone, "Storia
della RAI dagli alleati alla DC. 1944-1954", Laterza, 1980, p.31)
Novembre
Con una serie di decreti Mussolini riorganizza tutto il settore della
cultura popolare e della radiofonia. È abolito l'ispettorato
per la radiodiffusione. Sono create due direzioni generali: una per
la stampa e radio italiana, l'altra per la stampa e radio estera.
2 novembre
Appunto al Duce da parte di Fernando Mezzasoma, ministro per la cultura
popolare della Repubblica Sociale italiana, sul trasferimento del centro
radiofonico di Roma-Prato Smeraldo a Busto Arsizio "per non far
cadere la più potente stazione italiana a onde corte in mano
al nemico".
10 novembre
Il "Giornale Radio" dell'EIAR, sotto controllo tedesco, è
trasferito al nord. Da questa data, Roma I trasmette in collegamento
con l'emittente lombarda, mentre Roma II è adibita solo a trasmissioni
per le forze armate.
12 novembre
Mussolini rintuzza le polemiche suscitate dal trasferimento del centro
principale dell'EIAR al nord, affermando che la radio segue il governo.
24 novembre
L'Italia sotto il controllo delle forze armate tedesche assume la denominazione
di Repubblica Sociale italiana. Il Centro radiofonico della RSI era
stato trasferito in località Strà Olgià, nella
campagna tra Busto Arsizio e Olgiate-Olona. La stazione ricetrasmittente
opera sia a onda media sia a onda corta. L'ufficio redazionale è
composto, oltre al corpo dei giornalisti, da due auditori, una sala
di registrazione, orchestre e cantanti. In dicembre riprenderanno le
rubriche "Radio sociale" e "Radio famiglia".
8 dicembre
Fernando Mezzasoma si rivolge con lettera al ministro delle forze armate
per stigmatizzare la concorrenza tra Radio Fante (sotto controllo tedesco)
e Radio Soldato (curata dall'emittente della RSI).
20 dicembre
I Comitati di Liberazione Nazionale indicono, a Napoli, un'assemblea
di tutti i CLN dell'Italia liberata. La tendenza antimonarchica che
si va affermando non è gradita agli alleati. L'AMG, il quartier
generale delle forze vieta l'apertura del congresso CLN. Radio Bari
trasmette un documento di protesta.
1944
Gennaio
Nei programmi dell'Italian Service irradiati dalla BBC sono inseriti
messaggi alle famiglie da parte dei soldati italiani prigionieri in
Gran Bretagna.
8-10 gennaio
La Repubblica di Salò istituisce un Tribunale speciale per giudicare
i membri del Gran Consiglio del Fascismo che, nella seduta del 25 luglio
1943, avevano votato contro Benito Mussolini provocando la caduta del
regime. Dopo un rapido processo farsa, cinque degli imputati, De Bono,
Gottardi, Marinelli, Pareschi e Galeazzo Ciano, genero di Mussolini,
sono fucilati a Verona.
22 gennaio
Gli alleati sbarcano ad Anzio e a Nettuno per aggirare le truppe tedesche
attestate a Cassino. Occorreranno ben quattro mesi per entrare a Roma.
24 gennaio
Radio Bari, "Nominalmente italiana ma di fatto controllata dagli
alleati", dà la notizia che "Ercoli (Palmiro Togliatti),
vissuto per molti anni in Russia, ha chiesto di tornare in Italia per
prendere parte alla lotta di liberazione". Il PWB titola la trasmissione
semplicemente: "Espatriato desidera combattere per l'Italia".
(F.Monteleone, "Storia della Radio e della Televisione in Italia",
ed. Marsilio, 1993)
28 gennaio
Si apre a Bari il congresso del CLN. Il generale Alexander proibisce
alle forze alleate di parteciparvi vietando anche la trasmissione della
radiocronaca. Radio Bari registra gli interventi più salienti,
come quello di Benedetto Croce, e li passa alla BBC. Da Radio Londra,
come sottolinea Monteleone, il congresso finisce per avere un "lancio"
tale da suscitare interesse in varie zone del mondo. (F.Monteleone,
"Storia della RAI dagli Alleati alla DC. 1944-1954", ed. Laterza,
1980, pp. 42-43.)
15 febbraio
Gli alleati bombardano il caposaldo tedesco intorno all'Abbazia di Montecassino.
