LE ORIGINI DELLA RADIODIFFUSIONE IN ITALIA
La vera storia della radiodiffusione in Italia
Ines Viviani Donarelli & Maria Luisa Boncompagni
Il 6 ottobre
del 1924 andò in onda la prima trasmissione radiofonica italiana.
Erano le ore 21 quando Maria Luisa Boncompagni (così vuole
l’agiografia ufficiale) dai microfoni della neonata URI (Unione
Radiofonica Italiana) annunciò l’inizio delle trasmissioni dalla stazione di Roma S. Filippo.
(nell’attuale quartiere Parioli di Roma, all’epoca in aperta
campagna).
Il primo programma fu un concerto presentato da Ines Viviani Donarelli,
moglie del direttore artistico della società e uno dei quattro
musicisti che eseguirono musiche di Haydn. Si è molto discusso
sulla primogenitura di questo storico annuncio: “Uri, Unione Radiofonica Italiana. 1-RO: stazione di Roma.
Lunghezza d'onda metri 425. A tutti coloro che sono in ascolto il
nostro saluto e il nostro buonasera. Sono le ore 21 del 6 ottobre
1924. Trasmettiamo il concerto di inaugurazione della prima stazione
radiofonica italiana, per il servizio delle radio audizioni circolari,
il quartetto composto da Ines Viviani Donarelli, che vi sta parlando,
Alberto Magalotti, Amedeo Fortunati e Alessandro Cicognani, eseguirà Haydn dal quartetto opera 7 primo e secondo tempo”.
Con queste parole ottant'anni fa dallo studio di Palazzo Corradi in Via Maria Cristina, Ines Viviani Donarelli, violinista
nello stesso concerto che stava iniziando, tra fruscii e rumori
di fondo, annunciava la nascita della prima emittente radio in Italia.
Senonchè quel che vi sta parlando verrà
poi tagliato dai documenti registrati (chissà quando e chissà
da chi) e per decenni si attribuirà quella voce misteriosa alla
Boncompagni. Finchè
la Dr.ssa Barbara Scaramucci direttore delle Teche RAI, nel 1997,
ritroverà negli archivi Rai di Firenze il documento originale,
dimostrando che la voce del primo annuncio dell’URI fu quella
di Ines Viviani Donarelli, e non quella di Maria Luisa Boncompagni.
Quest’ultima è tuttavia da considerare come la prima
annunciatrice radiofonica italiana, capostipite di una lunga generazione
di fini dicitori. L’URI, che nel 1928 si trasformò
in EIAR, fu la prima società di gestione del servizio radiofonico
nazionale. L’Unione Radiofonica Italiana era a capitale misto
pubblico e privato, nata dalla fusione della SIRAC (Società
Italiana Radio Audizioni Circolari) e la Radiofono del gruppo Marconi,
con la partecipazione dell’industria privata. Nel capitale
della società era presente anche la Fiat e non fu un caso
che il primo presidente della concessionaria fu Enrico Marchesi,
già direttore centrale della casa automobilistica di Torino,
dove aveva ricoperto per parecchi anni l'incarico di direttore amministrativo.
Marchesi fu affiancato dal direttore generale Raoul Chiodelli, ed
entrambi furono sotto la diretta dipendenza del ministero delle
Comunicazioni, vice presidente Luigi Solari, molto vicino agli interessi di Guglielmo Marconi.
Nel 1909 era stato fondato dall’ing. Luigi
Ranieri l’Araldo Telefonico, un servizio di telefonia circolare
che si avvaleva di un apparecchio telefonico e di una cuffia, sull’esempio
del Telefon Hirmondo di Budapest inaugurato nel 1893. Un segnale
acustico, che attraverso il Regio Osservatorio del Collegio Romano
segnalava ai suoi abbonati l’ora esatta (vanto dell’epoca),
indicava l’inizio del radiogiornale, gestito dall’agenzia
Stefani. L’Araldo Telefonico che negli anni dieci si era arricchito
di un palinsesto giornaliero di notizie e spettacoli, di fatto morì
con la nascita dell’URI, ma va a tutti gli effetti annoverato
come il primo esempio di broadcasting italiano.
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Roma: Stazione URI di San Filippo (Parioli) 1924, 1,5 kW - prodotta dalla Marconi -
Roma: Studi URI in Via Maria Cristina
Roma: Targa commemorativa allocata in via Maria Cristina, 5 (Palazzo Corradi)
IN QUESTO EDIFICIO IL 6 OTTOBRE 1924 È NATA LA RADIO ITALIANA "URI - UNIONE RADIOFONICA ITALIANA"
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Folla in ascolto presso un altoparlante il 24 marzo 1924 a Roma.
Si attende la prima trasmissione in diretta di un discorso di Mussolini dal teatro Costanzi.
Un disguido tecnico impedirà l'emissione.
Nel
1924 in Italia nasce la URI (Unione Radiofonica Italiana). Dalla sua
prima stazione trasmittente San Filippo (Roma) - prodotta dalla Marconi
- il 6 ottobre la URI inaugura le trasmissioni. La stazione di Roma sarà
seguita da un'analoga installazione a Milano nel 1925. Il fenomeno delle
radioaudizioni, inizialmente ostacolato da costi che sembravano proibitivi
per il nostro paese assai povero, prese il via solo a partire dagli
anno Trenta, agevolato anche dalle iniziative del regime che dotò
ogni Casa del Fascio di un apparato ricevente denominato radio popolare
e assunse in seguito il motto "Ogni paese deve avere la sua radio",
sostenendo la diffusione di apparecchi economici come la radio Rurale
e la Radio Balilla. Nel 1927 la URI si trasformerà in EIAR (Ente Italiano Audizioni Radiofoniche). La EIAR si trasformerà nel 1944 in RAI (Radio Audizioni Italia) |
Dr.ssa Barbara Scaramucci ex direttore delle Teche RAI
Dopo Filogamo e Arbore, il futuro viaggia sul web
Radio Sardegna, prima emittente dell'Italia libera dopo l'8 settembre 1943
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