Marconi e alcuni suoi predecessori LUIGI GALVANI Dal 1780 al 1790, l'insigne scienziato bolognese,
Luigi Galvani, durante i suoi famosi esperimenti scientifici con le
rane, si era piu' volte imbattuto nelle onde elettromagnetiche, senza
pero' poterne prevedere l'esistenza, che venne divinata da Maxwell prima,
e convalidata sperimentalmente da Hertz poi solo nel 1887.
Il "rilevatore di scariche atmosferiche"
di Galvani: i nervi lombari della rana preparata, collegati all'asta
del parafulmine attraverso una serie di isolatori elettrici e all'acqua
del pozzo, agiscono come un coherer antelitteram. Alessandro Volta (1745-1827) Nel gennaio del 1880, Alessandro volta, in seguito
ad una polemica sulla teoria dell'elettricita' animale, sorta alcuni
anni prima con Galvani, invento' il primo generatore di corrente elettrica
continua: la pila. Da questo momento, grazie a questo strumento indispensabile,
inizio' una nuova era della storia della fisica.
Manoscritto sull'invenzione della pila inviato da
Volta alla Royal Society di Londra Heinrich Daniel Ruhmkorff (1803-1877) Nel 1851, H.D.Ruhmkorff, meccanico ed elettrotecnico
tedesco, penso' di produrre correnti indotte in un rocchetto di grandi
dimensioni dotato di due avvolgimenti separati Questa invenzione che
porta il suo nome ebbe moltissime applicazioni pratiche in quanto rese
disponibile una sorgente di alta tensione piu' comoda e potente delle
macchine elettrostatiche in uso prima di allora. Temistocle Calzecchi Onesti (1853-1922)
Nel 1884 Temistocle Calzecchi-Onesti, insegnante di
fisica al liceo di Fermo, in una sua macchina pubblicata sul "Nuovo
Cimento", descrisse, per la prima volta le proprieta' caratteristiche
del suo tubetto a limatura metallica, progenitore del coherer, dimostrando
che la limatura, dopo essere divenuta conduttrice in seguito all'azione
di una scarica elettrica, tornava al valore di alta resistenza elettrica
con un urto meccanico. La sua memoria scientifica venne pero' riscoperta
soltando dopo l'invezione di Marconi.
Schizzo originale di Calzecchi raffigurante il dispositivo
per sperimentare la conducibilita' delle polveri metalliche. Sono
ben visibili le pile Leclanche', il campanello generatore di scintille,
la bobina per aumentare l'extracorrente all'apertura del contatto e,
in primo piano, il tubetto a limatura. Edouard Branly (1844-1940) Nel 1890 il professor Branly descrisse un tubetto a
polveri metalliche, rilevatore di scintille elettriche, che presentava
le stesse caratteristiche del tubetto alimatura realizzato 6 anni prima
da Calzecchi-Onesti. Il fatto pero' di non avere menzionato la ricerca
di Calzecchi, e nemmeno le onde hertziane, induce a presumere che egli
non si fosse reso conto dell'importanza del suo rivelatore. Oliver Lodge (1851-1940) Nel 1889, con il suo relativamente primitivo "coherer"
capacitivo Lodge sperimento' consapevolmente, le onde elettromagnetiche
guidate lungo fili conduttori. Durante una famosa conferenza didattica-dimostrativa
sulle esperienze di Hertz, il 1 giugno 1894, segnalo' di avere scoperto
che il tubo di Branly era il piu' efficente rivelatore di onde hertziane
conosciuto fino a quel momento. Augusto Righi (1850-1921) Nel 1894 Righi intui' per completare l'opera di Hertz
bisognava riuscire a produrre delle vibrazioni elettromagnetiche piu'
rapide di quelle ottenute da Hertz, ideo' quindi allo scopo un oscillatore
in grado di generare microonde. Pur negando la possibilita' di comunicare
a distanza con le onde hertziane (lo aveva negato lo stesso Hertz),
Righi e' il precursore della tecnica con le microonde e, contrariamente
a quanto erroneamente riportato in alcune biografie, Marconi non fu
mai allievo di Righi e nemmeno segui' mai esperimenti nel suo laboratorio. Guglielmo Marconi (1874-1937) Nell'autunno del 1894 Marconi si era posto il problema
di comunicare a distanza con le onde herziane, problema che nessun
ricercatore al mondo era riuscito a risolvere. Quando si rese conto
che utilizzando gli strumenti descritti da Hertz, Righi, Branly e
Lodge non avrebbe mai potuto realizzare il suo scopo, elaboro' quei
senzazionali rtrovati che in breve tempo gli permisero di avanzare
ufficialmente la prima richiesta internazionale di brevetto sull'unico
sistema di ricetrasmissione per mezzo delle radio-onde: la radio. Dopo l'annuncio del brevetto nessuno riusci' ad immaginare
cosa avesse introdotto di nuovo Marconi per ottenere risultati cosi'
clamorosi ed inaspettati, in seguito pero' quqndo il brevetto, dopo
il rilascio, divenne di pubblico dominio, sorsero le contestazioni.
Alcuni suoi concorrenti, non potendo realizzare la radio a meno di plagiare
i suoi ritrovati ad i suoi accorgimenti, arrivarono a diffondere false
notizie sui presunti precursori della sua invenzione. Di tutta la storia
della radio manca infatti il primo capitolo: un capitolo che gli ambienti
scientifici ufficiali si rifiutano ostinatamente di riesaminare pur
sapendo che viene distorto da quasi cento anni.
Queste note sono tratte da articoli di Lodovico Gualandi
I4CDH apparsi sulla rivista Elettronica Flash. Ringraziamo entrambi
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