La
prima domanda di brevetto
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Guglielmo Marconi nasce a Bologna il 25 Aprile 1874, figlio di Giuseppe Marconi, un gentiluomo italiano che aveva sposato una giovane ragazza irlandese, Annie Jameson. Guglielmo non riceve una istruzione formale, dimostrando poco interesse nei suoi studi non completa il corso nella scuola tecnica, ma promette molto bene in fisica studiando a casa sotto la guida del Prof. Vincenzo Rosa di Livorno. Dopo aver notato che alcune scariche temporalesche captate da un rudimentale parafulmine facevano squillare un campanello elettrico cercò di sfruttare questo fenomeno (ovvero le onde elettromagnetiche teorizzate fin dal 1864 dal fisico James Clerk Maxwell e gli esperimenti di Heinrich Hertz) per realizzare un sistema di telegrafi senza fili. Nei primi esperimenti si limita ad inviare segnali nella soffitta a distanza di pochi metri, successivamente la distanza viene aumentata impiegando un sensibile ricevitore-rivelatore “coherer” nel quale Marconi inserisce una originale miscela di polveri metalliche ed in serie al rivelatore vengono collegati un campanello ed una batteria. Guglielmo continua tenacemente i suoi esperimenti per tutto l'inverno del 1894 senza avere troppi riguardi per il cibo ed il riposo. Con modifiche successive Marconi aumenta progressivamente la distanza di comunicazione. Nella primavera del 1895 i suoi esperimenti vengono trasferiti al giardino ed è qui che, nell'estate dello stesso anno, Marconi fa le sue scoperte decisive. Utilizzando una lastra metallica, per aumentare la "capacità" della sua apparecchiatura, la lunghezza delle onde radio viene portata dall'originale 40-80 cm alla banda delle alte frequenze (circa 50m). Marconi inventa, in questo modo, il sistema antenna-terra. I segnali vengono ricevuti con successo ad una distanza di 2400 m e finalmente, al termine di Settembre, la trasmissione supera l'ostacolo di una collina; questo esperimento storico, concluso col famoso colpo di fucile, celebra la "nascita della radio." |
A Sinistra:
Primo apparecchio ideato da Marconi con antenna formata da una lastra
di latta ricavata da un bidone da petrolio per lume
realizzati da Marconi per le prime esperienze di radiotelegrafia a distanza
A destra:
Il Laboratorio di Marconi nella soffitta della villa di Pontecchio
I primi apparecchi costruiti da Marconi
Il Primo ricevitore
realizzato da Marconi per le prime esperienze di radiotelegrafia a distanza
La
madre di Marconi rendendosi conto dell'importanza della scoperta fatta
dal figlio scriveva ad alcuni suoi parenti in Inghilterra. Questi la
consigliavano di inviare il figlio a Londra dove certamente gli sarebbe
stato piu' facile trovare i capitali necessari per l'impiego pratico
dell'invenzione. Marconi prima di prendere questa decisione consulto'
il Dott.Giardini, che era amico di famiglia, il quale scrisse una lettera
al generale Ferrero, ambasciatore d'Italia a Londra del seguente tenore:
"Guglielmo Marconi ha ottenuto di telegrafare senza fili alla
distanza di circa 1500 metri con apparecchi di sua invenzione. Egli
e' stato invitato a Londra, ma, prima di partire dall'Italia, desidererebbe
offrire al Governo italiano la sua invenzione. Di conseguenza gradirebbe
l'autorevole ed amichevole consiglio di Vostra Eccelenza".
Il Generale Ferrero rispose quanto segue:
"Consigli il giovane Marconi di proteggere con regolari brevetti validi per tutto il mondo la sua invenzione e di riservarsi, in qualsiasi accordo per la cessione degli stessi, in piena liberta' d'azione nei riguardi del Governo Italiano (!!!), recandosi liberamente in Inghilterra, dove potra' ottenere piu' facilmente i larghi mezzi finanziari occorenti per lanciare una invenzione cosi' importante e che non potra' essere mantenuta segreta per lungo tempo".
Prima abitazione
di Londra di Guglielmo Marconi.
Nel circolo a destra: La targa-ricordo che l'amministrazione londinese
appone sulle facciate degli edifici storici.
Guglielmo Marconi
1874 - 1937
Il pioniere delle
radiocomunicazioni
abito' qui nel
1896 - 1897
Nuovi documenti sulla
prima domanda di brevetto di G.Marconi. (Londra, 5 marzo 1896 numero
5028)
La verifica dell'esistenza di questa domanda e' stata trovata a pagina
308 della rivista "The Electrical Engineer" del 13 marzo 1896
nell'elenco dei "Provisional Patents, 1896" alla data "March
5" con l'indicazione seguente:
"5028. Improvements in telegraphy and in apparatus therefor.
