Comitato Guglielmo Marconi International - Fondato nel 1995

Marconi e alcuni suoi predecessori


LUIGI GALVANI

Dal 1780 al 1790, l'insigne scienziato bolognese, Luigi Galvani, durante i suoi famosi esperimenti scientifici con le rane, si era piu' volte imbattuto nelle onde elettromagnetiche, senza pero' poterne prevedere l'esistenza, che venne divinata da Maxwell prima, e convalidata sperimentalmente da Hertz poi solo nel 1887.


Il "rilevatore di scariche atmosferiche" di Galvani: i nervi lombari della rana preparata, collegati all'asta del parafulmine attraverso una serie di isolatori elettrici e all'acqua del pozzo, agiscono come un coherer antelitteram.

Alessandro Volta (1745-1827)

Nel gennaio del 1880, Alessandro volta, in seguito ad una polemica sulla teoria dell'elettricita' animale, sorta alcuni anni prima con Galvani, invento' il primo generatore di corrente elettrica continua: la pila. Da questo momento, grazie a questo strumento indispensabile, inizio' una nuova era della storia della fisica.


Manoscritto sull'invenzione della pila inviato da Volta alla Royal Society di Londra
In questa occasione gli incaricati nascosero il manoscritto, ripetendo gli esperimenti di Volta e pubblicarono a loro nome i risultati. Il tentativo di plagio venne pero' scoperto e punito.

Heinrich Daniel Ruhmkorff (1803-1877)

Nel 1851, H.D.Ruhmkorff, meccanico ed elettrotecnico tedesco, penso' di produrre correnti indotte in un rocchetto di grandi dimensioni dotato di due avvolgimenti separati Questa invenzione che porta il suo nome ebbe moltissime applicazioni pratiche in quanto rese disponibile una sorgente di alta tensione piu' comoda e potente delle macchine elettrostatiche in uso prima di allora.

Temistocle Calzecchi Onesti (1853-1922)


Nel 1884 Temistocle Calzecchi-Onesti, insegnante di fisica al liceo di Fermo, in una sua macchina pubblicata sul "Nuovo Cimento", descrisse, per la prima volta le proprieta' caratteristiche del suo tubetto a limatura metallica, progenitore del coherer, dimostrando che la limatura, dopo essere divenuta conduttrice in seguito all'azione di una scarica elettrica, tornava al valore di alta resistenza elettrica con un urto meccanico. La sua memoria scientifica venne pero' riscoperta soltando dopo l'invezione di Marconi.


Schizzo originale di Calzecchi raffigurante il dispositivo per sperimentare la conducibilita' delle polveri metalliche. Sono ben visibili le pile Leclanche', il campanello generatore di scintille, la bobina per aumentare l'extracorrente all'apertura del contatto e, in primo piano, il tubetto a limatura.

Edouard Branly (1844-1940)

Nel 1890 il professor Branly descrisse un tubetto a polveri metalliche, rilevatore di scintille elettriche, che presentava le stesse caratteristiche del tubetto alimatura realizzato 6 anni prima da Calzecchi-Onesti. Il fatto pero' di non avere menzionato la ricerca di Calzecchi, e nemmeno le onde hertziane, induce a presumere che egli non si fosse reso conto dell'importanza del suo rivelatore.

Oliver Lodge (1851-1940)

Nel 1889, con il suo relativamente primitivo "coherer" capacitivo Lodge sperimento' consapevolmente, le onde elettromagnetiche guidate lungo fili conduttori. Durante una famosa conferenza didattica-dimostrativa sulle esperienze di Hertz, il 1 giugno 1894, segnalo' di avere scoperto che il tubo di Branly era il piu' efficente rivelatore di onde hertziane conosciuto fino a quel momento.

