Comitato Guglielmo Marconi International - Fondato nel 1995

Storie e ricordi di vita vissuta
EX CENTRO TRASMITTENTE RAI AD ONDE MEDIE DI BUDRIO (BO)
VOLUTO DA GUGLIELMO MARCONI E A LUI INTITOLATO

Da dove nasce il nome Radiomarconi


alcuni articoli estratti dal quotidiano Il Resto del Carlino del 1934-36


Lettera di Quirino Majorana, Giuseppe Sartori, Aldo Righi e Bruno Cavalieri Ducati indirizzata al Potestà di Bologna
Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio – BO – quotidiano Il Resto del Carlino - bob. 135 –
1 luglio 1934, pag. 5: una stazione radio a Bologna;


Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio – BO – quotidiano Il Resto del Carlino - bob. 135 –
8 luglio 1934, pag. 5: radio marconi;



Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio – BO – quotidiano Il Resto del Carlino - bob. 135 –
11 luglio 1934, pag. 5: radio marconi;



Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio – BO – quotidiano Il Resto del Carlino - bob. 135 –
14 luglio 1934, pag. 5: radio Bologna.



Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio – BO – quotidiano Il Resto del Carlino - bob. 143 –
29 giugno 1936, pag. 2: pubblicità per acquisto di un apparecchio radio



Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio – BO – quotidiano Il Resto del Carlino - bob. 142 –
15 maggio 1936, pag. 5: il Prefetto Natoli in visita a Budrio

   
Articolo tratto dalla "Rivista mensile del Comune di Bologna" N. 10 ottobre 1936 pag. 52
dal titolo principale "Opere pubbliche eseguite a Bologna nell'anno XIV ed inaugurate il 28 ottobre XV (1936).


Piantina del fabbricato del centro Trasmittente di Budrio datata 09-10-47 in basso in piccolo si legge: "modificato il 18-2-48"
sembrerebbe che in questa data siano iniziati i lavori di ampliamento del centro. By Luca Betti


9/10/1947 - Pilone CIFA ex CT a cui sono stati aggiunti 20 metri dalla ditta "Contamessa" per un totale di 100 metri.
By Luca Betti


1951?? - Budrio Planimetria By Luca Betti


1970 - Budrio Carta tecnica By Luca Betti

Alcuni documenti provenienti dall'archivio storico del Comune di Bologna


Bologna 31 luglio 1934 - Comune di Bologna Ufficio Tecnico


Bologna 26 aprile 1936 - Radio - Araldo



Roma 20 maggio 1936 - Ufficio Marconi Lettera di Luigi Solari



Bologna 25 maggio 1936 - Comune di Bologna Nota segretario generale



Roma 10 luglio 1936 - Ufficio Marconi Lettera di Luigi Solari


Marconi - Radiogrammofono mod. 1562 anno 1940/1941
La Voce del Padrone - mod. Marconi 1562 - Telaio 621

1995 Irlanda - Centenario della radio. Nel primo francobollo, Guglielmo Marconi e le apparecchiature utilizzate a Londra nel 1895. Il secondo francobollo raffigura la scala parlante di una radio su cui sono indicate in rosso le capitali dei cinque Stati che hanno partecipato all'emissione congiunta.
Emissione Congiunta con: Italia, San Marino, Città del Vaticano, Germania, evidenziamo la scritta in rosso R.MARCONI

L'ex centro trasmittente di Budrio deve essere TUTELATO, vi elenchiamo alcuni punti:

1) A Bologna la prima Broadcasting ad onda media, progettata e curata personalmente dall'Inventore della Radio, fu inaugurata il 9 Agosto del lontano 1936, all'interno vi erano trasmettitori contruiti dalla Marconi di Genova - Il centro doveva diventare un Centro di studi e di scienze, in special modo nel campo della radio: lo avevano perorato il prof. Quirino Majorana, il prof. Giuseppe Sartori, l'ing. Aldo Righi  e il comm. Bruno Cavalieri Ducati. Il Comune  di Bologna aveva assicurato che sarebbe stato sempre in prima fila perché l'alta, nobilissima iniziativa divenisse realtà.

2) Nel nuovo piano di Montreux del 1939 il nuovo Centro Trasmittente di Budrio era classificato col nome di RADIO MARCONI, specificando che la moderna stazione della potenza di 50 kW trasmetteva nei pressi della città natale dell'indimenticabile Guglielmo Marconi, scomparso prematuramente il 20 luglio 1937.

3) Nella palazzina principale del centro trasmittente, fu collocata nel 1947, una targa marmorea in cui si leggeva:

TRASMITTENTE GUGLIELMO MARCONI / DEDICATA NEL CINQUANTENARIO /  DELLA GRANDE SCOPERTA / 1897 - 1947

4) Il testo unico sui beni culturali (D. Lgs. n. 42/2004), all'articolo 2, recita "Sono beni culturali le cose immobili e mobili che, ai sensi degli articoli 10 e 11, presentano interesse artistico, storico, archeologico, etnoantropologico, archivistico e bibliografico e le altre cose individuate dalla legge o in base alla legge quali testimonianze aventi valore di civiltà."
Occorre ricordare che in base alla attuale giurisprudenza, tutti gli edifici pubblici che hanno superato i 70 anni di età, sono considerati vincolati anche se non compresi negli elenchi. Il  D. Lgs. n. 42/2004 (comma 1 dell'articolo 12) prevede per tutti gli edifici pubblici con più di 70 anni una necessaria verifica di interesse storico-culturale da parte della Soprintendenza dei beni artistici ed architettonici, cosa che nel caso del centro trasmittente di Budrio  non era é stata fatta.

Vi segnaliamo questi siti internet:

http://www.architettiroma.it/archweb/notizie/13593.aspx

http://www.leggioggi.it/2011/05/16/il-decreto-sviluppo-e-la-tutela-dei-beni-culturali/