I tedeschi resisteranno per tre mesi. L'evacuazione avverrà il
17 maggio.
Primavera
L'EIAR crea speciali emittenti con funzioni propagandistiche cui vengono
dati nomi caratteristici quali: Radio Falco, Radio Tevere, Radio Soldato.
La manovra coincide con una più organica strutturazione del governo
della Repubblica Sociale italiana e del centro radiofonico di Busto
Arsizio. Si ottengono aiuti dai tedeschi, si forma un comitato consultivo
per la propaganda.
Marzo
Inizia a funzionare il servizio radiofonico del comando generale dei
CVL, corpo volontari della libertà . Con le sue trasmissioni,
nel territorio occupato dai nazifascisti, comunica direttamente con
gli alleati, diffonde bollettini di guerra della resistenza, le richieste
di "lanci" di armi ai partigiani, i messaggi di carattere
operativo.
23 marzo
Attentato a Roma, in via Rasella, contro una colonna di 32 SS tedesche.
Per rappresaglia, il giorno seguente, i tedeschi fucilano 335 "ostaggi" alle Fosse Ardeatine.
14 aprile
La rubrica "Italia Combatte" viene trasmessa quotidianamente
anche da Radio Napoli. Vi collaborano, tra gli altri, Mario Soldati,
Arnoldo Foà, Steno, Maurizio Barendson, Antonio Ghirelli, Leo
Longanesi. Da Milano, l'emittente fascista Radio Tevere si scaglia con
violenza contro i "ribelli di "Radio Vergogna", come
è definita la rubrica "Italia Combatte". (F.Malatini,
"Cinquant'anni di teatro radiofonico in Italia, ERI, 1981, p. 59.)
10 maggio
In esecuzione del Decreto Interministeriale del 10/02/1944, n. 119 della
repubblica Sociale italiana, le sede legale dell'EIAR è trasferita
a Torino.
4 giugno
Le truppe alleate entrano a Roma liberandola dai tedeschi in ritirata
già da due giorni.
6 giugno
Gli alleati sbarcano in Normandia: è cominciato il "D-Day".
In Italia alle ore 13.00 Radio Roma apre le nuove trasmissioni annunciando
l'avvenuta liberazione dell'emittente, passata sotto il controllo del
PWB. I tedeschi in fuga hanno smontato gli impianti trasmittenti. Radio
Roma si organizza con quanto resta: funziona il trasmettitore di Monte
Mario. Via via ritornano a Roma i giornalisti e i programmisti che,
fuggiti dopo l'8 settembre, avevano in parte lavorato nelle emittenti
del sud.
14 giugno
"...Da oggi ha inizio, alle dirette dipendenze delle autorità
militari alleate, una nuova gestione dell'EIAR intesa innanzitutto a
potenziare al massimo il contributo che la radio italiana potrà
dare alla guerra contro i nazi-fascisti, ed a gettare le basi di una
rinnovata organizzazione radiofonica che nella nuova Italia democratica
possa presto diventare un efficace strumento di elevazione morale, sociale
ed artistica a favore di tutto il popolo italiano..." (EIAR, ods
n. 1, 1944)
17 giugno
La stazione EIAR di Firenze cessa le trasmissioni. La nuova EIAR rende
noto: "Tutti i provvedimenti che sono stati presi durante la gestione
fascista repubblicana dell'EIAR vengono dichiarati nulli, salvo quelli
che verranno espressamente confermati dalla nuova gestione". (EIAR,
ods n. 4, 1944)
Luglio
Il governo militare alleato insedia a Roma un commissario per la gestione
delle attività radiofoniche nell'Italia centro-meridionale.
Agosto
La stazione radio di collegamento tra i comandi regionali partigiani,
impiantata al nord (14 marzo) dal comando generale del Corpo Volontari
della Libertà, è scoperta dai nazifascisti. Il professor
Vecchi, che la dirige, rimane ucciso. Ne dà notizia la radio
repubblichina.
4 agosto
Gli alleati sono alle porte di Firenze. Victor A.De Sanctis e Amerigo
Gomez, operatori EIAR di Torino fuggiti nel capoluogo toscano, registrano
la drammatica radiocronaca della guerra in città tra tedeschi,
che distruggono tutto in ritirata, e partigiani e alleati. Utilizzano
un registratore sonoro portatile costruito da De Sanctis, aiutati dai
tecnici di Radio Firenze che aveva cessato di operare il 17 giugno.
