Adelmo
Landini
Guglielmo Marconi con l'ufficiale
marconista
della nave Elettra Adelmo Landini
Guglielmo Marconi e i suoi
collaboratori sul ponte della nave Elettra
Landini, Marconi, Ing. Mathieu, Solari
Guglielmo Marconi e l' Ing.
Mathieu.
nell' ottobre del 1931 Marconi iniziò gli studi sulle microonde
della gamma inferiore al metro,
effettuando gli esperimenti tra S. Margherita Ligure e Sestri Levante.
Genova
Primo disegno di Marconi eseguito
nel 1916 all'
albergo Miramare di Genova per l'impiego dei riflettori
a onde corte.
Cenno
biografico
Nasce
a Pontecchio di Sasso Marconi (Bologna) nel 1896, nel paesetto in cui
un'anno prima é nata la radio.
Consegue a Bologna la licenza tecnica, ma fondamentalmente é
autodidatta. Partecipa alla guerra 1915-1918 nel GenioTelegrafisti,
in vari punti del fronte, segnalandosi per il coraggio e l'abilità
con cui riesce a mantenere, anche in condizioni estremamente critiche,
il collegamento radio-telegrafico; si guadagna in tal modo una promozione
al merito, due croci di guerra ed un encomio solenne.
Nel maggio 1920 gli viene rilasciato il certificato internazionale di
radiotelegrafista, dopo di che inizia a navigare in qualità di
ufficiale marconista sulle navi della marina mercantile, solcando pressoché
tutti i mari e gli oceani sino al 1949, partecipando in tale veste a
varie operazioni di salvataggio.
È nel 1927 che viene aggregato al panfilo
Elettra, il laboratorio galleggiante di Guglielmo Marconi, come
marconista ed assistente tecnico, ove rimane a collaborare con l'inventore
sino al 1931, quando un incidente lo costringe ad una lunga degenza
e ad abbandonare l'incarico.
Si imbarcò poi sui più famosi transatlantici della Marina
Italiana, mai rinunciando a studiare e ricercare in vari campi della
tecnica; abbandonato il mare, si stabilì a Genova, ove si dedicò
allo sfruttamento delle sue conoscenze, intraprendendo una piccola attività
commerciale; aveva nel frattempo ottenuto 7 brevetti d'invenzione, sia
di tipo meccanico che radioelettrico.
Pubblicò moltissimi articoli (in particolare su quello che egli
ha sempre chiamato il suo Maestro, e cioè Marconi) e tre libri:
"5 anni a bordo dell'Elettra", "Navigando con Marconi
a bordo dello yacht Elettra" e "Marconi sulle vie dell'etere".
Muore nell'agosto del 1965.
Il Comune di Sasso gli ha recentemente dedicato una via a Pontecchio
nei pressi del Mausoleo Marconiano.
LANDINI
È AUTORE DEI SEGUENTI BREVETTI DI INVENZIONE:
Brevetto nº 248964 Macchinetta generatrice di corrente ricaricabile a mano per
alimentare radio-ricevitori portatili.
Brevetto nº 267356 Globo geografico tascabile a camera d'aria.
Brevetto nº 406831 Dispositivo per siluri atto ad eliminare la scia.
Brevetto nº 453381 Apparato di puntamento automatico e progressivo di uno o più
proiettori di microonde verso la superficie lunare per scopi
comunicativi, televisione compresa, a grandi distanze.
Brevetto nº 453836 Globo geografico pneumatico a scala geografica mobile misuratrice.
Brevetto nº 455337 Tacco e suola pneumatici (a camera d'aria).
Brevetto nº 458065 Precarburatore a conduttore d'aria ionizzante e ozonizzante atto
a conferire maggior rendimento nei motori a scoppio e nei focolai
di qualsiasi genere.
Cenni di vita
In viaggio
sull'Elettra
Landini
si é da poco imbarcato sull'Elettra, quando Marconi decide che
la nave deve partire per una lunga crociera esplorativa. I suoi ordini
sono: "Ascoltate signor Landini, l'Elettra salperà per
Southampton, io vi raggiungerò in Inghilterra. Per ora voi seguite
accuratamente l'andamento delle emissioni ad onda corta, in special
modo della coppia a fascio Inghilterra-Città del Capo. Cominceremo
presto le prove della coppia a fascio Inghilterra-India, le seguirete;
é della massima importanza segnalarmi tutto ciò che potrà
interessare, al caso telegrafatemi".
L'Elettra salpa il 2 giugno 1927, per Gibilterra; nella prima parte
del viaggio, Landini collabora col primo operatore Mr. Payne, poi dall'Inghilterra
diventerà "consegnatario del laboratorio"
Dopo circa una settimana, e dopo aver ben sperimentato le peculiarità
direttive delle "onde a fascio" provenienti dal Sud Africa
e dalla Cornovaglia rispettivamente, la nave giunge a Southampton; Landini
fermo a lungo in quel porto in attesa di Marconi, registra le suddette
particolarità di propagazione delle onde corte compresefrai 14
e 50 metri.