Guglielmo Marconi, 24, southampton-buildings, Chancery-lane, London".
(ndr L'esistenza di tale domanda di brevetto risulta anche nella rubrica
Patent Record a pagina 709 della rivista "The Electrician"
del 20 marzo 1896).
Un'ulteriore conferma di questa prima domanda di brevetto di Marconi si ha in questa lettera che il "Patent Agent" Mr. Carpmael scrisse a Marconi il 19 marzo 1896.
"TELEPHONE
No.6504 Telegraphic address CARPMAEL LONDON
24, Southampton Buildings, Chancery Lane, W.C.
19 Marzo 1896
Egregio Signor G.Marconi
Con riferimento alla domanda No.5028 in data 5 marzo 1896 per "Miglioramenti
nella telegrafia e relativi apparati."
Caro Signore,
ci pregiamo comunicarLe che la descrizione provvisoria allegata
alla
suddetta domanda e' sta accettata dal Sovrintedente dei Brevetti ed
e' stata
concessa la protezione provvisoria.
La descrizione completa deve essere allegata entro 9 mesi dalla
data della
domanda, oppure subito, ma come regola generale e meglio attendere fin
verso
lo scadere del termine della protezione provvisoria.
Cogliamo l'occasione per farLe rimarcare che per ottenere un brevetto
valido
in Germania, Danimarca, Portogallo e Ungheria, la domanda deve essere
fatta
prima della pubblicazione dell'invenzione.
Il brevetto francese deve essere richiesto entro sei mesi dalla domanda
per
quello inglese e prima che ogni pubblicazione dell'invenzione sia avvenuta.
Il ritardo e' dannoso per gli altri Paesi.
In attesa di Sue istruzioni, porgiamo distinti saluti.
firmato Carpmael & Co. "
Lettera che il "Patent
Agent" Mr. Carpmael scrisse a Marconi il 19 marzo 1896.
Lettera di Guglielmo
Marconi, scritta al Padre Giuseppe da Londra in data 11 marzo 1896:
"Caro Papa', per mezzo dell'agente inglese Enrico Davis ho ottenuto
la privativa provvisoria che mi costa in tutto sterline 5,5 e che dura
sei mesi..."
parte 1 | ||
parte 2 |
inoltre il giovane inventore illustra i problemi che dovrà affrontare per sfruttare industrialmente la propria invenzione.
Ottenuta questa
protezione provvisoria Marconi fu cosi' libero di far
conoscere il suo ritrovato senza alcun timore.
Lettera di presentazione di Guglielmo Marconi a William Henry Preece datata Londra 30 marzo 1896.
Londra, 30 Marzo 1896
Caro
Sig. Preece,
mi prendo la liberta' di inviarLe con
la presente un giovane italiano di nome
Marconi, che e' venuto in questo paese
con l'idea di fare adottare un nuovo
sistema di telegrafia senza fili, sul quale
sta lavorando. Tale sistema sembra essere
basato sull'uso delle onde hertziane
e del "coherer" di Oliver Lodge,
ma da quello che mi dice appare che sia
andato considerevolmente oltre quello
che, credo, altri hanno raggiunto in
questo campo.
Ho pensato che Ella possa essere cosi'
gentile da vederlo ed ascoltare cio' che
Le dira', e penso che quello che ha
realizzato probabilmente sara' di Suo
interesse.
Spero di non aver troppo disturbato.
Mi creda,
sinceramente suo,
(firmato) A.A.C. Swinton
W.H. Preece Esq. C.B.
Riproduzione della
lettera di A.C.Campbell Swinton a William Henry Preece. Il giorno 30
dello stesso mese di marzo 1896 venne presentato a Mr William Preece,
ingegnere capo dei telegrafi britannici.
Sir William Henry Preece (1834-1913), ingegnere capo del (General Post Office), era un'eminente personalita' nel campo dell'elettrotecnica e la sua fama era nota anche in Italia. Infatti, quando nel 1897 mori' Gallileo Ferraris, il ministero degli Esteri scrisse all'Ambasciata d'Italia a Londra (Doc.n.695 del 14 luglio 1897 -Cartella n. 229 -Ambasciata di Londra -Archivio Storico del Ministero degli Affari Esteri in Roma) chiedendo d'interpellare J.A.Fleming, W.H.Preece, S.P. Thompson e Lord Kelvin (cioe' William Thomson) per sostituire Gallileo Ferraris nella cattedra di elettrotecnica.
67 Talbot Road
Westbourne Park
London W.
20 dicembre 1896
Eccellenza.
come Vostra Eccellenza ricordera' ebbi il piacere or sono circa
dieci mesi di
comunicarle che avevo scoperto un sistema che permette di telegrafare
fra due
localita' senza bisogno di fili conduttori.