Dieci anni dopo la RAI ritrasmetterà questo documentario radiofonico
opportunamente rimontato.
24 agosto
In applicazione della legge sull'epurazione (D.L.L. 27/07/1944) emanata
dal governo italiano, la Direzione Generale dell'EIAR dispone che tutto
il personale dell'EIAR, in servizio o disoccupato, sia sottoposto all'esame
di un'apposita commissione istituita presso il Ministero delle Comunicazioni.
La commissione per l'epurazione del personale comincerà i suoi
lavori presso la sede di via delle Botteghe Oscure, il 29 agosto.
Settembre
A Pesaro iniziano le trasmissioni di una radio voluta dagli americani
che è chiamata La Voce dell'VIII Armata. Il complesso è reso operativo da italiani, americani e inglesi.
10 settembre
Le truppe alleate iniziano l'attacco contro la linea gotica. Si costituisce
la Repubblica partigiana della Val d'Ossola.
26 ottobre
Con D.L.L. 26/10/1994, n. 457 la denominazione dell'EIAR è mutata
in RAI: Radio Audizioni Italia.
13 novembre
Messaggio radiofonico del generale Alexander ai partigiani: è quasi un ordine di smobilitazione. Rimane inascoltato.
30 novembre
Una circolare del capo della polizia della Repubblica di Salò
dispone il sequestro di tutti gli apparecchi radio privati, tranne quelli
degli iscritti al partito fascista, nelle zone "infestate dai ribelli".
dicembre
Il Comando Raggruppamento Divisioni Garibaldi impianta nel biellese
una radio partigiana. I programmi iniziano con l'Inno di Mameli e comprendono
notiziari della guerra partigiana, direttive del comando generale, notizie
sugli avvenimenti interni (scioperi, manifestazioni, etc.).
1945
20 gennaio
Luigi Rusca è il commissario per la gestione straordinaria della
società RAI, Radio Audizioni Italia. La gestione amministrativa
della RAI è del Ministero delle Poste e Telecomunicazioni (che
aveva sostituito il Ministero delle Comunicazioni), mentre quella politica
spetta al Sottosegretariato per la Stampa e l'informazione.
4-11 febbraio
Conferenza a Yalta tra Stalin, Roosevelt e Churchill per l'assetto da
dare al continente europeo al termine delle ostilità .
1 marzo
Il "Giornale Radio" delle regioni centro-meridionali passa
dalla gestione PWB alla gestione RAI.
14 aprile
La competenza per l'epurazione all'interno della RAI è attribuita
al Ministero delle Poste e Telecomunicazioni.
20 aprile
In seguito ad agitazioni del personale, Luigi Rusca si dimette da commissario.
Ha dunque fine il regime commissariale per le attività radiofoniche
nell'Italia centro-meridionale. L'assemblea degli azionisti, riunitasi
a Roma, elegge un consiglio di amministrazione. Presidente è Arturo Carlo Jemolo.
25 aprile
Ore 22.00 La radio già della Repubblica Sociale Italiana trasmette,
invece del solito notiziario del governo di Salò, un messaggio
improvviso: tutta la Val d'Ossola, la Val Sesia e la zona del lago Maggiore
sono in mano ai partigiani. Il giorno dopo, con l'insurrezione di Milano,
tutta l'Italia settentrionale è praticamente liberata. Il CLNAI
assume i pieni poteri civili e militari. Il commissario del CLN, Riccardo
Lombardi, rivolge da Milano questo messaggio radiofonico: "non
permettete che il fascismo schiacciato risorga un'altra volta, perchè
la classe responsabile dei nostri disastri esiste ancora". Un resoconto
dettagliato della prima giornata della liberazione è trasmesso,
il 26 aprile, da Radio Londra.
27 aprile
Il CLNAI nomina Enrico Carrara commissario per la gestione delle attività
radiofoniche nell'Italia settentrionale. Carrara rimarrà in carica
fino a dicembre. Ancora per molti mesi l'attività radiofonica
continuerà a essere ripartita tra regioni settentrionali, amministrate
dal CLNAI, e regioni centro-meridionali, facenti capo alla RAI sotto
il duplice controllo del governo italiano e degli alleati.