In quel periodo, cominciavano ad arrivare anche i segnali da altre stazioni
via via attivate: Bombay, Montreal, Capetown, Melbourne. Landini passa
da un "fascio" all'altro di questa cosiddetta "catena
imperiale", ne verifica e compara i valori e annota diligentemente
per il "Capo".
Poi Marconi torna a bordo, ed assieme organizzano un controllo sistematico
particolarmente sulle emissioni dall'India.
Il 30 luglio si riparte (ora con Marconi e signora a bordo) per recarsi
a Cowes (isola di Wight) in occasione delle regate veliche; dopo pochi
giorni si riparte per Fowey (un porticciolo della Cornovaglia); una
lettera di Landini reca il timbro del 10 agosto (analoga da Cowes é
timbrata il 1º agosto), sempre studiando l'andamento dei vari segnali
captati.
Come da Southampton Landini si era recato un giorno a Londra per visitare
la Compagnia Marconi, qui si reca alla vicina Bodmin, dove Marconi ha
impiantato due "radiofasci" sull'onda di 16 metri con potenti
antenne e relativi riflettori.
Da Fowey si riparte, e riprendono le prove di ascolto, in particolare
per studiare e verificare le particolarità della cosiddetta "zona
di silenzio", fra la zona limite in cui arriva il raggio diretto
e quella ove inizia ad arrivare il raggio riflesso dalla ionosfera.
Dopo pochi giorni di esplorazione, si fa ritorno a Fowey, per poi trasferirsi
il giorno dopo a Playmouth: é il 17 agosto.
1118, Landini riceve da Marconi (subito trasferitosi a Londra) la segnalazione
di intensificare gli ascolti per un paio di giorni: e infatti il giorno
dopo (e per quasi tre giorni) tutte le emissioni lontane, quelle che
erano normalmente oggetto di controllo, svaniscono. Solo il 24 agosto
Marconi, rientrato a bordo, spiega a Landini che si era trattato di
una eccezionale attività di macchie solari, con conseguente aurora
boreale e burrasca magnetica; é per tale motivo che lo scienziato
si tiene in contatto con osservatori astronomici, avendo già
notato questo tipo di evanescenza coincidere con i "parossismi"
del sole.
Poco dopo, finalmente, il ritorno: il viaggio é stato affascinante
ed emozionante per tutto quello che Landini ha verificato ed appreso,
ma pesante. Il 4 settembre l'Elettra si ancora di fronte alla spiaggia
di Viareggio, pronta a ripartire la primavera successiva per un'altra
crociera esplorativa, sempre allo scopo di chiarire al meglio, gli ancora
misteriosi comportamenti delle onde radio.
Le
onde riflesse dalla luna
Landini
cita con precisione un fenomeno che gli si presentò il 27 luglio
1930, a bordo dell'Elettra in porto a Civitavecchia, mentre stava ricevendo
dei segnali radio-telegrafici provenienti da Rio de Janeiro sull'onda
dei 14 m (erano circa le 19). Ad un tratto i segnali diventarono diffusi,
anzi subirono una specie di raddoppio, manifestando una eco accentuata
e nettamente ritardata (circa 2 secondi).
Landini naturalmente corse ad avvertire Marconi, il quale, dopo aver
ascoltato attentamente e scartato alcune ipotesi, offrì subito
la spiegazione giusta: "Non c'é dubbio, dobbiamo attribuire
la causa ad una riflessione extraterrestre, e più precisamente
ad una riflessione lunare. Stia attento. Due secondi costituiscono giusto
il tempo necessario perché l'onda percorra la distanza terra-luna
e ritorno. Non vedo altra ragione plausibile, la luna, quando é
investita da onde elettromagnetiche, le riflette così come riflette
la luce". Questo é riportato da Landini nel suo "Navigando
con Marconi a bordo dello yacht Elettra". Fu così che nacque
la prima idea della possibilità di utilizzare la luna come comune
mezzo riflettente per comunicare con microonde (per quei tempi, onde
lunghe un metro o meno), e su questa base Landini effettuò un'
intensa sperimentazione negli anni '38 e '39, per poi ottenere un vero
e proprio brevetto. Ma a questo proposito é interessante lasciare
la parola ad un articolo tratto da "Avvenire d'Italia" del
13 luglio 1949 dal titolo: "STRAORDINARIA INVENZIONE DI UN ALLIEVO
DI MARCONI?"
Comunicazioni
per medie e grandi distanze con microonde proiettate verso la luna e
da questa riflesse sulla terra.
