Comitato Guglielmo Marconi International - Fondato nel 1995
Fondato nel 1995


Augusto Righi - Guglielmo Marconi



Augusto Righi (1850-1920)

AUGUSTO RIGHI - GUGLIELMO MARCONI

Sul giornale bolognese "il Resto del Carlino" del 28 maggio 1897 comparve un'intervista ad Augusto Righi assai significativa in quanto riporta il pensiero di un Righi e grande "maestro universitario" quale fu in effetti.

D-Vorrebbe Ella darmi preventivamente (incominciai) qualche notizia intorno all'invenzione del signor Marconi, che fu detto un suo allievo, e agli studi antecedenti dai quali è derivata?

R-Il giovane Marconi non è un mio allievo, e me ne duole anzi non fu mai studente universitario. Lo conobbi qualche anno fa, essendosi egli presentato a me con una lettera di un comune conoscente. Da quell'epoca sino a qualche mese addietro egli mi visitò varie volte, sia in laboratorio, sia d'estate in campagna a Sabbiuno di Monte, per sottopormi qualche sua ingegnosa idea, e per chiedermi consiglio a proposito di qualche esperienza di fisica che faceva a casa propria. Accortomi presto delle sue ottime attitudini sperimentali e visto l'ardore col quale si dedicava agli studi e alle prove fisiche, lo consigliai ripetutamente di prepararsi all'esame di licenza liceale per poi seguire regolarmente i corsi universitari.
All'epoca della quale parlo mi, io mi occupavo di ricerche sulle onde elettromagnetiche ed anzi pubblicai varie memorie, che poi sono state rifuse in un libro, intitolato "l'Ottica delle oscillazioni elettriche" edito recentemente dalla Zanichelli, e del quale il Resto del Carlino ha parlato giorni fa con simpatia. Il Marconi, per ottenere la trasmissione di segnali a distanza, adopera appunto a quanto pare, le onde elettromagnetiche. Egli non ha pubblicato la descrizione dei suoi apparecchi, ed io non posso sapere intorno ad essi nulla più, di quanto può essere nota a chiunque altro, giacchè da parecchi messi e cioè da quando il Marconi si è dedicato al telegrafo senza fili, io non ho più avuto di lui notizia. E solo dai giornali politici italiani e da alcuni giornali inglesi e tedeschi che ho saputo di quella notevole proposta, ed in particolare da una intervista pubblicata dal giornale inglese "The Strand Magazine", che è stata tradotta in italiano a Bologna, non so da chi. Da questi risulta come Marconi abbia fatto le sue prime esperienze nei possedimenti del padre suo, forse alla villa presso Pontecchio.
Dal "Il Resto del Carlino" venerdi 28 maggio 1897


Intervista ad Augusto Righi sul "Il Resto del Carlino" per attestare l'originalita',
rispetto ai propri studi, dell'invenzione di Marconi
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Augusto Righi


Augusto Righi nel suo laboratorio

Il professore ordinario di fisica Augusto Righi mentre è intento a preparare una lezione sull'elettricità atmosferica. Egli sta regolando la distanza delle sfere d'un eccitatore per provocare la scarica d'una grande batteria, che produce una scintilla di quasi quattro metri di lunghezza alla superfice d'una lastra fissata in alto. L'immagine di questa enorme scintilla si è chiaramente riprodotta nella fotografia. A sinistra Il libero docente e assistente di fisica prof. Bernardo Dessau reca un apparecchio per un'altra esperienza.


Il professor Augusto Righi nel suo laboratorio.

Gli strumenti che servivano al Prof. Augusto Righi per i suoi studii sulle onde elettriche. In mezzo l'oscillatore, di cui si vedono 3 delle 4 sfere che lo compongono. Le onde elettriche da esso prodotte si riflettono sulla lasctra, che si vede a destra, e sono raccolte dal risonatore, posto sul davati della fotografia. A sinistra la macchina che fornisce l'elettricità all'oscillatore.