Ora credo mio dovere di informare Vostra Eccelenza, che essendo
io stato
presentato da alcuni parenti di mia Madre al Sig. W.H.Preece F.R.S.
ingegnere
capo dei telegrafi Britannici, questi gentilmente mi offri' l'assistenza
del
Post Office per eseguire alcuni esperimenti col mio sistema.
Questi esperimenti hanno avuto luogo in Londra e presso Salisbury.
Prima di esporrei risultati ottenuti daro' un cenno intorno al
sistema che
ho adottato.
Per trasmissore adopero un apparecchio che produce radiazioni
elettriche
(oscillazioni analoghe a quelle scoperte dal Hertz). Queste radiazioni
vengono
proiettate da un riflettore parabolico, e cadendo sull'apparecchio ricevitore
fanno agire per mezzo di un congegno (che ritengo di avere inventato)
un
ordinario apparecchio telegrafico come sarebbe una macchina Morse.
Se le radiazioni emesse dal trasmissore vengono lanciate ed interrotte
secondo i segnali dell'alfabeto Morse, l'apparecchio ricevitore agisce
riproducendo i segnali.
Il vantaggio che questo sistema ha sull'Eliografo o telegrafo
ottico e' che
i segnali sono affatto indipendenti dall'oscurita' o dalle nebbie, ed
anche
ostacoli come alberi o case non impediscono la trasmissione dei segnali.
Di piu' con un altro mio sistema pure sperimentale a Salisbury
abbiamo
constatato (caso strano e d'alto interesse scientifico) che una collina
di
oltre un chilometro di grossezza fra il ricevitore ed il trasmissore
non
impediva menomamente la trasmissione dei segnali.
Nelle prove a Salibury abbiamo fatto uso di piccoli e rozzi apparecchi
da
me costruiti. Con questi abbiamo ottenuti buoni segnali a 2800
m dal
trasmissore; a 3200 m abbiamo pure ottenuto segnali ma piuttosto incerti.
Il trasmissore era attuato mediante una piccola batteria che
forniva 8
volts e 3 ampers.
Il Governo Britannico si e' molto interessato di queste prove,
mi ha
notificato che intende di spendere quanto sara' necessario per provare
e
sviluppare il mio ritrovato, ed ha gia' deciso di spendere £ 200 (ndr
corrispondenti a circa 5000 lire italiane di allora -1896-) in prove
che
avranno luogo subito dopo l'anno nuovo presso Cardiff.
Siccome non pare che vi possa essere alcun dubbio sulla possibilita'
di
ottenere segnali senza fili ad una distanza di 20 o 30 chilometri mediante
apparati piu' potenti e piu' perfetti, credo che il sistema potra' essere
di
molta utilita' all'Esercito Italiano.
Ho chiesto i brevetti per questo mio sistema nei principali stati
del mondo.
Saro' ben lieto ed onorato se Vostra Eccelenza volesse vedere
gli apparati
che ho costruito.
Ho il piacere di dichiararmi
di Vostra Eccelenza
Devotissimo servo
Guglielmo Marconi
A Sua Eccelenza
Il Generale Annibale Ferrero
Ambasciatore Italiano
Londra
Lettera di Marconi a suo padre, colla quale il giovane inventore precisa le condizioni alle quali furono da lui venduti i propri brevetti - e cioe' la somma ricevuta in denaro - oltre quella ricevuta in azioni dalla nuova societa' fondata a Londra per lo sfruttamento di detti brevetti (Londra 14 agosto 1897)
L'On. Avv. Emilio Sineo (1851-1898) e' stato Ministro delle poste e dei Telegrafi dal 14 luglio 1896 al 26 febbraio 1898. Pertanto, poiche' resse detto Dicastero solo dopo la partenza per Londra di Guglielmo Marconi, l'esistenza di una corrispondenza con Sineo, cosi' come si legge in alcune biografie, e' da escludere. Non esistono documenti del Gabinetto del Ministero P.T. che risalgono agli anni 1895 e 1896; esistono solo documenti amministrativi e del personale, sia presso l'Archivio Centale dello Stato che presso l'Archivio del Ministero P.T. in via del Seminario, documenti che sono stati consultati e tra i quali nessuna traccia di un'eventuale corrispondenza con il Ministro precedente e' stata ritrovata. Il Solari, che fu Capo Divisione nel Ministero P.T. dal 1 ottobre 1904 al 16 gennaio 1906, nel suo libro Storia della Radio accenna all'esistenza di un ricordo, negli abienti del Ministero P.T. di quel periodo, di una corrispondenza precedente a proposito della scoperta di Marconi.