Augusto Righi (1850-1921)

Nel 1894 Righi intui' per completare l'opera di Hertz bisognava riuscire a produrre delle vibrazioni elettromagnetiche piu' rapide di quelle ottenute da Hertz, ideo' quindi allo scopo un oscillatore in grado di generare microonde. Pur negando la possibilita' di comunicare a distanza con le onde hertziane (lo aveva negato lo stesso Hertz), Righi e' il precursore della tecnica con le microonde e, contrariamente a quanto erroneamente riportato in alcune biografie, Marconi non fu mai allievo di Righi e nemmeno segui' mai esperimenti nel suo laboratorio.

Guglielmo Marconi (1874-1937)

Nell'autunno del 1894 Marconi si era posto il problema di comunicare a distanza con le onde herziane, problema che nessun ricercatore al mondo era riuscito a risolvere. Quando si rese conto che utilizzando gli strumenti descritti da Hertz, Righi, Branly e Lodge non avrebbe mai potuto realizzare il suo scopo, elaboro' quei senzazionali rtrovati che in breve tempo gli permisero di avanzare ufficialmente la prima richiesta internazionale di brevetto sull'unico sistema di ricetrasmissione per mezzo delle radio-onde: la radio.
Marconi risolve il problema delle radiocomunicazioni in quattro fasi distinte e nel breve periodo di intensi esperimenti scientifici applicati che durarono circa diciotto mesi: dall'estate del 1894 all'inverno del 1895.
La prima fase consistette nell'elaborazione di uno strumento ricevente con caratteristiche del tutto nuove ed inaspettate. In questa fase Marconi impiego' gli oscillatori noti (quelli di Hertz e Righi) come deboli sorgenti di onde elettromagnetiche, per poter affinare al massimo la sensibilita' del suo strumento ricevente.
Nella seconda fase cerco' di aumentare soprattutto la portata di trasmissione raggiungendo il limite di circa due chilometri.
Nella terza fase invento' una nuova sorgente di onde e.m., l'oscillatore verticale assimmetrico meglio conosciuto come antenna marconiana in quarto d'onda. In questa terza fase Marconi scopri' che il potere radiante dipendeva da quadrato dell'altezza del filo o dei fili conduttori impiegati, ossia la relazione tra lunghezza d'onda e portata in trasmissione.
La quarta ed ultima fase, prima della sua decisione di recarsi in Inghilterra, fu il meticoloso affinamento del suo "strumento ricevente".

Dopo l'annuncio del brevetto nessuno riusci' ad immaginare cosa avesse introdotto di nuovo Marconi per ottenere risultati cosi' clamorosi ed inaspettati, in seguito pero' quqndo il brevetto, dopo il rilascio, divenne di pubblico dominio, sorsero le contestazioni. Alcuni suoi concorrenti, non potendo realizzare la radio a meno di plagiare i suoi ritrovati ad i suoi accorgimenti, arrivarono a diffondere false notizie sui presunti precursori della sua invenzione. Di tutta la storia della radio manca infatti il primo capitolo: un capitolo che gli ambienti scientifici ufficiali si rifiutano ostinatamente di riesaminare pur sapendo che viene distorto da quasi cento anni.
1) Marconi seppe inventare l'unica sorgente elettromagnetica che potesse permettere la trasmissione di segnali a distanza. Chiamo' questa sorgente "transmitting instrument", strumento trasmittente e non antenna, non puo' quindi venire confusa con le cosiddette antenne impiegate da altri ricercatori per altri scopi.
2) Marconi chiamo' il suo radioricevitore "receiving instrument" ed esso non puo' essere confuso con i rudimentali rilevatori chiamati coherers.
3) Il suo sistema ricetrasmittente era l'unico che utilizava il fenomeno della radiazione elettromagnetica di alta frequenza (le radioonde) quindi non puo' essere confuso con nessun altro sistema allora sviluppato.


Primo disegno di Marconi eseguito nel 1916 all'albergo Miramare di Genova per l'impiego dei riflettori a onde corte.

Queste note sono tratte da articoli di Lodovico Gualandi I4CDH apparsi sulla rivista Elettronica Flash. Ringraziamo entrambi per la disponibilita' e la gentile concessione.


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