Il
ricercatore Adelmo Landini, ex allievo e assistente di Guglielmo Marconi
a bordo del yacht "Elettra", dopo diciannove anni di studi
e ricerche, annunzia di essere riuscito a creare un nuovo sistema di
comunicazione per medie e grandi distanze, mediante microonde ed onde
ultracorte, e ne ha depositato il relativo brevetto. Fin dal luglio
1930, Marconi e Landini riscontrarono uno strano e meraviglioso fenomeno:
la superficie lunare rifletteva, in particolari momenti, un' onda corta
proveniente da Rio de Janeiro.
Dopo l'immatura fine di Marconi il Landini, attraverso difficoltà
e scarsità di mezzi inaudite, ha continuato le ricerche del maestro,
ed é giunto all'invenzione di un sistema che permette di comunicare
fino agli antipodi, mediante microonde proiettate verso la sfera lunare
e da queste riflesse sulla terra.
Il nuovo ritrovato impiegava un congegno di puntamento automatico e
progressivo che permette di mantenere costantemente puntati verso la
sfera lunare i proiettori trasmittenti e riceventi delle microonde,
dal sorgere al tramonto lunare.
Le onde riflesse dalla luna ritornano sulla terra investendo una metà
del globo terracqueo, e possono essere ricevute da un'infinità
di ricevitori accordati.
L'onda riflessa dalla luna é purissima e permette di effettuare
non solo comunicazioni telegrafiche, telefoniche, radiodiffuse e di
radiocomando, ma specialmente "televisive" a grande distanza.
Sarà possibile in un prossimo avvenire ricevere programmi di
radiodiffusione e di televisione provenienti da New York, Buenos Aires,
Sidney e altre città.
Le onde particolarmente adatte allo scopo, sono comprese tra i 50 cm
e i tre metri di lunghezza. Nel campo di questa vastissima frequenza,
potranno trovare posto ben ventimila trasmettitori di radiodiffusione,
ed un migliaio di trasmettitori televisivi in trasmissione simultanea.
L'avvenire della radio si baserebbe in gran parte su questo sistema.
Un documento di identità
di A. Landini
La pila
terra-mare
Così
Landini definisce una sua esperienza eseguita nella primavera del 1928,
eseguita sulla costa sorrentina di sua iniziativa per stabilire se e
quale potenziale elettrico potesse trarsi dalla coppia terra-mare, sfruttandola
per ricavarne una pila gigantesca. Sulla spiaggia piantò un picchetto
come presa di terra (polo negativo), poi fece galleggiare sul mare un
pezzo di carbone di storta (polo positivo).
Collegando un voltmetro fra la presa di terra ed un conduttore connesso
al carbone, quale non fu la sua sorpresa (sono parole sue) nel constatare
che il voltmetro segnava una tensione di ben 1 volt; il fondo dei mari
costituisce un unica piastra negativa, l'acqua salata del mare é
l'elettrolita dell' ipotetica batteria. Per confermare il risultato
con un aspetto ancor più concreto, Landini dice di aver sostituito
il voltmetro con una lampadina di 1 volt, che si accese benissimo; egli
sostiene anche che l'aria agiva da depolarizzatore sul carbone di storta,
prevedendo così una nuova fonte di energia elettrica di possibile
sfruttamento.
Nerio
Neri
Tratto
da: "Sasso '98" Nella valle del Reno - Circolo Filatelico
- "G. Marconi"
Il Comm. Agosto e Adelmo Landini
mentre esaminano un progetto
di un monumento dedicato a Guglielmo Marconi
Riceviamo e pubblichiamo
From:
car.lo2002@Omissis
To: scrivimi@ omissis
Date:
11-giu-2012 09.30
Subject:
ti ho spedito foto, scritto del grande Adelmo Landini.
buon giorno
vedi allegato, scritto a mano dallo scienziato si legge.
Al bravo alunno Carlo Alberto Contro con tanti buoni auguri
Adelmo Landini
ex ufficiale ed assistente di Guglielmo Marconi a bordo dello yacht Elettra.
via Montalto 63-6-b Genova
era l'anno 1965, l'andai a trovare a casa sua assieme a mio padre.
Io sono nato il 9 gennaio 1952 quindi avevo 13 anni, eppure Adelmo per me era un grande amico e voleva spiegarmi delle cose per me troppo difficili ed importanti che allora credevo ugualmente di capire vedendo lo spirito che Adelmo ci metteva nel raccontare.
Nell'anno 1964 in agosto facemmo la mia famiglia assieme a Lui le vacanze assieme presso un hotel di Canazzei condotto dalle suore è lì che conobbi lo scienziato.
un cordiale saluto
in fede
Carlo Alberto Contro |
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