Li 16 giugno 1901
...
Di ritorno in Bologna ricevo
oggi la gentilissima sua del
10 corr., alla quale mi affretto
a rispondere, dolente di non
porterle riuscire in alcun modo
utile.
Infatti, all'infuori di due
pubblicazioni d'indole affatto
teorica e che non potrebbero
giovarle, non mi sono piu'
oltre occupato di cio' che
si riferisce alla telegrafia senza
fili. Questa e' entrata nella
sua fase pratica, ed in questo
rimango estraneo. La nuova
applicazione e' ancora in via
di sviluppamenti e perfezionamenti,
ed e' probabile vengano presto
superate le poche difficolta'
ed incertezze che ancora rimangono
e mi auguro che ella possa
contribuire a raggiungere questo
scopo.
coi ...
mi dichiaro devoto
Augusto Righi

Importante lettera del Righi al Marchese Solari colla quale l'illustre scienziato precisa di non essersi occupato di cio' che si riferisce alla telegrafia senza fili all'infuori di pubblicazioni di indole teorica (Bologna 16 giugno 1901). Con questa lettera rimane chiarita la discussione sollevata dalla stampa italiana ed estera del tempo, circa l'invenzione della radio.



In occasione delle onoranze a Guglielmo Marconi svoltesi all'Archiginasio di Bologna, il 21 settembre 1902, con la presenza del Prof. Augusto Righi, Guglielmo Marconi pronunciò le seguenti parole: "Ho il piacere in special modo di vedere qui presente il Prof. Righi. Egli ha fatto grandi studi sulle onde elettriche ed il risultato de' suoi studi profondi ha molto giovato alle mie scoperte". Augusto Righi così replicò: "Costretto a parlare dalle imprevedute, benevoli allusioni a me rivolte e dal ricordo che di me conserva il nostro Marconi, sono lieto che mi si presenti così l'occasione di porgegli pubblicamente il mio sincero plauso. Nessuno forse meglio di me pote' apprezzare, mentre si svolgevano e si esplicavano, l'eccezionale suo intuito inventivo e le sue rare doti intellettuali. Ricordo sempre con la più viva compiacenza le visite che mi faceva per narrarmi delle esperienze che con mezzi rudimentali ingegnosamente combinava e per mettermi a parte dei progetti nuovi tentativi dai quali emergeva sempre la passione con cui si dedicava a questioni di scienza applicata. Presagii fin da allora che Marconi, presto o tardi, si sarebbe avviato alla celebrità ed i fatti hanno prontamente e largamente confermato il facile pronostico. Il sistema di telegrafia con onde elettriche che egli ha tratto dalle classiche esperienze di Hertz e dalle esperienze di coloro che hanno continuato ed esteso le ricerche di quel fisico insigne, è forse la più bella applicazione scientifica che si sia iniziata nel secolo scorso. E' la più grande traduzione nel campo dell'industria e della pratica, di strumenti e di principi che potevano sembrare relegati nel dominio della filosofia naturale. Già la scienza contiene sempre il germe di una inaspettata meraviglia: e mai come in questo caso un buon seme cadde in terreno più fertile e più propizio. E' merito del Marconi se venne una volta di più dimostrato come siano in errore coloro purtroppo ancora numerosi, i quali guardano con occhio sdegno o almeno indifferente, il lavoro continuo, modesto e disinteressato che i cultori della scienza compiono nel silenzio dei loro laboratori; coloro cioè che da essa si può ricavare. Essi non sanno che pure da un risultato il piu' astroso, una mente geniale può ricavare una di quelle applicazioni che accelerano il cammino dell'umanità sulla strada del progresso e del benessere sociale. Saluto, quindi Guglielmo Marconi e a lui faccio plauso nella mia qualità di amico e di studioso, faccio plauso con entusiasmo all'italiano Marconi nella mia qualità d'italiano".

Le parole del Righi furono esse pure accolte con nutriti battimani, mentre egli abbracciava e baciava il Marconi.
(Discorso pubblicato sul "il Resto del Carlino" 21-22 settembre 1902)

 
Articolo del giornale "Il Resto del Carlino" del 08/10/1902. Il testo riporta il riconoscimento di Marconi a Righi nei festeggiamenti di Bologna dell'epoca, come evidenziato dalla rivista "l'Elettricista".

Successivamente, 11 marzo 1903, quando ormai l'eco delle tempeste polemiche si era allontanato, il Righi "professore" scriveva ancora al Resto del Carlino per porre fine ogni polemica.