28 aprile
A Giulino di Mezzegra, sul lago di Como, Mussolini è fucilato
dai partigiani. Con lui muore l'amante Claretta Petacci. L'annuncio
radiofonico è dato il giorno dopo alle 9.04 da Radio Milano e
alle 9.09 da Radio Roma. I tedeschi firmano a Caserta la resa sul fronte
italiano.
30 aprile
Adolf Hitler si suicida con la moglie Eva Braun nel bunker della Cancelleria
di Berlino. La capitale tedesca, assediata dalle truppe sovietiche dal
25 aprile, capitolerà il 2 maggio.
Maggio
Entra in funzione a Roma un trasmettitore da 100 Kw che sostituisce
gli impianti distrutti. Comincia il lavoro di ricostruzione della rete
radiofonica. Il 24 maggio Arturo Carlo Jemolo, presidente della RAI,
scrive alla Presidenza del Consiglio chiedendo la rapida ed efficiente
ripresa di un servizio radiofonico nazionale.
7 maggio
Il generale tedesco A. Jodl firma, a Reims, la resa incondizionata della
Germania. La resa sarà ratificata a Berlino due giorni dopo.
19 giugno
Formazione di un nuovo governo presieduto da Ferruccio Parri
26 giugno
Proclamazione della Carta delle Nazioni Unite al termine della Conferenza
di San Francisco. La Carta entrerà in vigore il 24 ottobre.
15 luglio
Cessa il controllo alleato sulle radiodiffusioni. I programmi del Nord
assumeranno via via una propria fisionomia. Le varie Sedi avanzano richieste
di programmazione autonoma che rispecchiano le aspirazioni regionalistiche
emergenti in Italia. Il problema delle autonomie porterà la Direzione,
intenzionata peraltro a mantenere l'organicità dei programmi,
ad assegnare 2 ore e 18 minuti circa di autonomia locale alle stazioni
radiofoniche.
Settembre
Per iniziativa della Gran Bretagna si svolge a Londra una Conferenza
internazionale sulle onde radiofoniche. L'Italia partecipa, in qualità
di invitata, a fianco delle potenze vincitrici, mentre sono assenti
gli Stati che hanno partecipato alla guerra a fianco della Germania.
Conclusione: un piano definitivo di distribuzione delle lunghezze d'onda
potrà essere deciso soltanto in una conferenza internazionale
fra tutti i rappresentanti degli Stati europei ed extraeuropei successiva
ai trattati di pace. Poichè l'Europa è quasi completamente
occupata dalle forze militari delle quattro potenze (Gran Bretagna,
URSS, USA e Francia), fino alla prevista conferenza internazionale la
distribuzione delle onde sarà controllata da un organismo provvisorio
e basata sul Piano di Lucerna in vigore prima della guerra, tenendo
conto della situazione di fatto.
2 settembre
A bordo della corazzata americana "Missouri" il Giappone firma
la resa incondizionata. È la fine della seconda guerra mondiale.
4 novembre
Primo numero della nuova edizione centro-meridionale del "Radiocorriere",
redatta a Roma e diretta da un comitato formato da Luigi Greci, Jader
Jacobelli e Pio Ambrogetti. Pubblica i palinsesti delle stazioni centro-sud,
un panorama dei programmi delle regioni settentrionali ed esteri.
6 novembre
Torna il sorriso. Prima puntata della rivista radiofonica "La figlia
del borsaro nero" di Age, Giò e Giù, musiche originali
di Tarcisio Fusco. "Il canto, che passione!" presenta dilettanti
selezionati attraverso un concorso di Radio Napoli. Nell'ambito de "La
radio per le scuole" cominciano le trasmissioni dedicate agli alunni
e maestri della scuola elementare.
9 novembre
Con d.d.l. 9/11/1945, n. 702, che estende all'Italia settentrionale
le norme di legge già in vigore al sud, le pratiche epurative
passano sotto il controllo e la responsabilità della direzione
RAI, la quale inoltra i procedimenti all'apposita commissione centralizzata
di nomina ministeriale.
12 novembre
"Teatro per il popolo", iniziativa di Ignazio Silone, sintetizza
la storia della musica attraverso esecuzioni e spiegazioni pedagogiche.
10 dicembre
Formazione del primo governo de Gasperi, dopo le dimissioni di Parri.