Il Generale Annibale Ferrero (1838-1902) fu geodeta di fama internazionale . Direttore dell'Istituto Geografico Militare di Firenze, nel novembre 1893 lascio' Firenze per assumere il comando della divisione Militare di Bologna fino al febbraio 1895, allorche' fu nominato Ambasciatore d'Italia a Londra ove giunse il 2 marzo 1895 (Doc. n. 300/169 in cartella n. 224 - Ambasciata di Londra presso Archivio Storico del Ministero degli Affari esteri in Roma). Richiamato da Londra nel giugno 1898, assunse il comando di un corpo d'armata prima ad Alessandria poi a Milano; nel gennaio 1902 si trasferi' a Roma per ragioni di salute.
La controversia Marconi-Popov, che non e' sorta solo nel 1945 quando le Autorita' Sovietiche dichiararono il 7 maggio "Giornata della Radio" e proclamarono Aleksandr Stepanovich Popov "Inventore della radio" ha origini assai piu' remote e si puo' dire che sia stata iniziata dallo stesso Popov quando nel 1897 scrisse al giornale locale Kotlin ed all'Editore della rivista inglese The Electrician, affermando che il ricevitore di Marconi era una riproduzione del suo dispositivo registratore di scariche elettriche atmosferiche("...the arrangement of Marconi's receiver is a reproduction of my lightning recorder."). Numerori furono gli interventi a favore dell'una o dell'altra parte, oppure che avanzavano anche la priorita' di altri. Tra gli interventi favorevoli a Marconi lo studio approfondito di Susskind del 1962, riportato ampiamente e commentato nel libro di Tabarroni del 1965 (ndr Prof.Giorgio Tabarroni: Bologna e la storia delle radiazioni. A 70 anni dalle prime trasmissioni di Guglielmo Marconi a Villa Griffone), spicca per la sua obiettivita' nell'esame dei documenti. La lettera di Marconi del 20 dicembre 1896 porta un contributo alle conclusioni di Susskind poiche' convalida l'affermazione che Marconi, arrivato a Londra un mese prima della dimostrazione di Popov fatta 24 marzo 1896 (ndr 12 marzo secondo il calendario giugliano allora in vigore in Russia) con la trasmissione delle parole "Heinrich Hertz", doveva aver perfezionato i suoi apparati in modo tale da giustificare le spese del suo trasferimento in Inghilterra. Infatti nella frase iniziale di tale lettera Marconi afferma che DIECI MESI PRIMA DEL DICEMBRE 1896, cioe' nel febbraio 1896, aveva comunicato la sua scoperta al Gen. Ferrero. Risulta percio' evidente che, se Marconi aveva parlato della sua scoperta con l'ambasciatore d'Italia a Londra nel febbraio 1896, i suoi esperimenti positivi doveva averli eseguiti nel corso del 1895.
Ministro per le Poste e Telegrafi ( Dicastero istituito il 10 marzo 1889) |
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Ministro | Mandato | Governo | Legislatura |
Pietro Lacava | 10 marzo 1889 - 6 febbraio 1891 | Governo Crispi II | Legislatura XVII |
Ascanio Branca (Incarico ricoperto ad interim dal Ministro per i Lavori Pubblici) | 6 febbraio 1891 - 15 maggio 1892 | Governo di Rudinì I | Legislatura XVII |
Camillo Finocchiaro Aprile | 15 maggio 1892 - 15 dicembre 1893 | Governo Giolitti I | Legislatura XVII |
Maggiorino Ferraris | 15 dicembre 1893 - 10 marzo 1896 | Governo Crispi III | Legislatura XVIII |
Pietro Carmine | 10 marzo 1896 - 11 luglio 1896 | Governo di Rudinì II | Legislatura XIX |
Emilio Sineo | 11 luglio 1896 - 14 dicembre 1897 | Governo di Rudinì III | Legislatura XIX |
Emilio Sineo Luigi Luzzatti (Incarico ricoperto ad interim dal Ministro per il Tesoro) |
14 dicembre 1897 - 26 febbraio 1898 26 febbraio 1898 - 1 giugno 1898 |
Governo di Rudinì IV | Legislatura XX |
Secondo Frola | 1 giugno 1898 - 29 giugno 1898 | Governo di Rudinì V | Legislatura XX |
Nunzio Nasi | 29 giugno 1898 - 14 maggio 1899 | Governo Pelloux I | Legislatura XX |
Antonino Paternò-Castello | 14 maggio 1899 - 24 giugno 1900 | Governo Pelloux II | Legislatura XX |
Alessandro Pascolato | 24 giugno 1900 - 15 febbraio 1901 | Governo Saracco | Legislatura XXI |
Brevetto N. 12,039 chiesto da G. Marconi il 2 giugno 1896
Raccolta dei brevetti marconiani registrati in Gran Bretagna e Francia tra il 1896 e il 1924
Raccolta brevetti marconiani: U.S. Patents 1896 - 1934
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