Augusto Righi ed il telegrafo Marconi

Dall'esimo Prof. Augusto Righi, riceviamo la seguente lettera che ci e' grato pubblicare:

Gentilissimo Direttore,
in questi giorni, ed in seguito all'avvenuta pubblicazione d'un libro, del quale sono uno degli autori, vari giornali, e fra questi quello ch'Ella dirige, si sono occupati di me con cortese benevolenza, della quale resto riconoscentissimo; se non chè tale benevolenza è stata da alcuni di essi, che un amico mi pone ora sott'occhio, spinta troppo oltre, e fra altro sino al punto di attribuire in parte a me il merito della brillante applicazione realizzata dal Marconi. Quantunque abbia avuto già occasione di fare pubbliche affermazioni su questo punto, debbo nuovamente uscire dall'abituale riserbo per rettificare asserzioni, certamente assai lusinghiere, ma non conformi a giustizia. Mi permette dunque di rilevare una volta di più, che, in tesi generale, l'opera di chi trova una utile applicazione pratica, e' ben distinta da quella di chi, occupandosi puramente della scienza, ha potuto con i suoi studi darvi occasione o facilitarne l'esecuzione. Ed in particolare nessuno oserebbe affermare, io credo, che, anche senza aver avuto cognizione delle mie esperienze sulle onde elettriche, il Marconi non avrebbe potuto concepire l'idea sua geniale. So poi che recentemente fui ripetutamente qualificato come maestro di Marconi. D'un tal titolo sarei molto lieto; ma bisognerebbe che a quel vocabolo si potesse dare un senso molto lato, per applicarlo a chi col giovane inventore ebbe solo dei colloqui, il più delle volte su progetti di esperienza o applicazioni pratiche diverse da quella che lo hanno meritatamente reso celebre, e tutt'al più ebbe campo di fornirgli spiegazioni, schiarimenti o consigli attorno a quei progetti.
Le sarò grato se vorrà dare pubblicità a questa mia, ed in questa fiducia glie ne anticipo i più cordiali ringraziamenti.
Bologna, 11 marzo 1903 Suo Augusto Righi
(Lettera pubblicata sul "il Resto del Carlino" del 12-13 marzo 1903)


Articolo tratto dal "Il Resto del Carlino" (09/01/1903)
Dal telegrafo al telefono senza fili - Un libro di Augusto Righi sulla telegrafia senza fili - Intervista con il Prof. Augusto Righi


Articolo tratto dal "Il Resto del Carlino" (05/05/1934)
contenente una lettera di Augusto Righi commentata da suo figlio Ing. Aldo



 

Augusto Righi
scienziato
Bologna 1850-1920.
Cominciò ad insegnare prima ancora di laurearsi: la biblioteca del suo istituto si aprii anche a Guglielmo Marconi.
Righi scopri: la magnetoottica, le scariche elettriche nei gas rarefatti, la funzione degli elettroni nella conduzione galvanica dei metalli. La gloria arrivò dalle ricerche compiute sulle onde elettromagnetiche, completando gli studi di Hertz.
Si racconta che in occasione degli addobbi del suo rione (nel 1872) illuminò la strada con l'elettricità, un fenomeno che l'Europa avrebbe sperimentato per la prima volta solo 12 anni dopo, nella galleria Vittorio Emanuele di Milano. Se oggi copriamo le distanze col telefono, se usiamo la fotocopiatrice e i raggi X lo dobbiamo ad Augusto Righi.


Oscillatore a tre scintille di Augusto Righi, 1893 - 1894
Collezione Museo della Fisica. Dipartimento di Fisica.
Università di Bologna


Monumento in onore di Augusto Righi alla Certosa


Busto di Augusto Righi davanti all'Istituto di Fisica in via Irnerio


Busto di Augusto Righi al Dipartimento di Fisica di Bologna


Istituto di Fisica di Bologna

Testo prelevato dalla rete Packet Radio, messo in rete dal Radioamatore IK4NYY

I primi articoli riguardanti Marconi pubblicati
sul quotidiano bolognese "il Resto del Carlino"

Primi esperimenti di Guglielmo Marconi 975 KB
Le onde radio attraverso l'oceano Atlantico 949 KB
I riconoscimenti di Bologna allo scienziato 994 KB
Le applicazioni pratiche - La morte di Guglielmo Marconi 1.034 KB

Alcune immagini su Marconi modificate
Marconi & Righi a Villa Griffone
Il Rapporto Righi - Marconi attraverso nuovi documenti inediti


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