15 dicembre
Si dimettono il consiglio di amministrazione della RAI eletto il 20
aprile, e il commissario per le attività radiofoniche nell'Italia
settentrionale. L'assemblea generale degli azionisti elegge un nuovo
consiglio, ricostituendo l'unità dell'azienda. Presidente è
lo stesso Jemolo. Il 22 dicembre comincia la gestione unificata dell'attività radiofonica.
23 dicembre
Esce il primo numero dell'edizione settentrionale del "Radiocorriere",
redatta a Torino. Direttore responsabile: Enrico Carrara. Fino a marzo
1947 il "Radiocorriere" sarà pubblicato nelle due edizioni.
Successivamente le stesse confluiranno nell'edizione unificata.
31 dicembre
Alla fine delle ostilità e per effetto delle distruzioni belliche,
gli impianti risultano ridotti a 12 stazioni a onda media (potenza complessiva
129 Kw) e 2 stazioni a onda corta (potenza complessiva di circa 90 Kw).
Nel 1942 la rete radiofonica dell'EIAR era costituita da 34 stazioni
OM, per complessivi 850,5 Kw, e 9 stazioni OC, per complessivi 431 Kw.
La ricostruzione fu intrapresa immediatamente. Al 31 dicembre 1945,
agli impianti intatti si aggiungono quelli di Bologna (1 Kw), Firenze
(5 Kw), Napoli (5 Kw), Padova (0,25 Kw), Palermo (aumento da 3 a 12
Kw), Roma-Santa Palomba (100 Kw), Torino (20 Kw), Torino II provvisorio
(7 Kw), Verona (1 Kw). Si Tratta di 158 Kw che integrano i 129 degli
impianti a onda media immuni dalla distruzione.
Il quadro degli abbonamenti nel 1945 rispetto al 1939 presenta: Nord
- 1.028.487 (nel 1939: 699.473= +47,03%), Centro - 293.730 (nel 1939:
236.517= +24,18%), Sud -
222.190 (nel 1939: 159.886= +38,96%), Isole - 102.059 (nel 1939 74.063=
+37,80%). Il totale del 1945 è pari a 1.646.466, +40,73% rispetto
al 1939. Gli introiti assommano a 271 milioni. Il canone raddoppia rispetto
all'anno precedente, passando da 81 a 162 lire. Nel 1946 salirà a 420 lire, nel 1947 a 1000 lire. Organico: 2230 dipendenti, oltre a
715 elementi del complesso artistico.
1948
21 novembre - È ultimata la realizzazione del piano di costruzione della rete radiofonica
a onda media, che risulta costituita da 28 trasmettitori.
1949
gennaio - La Rai di Torino, recuperato il trasmettitore televisivo di Roma, quello a 441 linee, il quale era stato trafugato dai tedeschi e portato in Germania, inizia a fare delle prove di trasmissione televisive.
28 maggio - Dagli auditori radiofonici
di Roma, dimostrazione sperimentale di trasmissioni televisiva con
uno standard di 819 linee.
10 luglio - Entrano in funzione a Torino un trasmettitore televisivo
ed uno studio di ripresa, che consentono di effettuare prove per la
scelta dello standard.
11 settembre - In occasione della 1° Esposizione Internazionale
di Milano, hanno inizio le trasmissioni sperimentali televisive da
Torino a Milano, con lo stadard di 625 linee.
L'ingegnere della Rai di Torino Andrea
Cuturi, descrive l'era pioneristica della televisione italiana, (dietro di lui il trasmettitore televisivo della General Electric per il canale "C", con lo standard di 625 linee, installato dalla RAI di Torino
il 10 luglio
1949),
"TV Dieci anni prima" di Ugo Zatterin. Mentre Alessandro Banfi, fu protagonista del primo esperimento di televisione in Italia come dirigente tecnico dell'allora Eiar poi Rai.
Alla fine del 1929 alcuni tecnici, coordinati da Alessandro Banfi, nella sede EIAR di Torino, in locale detto "visorium", costruiscono il primo impianto italiano di ripresa, trasmissione e ricezione televisiva. Nel maggio 1935 Banfi, in previsione delle trasmissioni sperimentali aveva scritto "...il miglior punto di installazione di radiotrasmettitore [a Roma] ad onda ultracorta è Monte Mario [...] La città di Roma è però la meno adatta ad effettuare un servizio di radiotelevisione circolare a causa delle ondulazioni del terreno che creano numerose zone coperte per la ricezione. Per questo motivo e per l'esistenza a Torino del laboratorio sperimentale, sarebbe utile eseguire in quest'ultima città delle trasmissione di televisione semi regolari... |
Notate il Tv acceso e il monoscopio
In questa immagine di qualità non eccelsa, si intravede un monoscopio inedito della rai
risalente probabilmente ad un periodo compreso fra il 1950 e il 1951.
Rai- ponte televisivo FV4 Milano-Palermo
Apparati del ponte radio Magneti Marelli tipo FV4 installati alla RAI di Milano
sulla torre realizzata in Corso Sempione a Milano (notate il monoscopio nel primo monitor a Sinistra)
1952
3 aprile - Con D.M. 3.4.1952 vengono
determinate le caratteristiche tecniche del sistema italiano di televisione
in bianco e nero a 625 linee.
12 aprile - Entrano in funzione a Milano il centro di produzione di
Corso Sempine, dotato di 23 studi radiofonici e di 2 studi televisivi,
ed un trasmettitore televisivo.
In occasione della Fiera Campionaria, vengono effettuate trasmissioni
televisive sperimentali ed è realizzato il primo collegamento
televisivo con ponti a micro-onde fra Milano e Torino.
Il 10 settembre 1952 alle ore 21.00 debutta il primo telegiornale sperimentale italiano, a dirigerlo Vittorio Veltroni. I primi servizi riguardano la regata storica di Venezia, i funerali del conte Sforza, curiosità sulla campagna elettorale americana, la corrida portoghese e il gran premio di automobilismo di Monza. |
1953
Entrano in funzione diversi trasmettitori
televisivi.
1954
Domenica 3 gennaio - inizia il regolare
servizio di televisione in VHF. I trasmettitori sono Torino-Eremo,
Milano, Monte Penice, Portofino, Monte Serra, Monte Peglia, Roma-Monte
Mario.
Il 10 aprile la R.A.I. diventa RAI Radiotelevisione Italiana.
Il 30 maggio 1954 viene inaugurata a Monza la nuova sede del Centro
di Controllo.
6 giugno - La RAI partecipa al primo collegamento diretto in rete
eurovisione.
Anno 1964: Fulvia Colombo, la prima storica "signorina buonasera" della RAI, in un documentario curato da Ugo Zatterin, replica l'annuncio dell'inizio delle trasmissioni
televisive regolari,
da Milano, fatto dieci anni prima (3 gennaio 1954)
causa la mancanza di un filmato dell'epoca.
Immagine tratta da: Sistema Pratico - novembre 1953
monoscopio ufficiale RAI in onda dal 1953
Immagine tratta dalla trasmissione televisiva "Radiovisione, la preistoria della tv "
andata in onda su Rai Tre il 28 dicembre 2007 alle ore 23.35
successivamente, inizi anni '60, al 3 novembre 1961,
l'emittente di stato propose questo monoscopio
La
trasmissione televisiva Carosello nacque il 3 febbraio 1957
con un ritardo di un mese e due giorni sulla data annunciata
in precedenza (1° gennaio 1957). Per evitare di attirare
su di sé le critiche di coloro che pagavano il canone
e che non apprezzavano la pubblicità in televisione,
la RAI pensò bene di associare ad ogni comunicato commerciale
un mini-filmato introduttivo che sintetizzasse in una manciata
di minuti delle storie di senso compiuto.
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1957
3 febbraio - Ha inizio
la pubblicità televisiva in Italia.
1958
1961
4 novembre - Hanno inizio
le regolari trasmissioni del Secondo programma televisivo irradiate
da 14 impianti trasmittenti che servono il 52% della popolazione italiana.
Si inaugura a Torino il nuovo Centro Ricerca e Sperimentazione RAI di
corso Giambone.
Il monoscopio
della RAI TV (1961)
Il
1 agosto del 1961, iniziarono le trasmissioni del Secondo
programma televisivo. Non era una grande soddisfazione, poiché
sino al settembre del 1961 sulla nuova rete TV non era possibile
vedere qualcosa di diverso dai vecchi film e documentari,
ma dopo sette anni di programma unico e insostituibile, si
disse: Vediamo che cosa fanno dall’altra parte. In ogni
caso, la trasmissione del materiale filmato fu limitata ai
giorni feriali dalle 18 alle 19.30.
Chi aveva un televisore era pronto a premere il commutatore
con la scritta UHF, che vuol dire Ultra High Frequency, ed
era prima soltanto dopo aver fatto aggiungere all’interno
dell’apparecchio uno speciale congegno. Chi infine possedeva
un vecchio televisore, poteva ugualmente vedere il Secondo
programma aggiungendo un convertitore, che era in pratica,
una cassettina con due tasti, per ognuno dei programmi. La
previsione della prima fase dei lavori per la costruzione
della nuova rete TV del servizio era soltanto il 67% della
popolazione. Solo nel 1968 l’80% della popolazione riuscirà
a vedere il Secondo canale, figura da una convenzione stipulata
dalla Rai e il Governo. Solo il 4 novembre del 1961, giorno
dell’anniversario della Vittoria, il Secondo presentò
il programma inaugurale dedicato alla prima Guerra Mondiale.
Esistevano ben 14 trasmettitori nelle seguenti località:
Torino, Monte Penice, Monte Venda, Trieste, Monte Beigua,
Monte Serra, Firenze, Roma, Pescara, Monte Faito, Monte Caccia,
Gambarie, Monte Pellegrino, Monte Serpiddi.
Nel periodo sperimentale del secondo canale, fra le dieci
e le 12 della mattina e il pomeriggio fra le 15.00 e le 18.00,
si aveva l’occasione di vedere l’immagine fissa
del monoscopio (il grafico composto di cerchi concentrici
e di linee rette che di solito appariva sulla rete nazionale,
prima dell’ inizio trasmissioni. Il monoscopio del Secondo
era contraddistinto dal numero 2 disegnato al centro. In quel
momento il monoscopio dell’unica rete era privo di contrassegno,
ma il 4 novembre venne inserita al centro la lettera N (Nazionale).
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Scatti fotografici delle sigle di apertura e di chiusura delle trasmissioni RAI (Anni 70)
per ascoltare l'audio clicca sulle immagini
Immagine tratta da «Radiocorriere TV» n. 51, Dicembre 1962
1964
Sulla 2° rete viene
irradiato, anche se solo in alcune zone tra cui quella servita da Torino-Eremo,
il segnale a colori nei sistemi NTSC, PAL e SECAM.
Nella zona di Torino iniziano le trasmissioni radio in stereofonia.
1969
20-21 luglio - La RAI
diffonde sulla rete televisiva la trasmissione in diretta dello sbarco
sulla Luna degli astronauti dell'Apollo 11.
1970
7-15 febbraio - In Val
Gardena hanno luogo i Campinati mondiali di sci alpino. In tale occasione
la RAI impiega numerosi impianti mobili e fissi, che consentono la generazione
per gli enti televisivi esteri della totalità dei programmi televisivi
a colori (625 linee secondo il sistema PAL).
1972
26 agosto - 11 settembre
- Su invito del Ministero P.T., espresso su conforme parere del Consiglio
Superiore Tecnico delle Telecomunicazioni, la RAI manda in onda a
colori, sulla seconda rete TV, i giochi della XX Olimpiade di Monaco
di Baviera. Le trasmissioni sono effettuate il pomeriggio e la sera,
alternativamente con i sistemi PAL e SECAM, per un totale di 148 ore;
sono inoltre effettuate trasmissioni per prove per 38 ore, ripartite
in parti uguali tra i due sistemi.
1974
10 Luglio - Sentenza
della Corte Costituzionale del 10.7.1974, n. 225 e n. 226 Con la prima è riaffermato la legittimità della riserva allo stato
dei servizi di televisione circolare a condizione che le trasmissioni
offrano al pubblico "una gamma di servizi caratterizzata da obiettività
è completezza di di informazione" e che venga favorito
e reso effettivo "il diritto di accesso nella misura massima
consentita dai mezzi tecnici". Con la stessa sentenza vengono
dichiarati legittimi l'istallazione e l'esercizio di impianti idonei
alla sola ricezione e diffusione di programmi televisivi esteri.
La seconda sentenza, n. 226, delibera la legittimità dell'esercizio
privato dei servizi radiotelevisivi locali via cavo.
23 novembre - Nasce Radio Bologna,
prima emittente locale bolognese.
30 novembre - Un decreto legge detta nuove norme in materia di diffusione
radiofonica e televisiva al fine di adeguare la legislazione ai principi
indicati nelle sentenze della Corte Costituzionale n. 225 e n. 226.
1976
17 luglio - In collegamento
via satellite da Mondreal, trasmissioni sperimentali a colori per
la "Cerimonia d'apertura della XXI Olimpiade".
28 luglio - La Sentenza n. 202 della Corte Costituzionale limita il
monopolio pubblico del servizio radiotelevisivo via etere, consentendo
l'installazione e l'esercizio di impianti di diffusione non eccedenti
l'"ambito locale".
1977 1 febbraio - Avvio ufficiale
delle trasmissioni televisive a colori in Italia.
Primo monoscopio a colori
della RAI TV - 1976
Come sarebbe stato il monoscopio di Rai 3 prendendo spunto dai monoscopi dell'epoca
1979
15 dicembre - È inaugurata la terza rete TV, a diffusione sia nazionale sia regionale.
Le trasmissioni raggiungono, inizialmente, tutti i capolughi di regione
e il 45% della popolazione italiana.
1995
In Valle d'Aosta viene avviata
sperimentalmente una rete di diffusione radiofonica digitale terrestre
(DAB-T).
1996 Durante la "Mostra
del Cinema" di Venezia viene sperimentata per la prima volta in
Italia la tecnologia MVDS a 40 GHz (Multimedia Video Distribution System)
per la diffusione di segnali televisivi. Viene inaugurato l'impianto
di Roma via Teulada per l'up-link digitale dei programmi RAI (DVB-S)
verso il satellite di diffusione Hot Bird 2.
1997 Iniziano le trasmissioni
digitali dall'up-link di Roma via Teulada dei canali tematici satellitari
RAI. In Alto Adige viene avviato un servizio di diffusione radiofonica
digitale terrestre (DAB-T).
1998 Viene realizzato a Roma
un sistema bidirezionale MWS a 40 GHz (Multimedia Wireless System) per
sperimentare un servizio di teledidattica multimediale. Vengono realizzate
trasmissioni sperimentali verso il satellite Hot Bird 4 per l'utilizzo
della tecnologia Skyplex.
1999 Creazione all'interno di
RAI di una "business unit" denominata Divisione Trasmissione
e Diffusione (DTD). RAI crea la società "NewCo TD"
che successivamente assumerà la denominazione RaiWay S.p.A. Iniziano
le trasmissioni sperimentali di televisione digitale terrestre (DVB-T)
dalla stazione di Roma M. Mario.
2000 RAI conferisce a RaiWay
gli asset tecnici e il personale della DTD. Il I° marzo 2000 RaiWay
inizia ad essere pienamente operativa. 2003 1º dicembre il network televisivo Mediaset comincia le trasmissioni digitali terrestri.
2004 3 gennaio, cinquant'anni dopo la nascita della televisione italiana, la RAI inizia a sua volta il servizio di trasmissione digitale terrestre.
2005 la RAI inizia a Torino la sperimentazione della TV Mobile, basata sullo standard DVB-H da poco pubblicato. Mediaset e LA7 lanciano un nuovo servizio sul digitale terrestre: la pay-per-view di vari eventi (partite di serie A, film, concerti...)
2006 L'emittente satellitare SKY Italia inizia a trasmettere eventi in Alta Definizione su quattro canali tematici..
Le origini - La TV nasce nel 1926, in un grande magazzino...
Televisione Marconi
Cronologia 1919-2000
Retroscena "poco chiari" sulle origini della radiodiffusione con l'EIAR contro Marconi Vicende delle grandi stazioni di Roma e Bologna.
La storia (riservata e grottesca) della nascita della TV in Italia
TORINO: CANALE C, ADDIO!
PIZZERIA RISTORANTE "MONOSCOPIO"
La radio a galena
Il termine "radio"
Cronologia in immagini
Col grande Marconi nello Spazio
Marconi diede a Tesla quel che era di Tesla
L'ASST azienda di stato per il servizio telefonico
Il centro trasmittente di Monte Nerone
NOXON A540+ Un sintonizzatore per web radio con una nuova sezione DAB / DAB+
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